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Prova pratica per Panda Cloud Antivirus Beta

a cura di crazy.cat
04/05/2009 - articolo
Archivio - Panda lancia la versione Beta dell'antivirus "delle nuvole". Vediamo di conoscerlo meglio.

Panda ha rilasciato la versione Beta del suo nuovo antivirus definito "Cloud", scaricabile da questo indirizzo: il programma è in Inglese ed è compatibile con Windows XP e Vista.

Cosa vuole dire Cloud antivirus?

Si tratta di un antivirus che non sfrutta più un database di firme virali residente completamente sul computer dell'utente, ma è quasi tutto online, quindi dovete assolutamente disporre di un collegamento ala rete sempre attivo e funzionante.

Infatti, se tentate di fare una scansione quando siete scollegati vi avvisano che i risultati potrebbero essere scarsi.

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Lo scopo di questa scelta è quello di dare una risposta più pronta all'utente finale in caso di nuovi malware: Panda stima in sei minuti di poter inserire il nuovo virus nel database comunitario, così chi scopre una nuova minaccia lo comunica velocemente anche agli altri utenti.

La previsione che si pongono è quella di inserire almeno 50.000 nuovi malware al giorno utilizzando le informazioni ricevute dai vari utenti.

Secondo Juan Santana, CEO di Panda Security, Cloud Antivirus dovrebbe rimane gratuito per sempre, il tutto in cambio dei dati e dei malware ricevuti dagli utenti che aderiscono al programma.

Il programma

La grafica del programma è veramente minimalista: tre grandi pulsanti e l'indicazione dello stato di salute del computer.

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Nel primo pulsante abbiamo l'accettazione dell'invio automatico di tutti i possibili virus, e informazioni in formato anonimo a Panda. C'è anche la possibilità di impostare i dati del Proxy, se presente e utilizzato per collegarsi ad Internet.

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Con il secondo pulsante si avvia la scansione di tutto il computer o di parte di esso.

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Si possono selezionare le singole cartelle o i singoli file.

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Nel terzo pulsante troviamo le statistiche dei problemi trovati.

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Come vedete, per il momento, opzioni di configurazione, di possibili miglioramenti per alzare o abbassare i livelli di protezione del computer, sono totalmente assenti.

Quando è presente un problema appare il Danger in rosso.

Già dopo pochi virus rilevati durante la scansione può richiedere il riavvio del computer.

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Segnalo che cliccando sopra le schermate del programma e trascinandole sul Desktop queste diventano trasparenti generando un curioso effetto.

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Il test

Durante la scansione del computer, lasciando aperta l'interfaccia del programma, sono 5 i programmi attivi relativi a Panda. Soprattutto quando trova dei virus il consumo di RAM e CPU è molto ballerino ma sempre piuttosto alto, piuttosto lontano dai 17 MB promessi.

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Durante la scansione non ci sono molte indicazioni su tempi trascorsi o previsti per la conclusione, né sul nome dei malware trovati.

La scansione, ripetuta più volte sia su Vista che su XP, sembra partire molto velocemente salvo poi rallentare quando comincia a trovare dei virus: forse il fatto di dover controllare il database online non aiuta per niente in termini di durata del controllo.

Arrivati poi al 99% non si capisce più cosa stia succedendo: i LED del disco sono sempre accesi, il conteggio dei file non procede, ma la scansione non finisce.

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La cosa più brutta è che utilizzando un alto numero di file infetti la scansione si blocca sempre con un Unexpected error. Error code 1.

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Grazie ad una freccia presente nella parte bassa a destra della schermata principale del programma è possibile "girare pagina" e passare nella cartella di quarantena dell'antivirus da cui recuperare eventuali falsi positivi.

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Visto che una scansione completa non riesco mai a finirla, seleziono piccoli gruppi di virus da controllare.

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Cliccando sui Not neutralized e guardando le Show recomandations

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Si viene rimandati a questa paginadove si ottengono delle informazioni, non molto utili a dire il vero, sul perché non sono stati rimossi i virus indicati.

Durante queste scansioni manuali vedo che la protezione in tempo reale di Panda è piuttosto presente, basta selezionare alcuni file perché vengano subito rimossi.

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I Write protect e gli archivi compressi lo mandano spesso in crisi e non riesce quasi mai a rimuovere archivi, o eseguibili autoestraenti che contengono malware.

Da quanto ho letto, sembra che la scansione degli archivi venga eseguita in un secondo tempo dando la priorità alla rimozione degli eseguibili ritenuti un pericolo più immediato rispetto ad malware contenuto in un archivio.

Però, nonostante il riavvio richiesto del computer, gli archivi rimangono sempre al loro posto.

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Virus rimasti

Avevo fatto una prima scansione utilizzando tutti i virus che avevo a disposizione, tra cui molti virus dos e archivi Zip che Panda ha praticamente ignorato: su un totale di 9.237 file infetti, Panda ne aveva lasciati indietro 4084.

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Per cercare di far terminare una scansione a Panda e per riequilibrare il test decido allora di eliminare gli archivi zip e i virus dos.

Finalmente Panda porta a termine il controllo della cartella che contiene i virus.

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Su 1.885 file infetti, Panda non ne ha visti 326.

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Tra i virus rimasti c'è una versione di Bagle, molti installer di Rogue software, alcune varianti di rootkit e di Trojan Vundo.

Conclusioni

Prima di precipitarsi a scaricarle ed installarle Panda Cloud Antivirus è molto meglio aspettare.

È una beta version e si dimostra ancora molto acerba: non sembra essere così leggera e di poco impatto sulle prestazioni del computer come promettono da Panda Security.

In quanto alla sua efficacia, non saprei cosa dire visto le difficoltà incontrate nel finire una scansione completa riscontrabili sia sotto Windows Vista sia con Windows XP.

Rimango piuttosto scettico circa l'approccio a database comunitario online: nonostante alcune persone cerchino di convincermi che è la soluzione ideale e rappresenta il futuro, io rimango fedele alla vecchia scuola della protezione residente sul computer locale.

Dato che la sfortuna non viene mai da sola, se uno si prende un virus che blocca il collegamento ad Internet cosa succede? Se si guasta il modem e siete senza linea ADSL?

Per quanto una parte del database sia residente lo stesso sul computer, se la differenza di rilevazione tra on-line e off-line è quella che ho visto quando ho provato il Panda Global Protection 2009 c'è da essere preoccupati.

Un altro dubbio legittimo, per il momento non chiarito, riguarda i dati trasmessi a Panda Security quando viene rilevato un malware: se questo è contenuto in un documento o in una e-mail, cosa riceve Panda? solo il malware o l'intero file?

Panda Cloud Antivirus potrà diventare un concorrente valido per le altre versioni di antivirus distribuiti gratuitamente da AVG, avast o Avira?

Al momento è troppo presto per dirlo, ne riparleremo quando sarà disponibile una versione definitiva.

Certo la scelta di avere tanti utenti, chiamiamoli "beta-tester" o "cavie", che trasmettono nuovi malware e informazioni ai laboratori di analisi può consentire all'azienda spagnola di usarli per migliorare le proprie soluzioni a pagamento.

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