Negli ultimi anni, la disponibilità di valide alternative ad Internet Explorer ha portato ad una netta inversione di tendenza: se infatti il browser Microsoft deteneva oltre il 90% del mercato durante il 2004, oggi la quota si attesta attorno ad un più modesto 70%.
Microsoft affida ora ad Internet Explorer 8 un compito sicuramente decisivo: convincere gli utenti che Internet Explorer non ha nulla da invidiare a Firefox e a tutti i browser alternativi.
IE 8 è stato rilasciato in versione ufficiale. L'articolo è stato aggiornato per riflettere tutte le ultime novità proposte.
Sebbene la nuova versione di Internet Explorer proponga una serie di migliorie per l'utente sicuramente rilevanti, è sotto al cofano che si può trovare la novità più significativa.
Come si noto a chiunque abbia mai provato a realizzare una paginetta in HTML, capita spesso che una pagina correttamente visualizzata da Internet Explorer non sia mostrata allo stesso modo una volta aperta con un navigatore corrente.
Queste differenze, più vistose al crescere della complessità della pagina, hanno sempre costituito un grave problema per chi realizza siti Internet: oltre al lavoro certosino necessario a collaudare le pagine con i vari navigatori presenti sul mercato, ci si scontrava spesso con l'impossibilità concreta di realizzare pagine in grado di funzionare correttamente con più di un prodotto, costringendo quindi i webdesigner a ripiegare sulle famigerate pagine "Ottimizzate per Internet Explorer".
Tutto questo potrebbe finire ora: a partire da questa versione infatti, il navigatore Microsoft visualizza le pagine web secondo i dettami promossi dal World Wide Web Consortium (W3C), l'organizzazione internazionale istituita per sviluppare standard per il web aperti, e quindi in grado di favorire l'interoperabilità e la compatibilità.
Questo significa che, perlomeno sulla carta, una pagina visualizzata correttamente con Internet Explorer 8 dovrebbe funzionare allo stesso modo anche su Firefox, Opera e Safari.
Quanto questo possa essere vero nella pratica rimane, comunque, ancora tutto da verificare: certo è che si tratta sicuramente di un passo nella giusta direzione.
Microsoft è comunque ben conscia dei gravissimi problemi di retrocompatibilità che una scelta del genere potrebbe causare.
Ecco quindi che Internet Explorer 8 propone una particolare "Modalità compatibilità", grazie alla quale è possibile aprire un sito web visualizzandolo allo stesso modo di Internet Explorer 7, qualora il webmaster non lo abbia ancora reso compatibile con Internet Explorer 8.
Interessante funzionalità visto che, a causa delle significative variazioni nel motore di rendering citate in precedenza, numerosi siti web oggi in circolazione non sono completamente compatibile con la nuova versione.
Tale modalità può essere attivata di volta in volta mediante un pulsante presente nella barra degli strumenti, o, in alternativa, aggiungendo il sito ad una lista di siti che verranno gestiti in modo compatibile automaticamente
Microsoft distribuisce inoltre un elenco, aggiornato di quanto in quando, che include siti che richiedono la modalità compatibile: il navigatore recupera ed adotta in automatico tale lista.
Nella nuova versione di Internet Explorer sono stati introdotti gli Acceleratori: selezionando una porzione di testo è possibile lanciare una ricerca con il motore predefinito per la stringa selezionata, tradurla, individuarla sulla carta geografica, e molto altro ancora.
Naturalmente, il tutto è personalizzabile in modo da poterne aggiungere altri.
Introdotto un nuovo metodo di ordinamento delle celeberrime tab.
Aprendo un scheda da un'altra (partendo da un link, per esempio) quest'ultima verrà aperta subito a fianco della prima, ed entrambe assumono la stessa colorazione.
Schede del medesimo sito sfruttano la stessa funzione.
Finalmente Internet Explorer abbandona il vetusto modello "a finestra di dialogo" per offire un "Cerca" più pratico, in cui si ritrovano molte similitudini con quanto proposto da Firefox.
Accessibile tramite shortcut CTRL+F, permette di trovare una porzione di testo in una pagina, evidenziando in giallo tutte le corrispondenze ed in blu quella attualmente selezionata.
La barra degli indirizzi di Internet Explorer diventa "furba" (smart): cerca nella cronologia degli indirizzi e dei nomi, e nei preferiti.
Passando sopra a ogni voce, all'estrema destra appare una X rossa che, se cliccata, permette di rimuovere la voce selezionata.
Con un clic destro sulla barra delle schede -> Schede chiuse recentemente abbiamo la possibilità di riaprire una scheda chiusa in precedenza, magari per errore.
Questa funzionalità permette di aggiungere nella barra dei preferiti un un segnalibro speciale che, anche senza essere aperto, potrà riportare le novità della pagina a cui punta.
Sfortunatamente, non vi sono ancora molti siti che supportano questa funzione.
Sono stati introdotti tutta una serie di strumenti che permettono ad un utente di fare modifiche a una pagina web in locale.
Un'interessante novità per i webmaster, che prima dovevamo affidarsi a estensioni come Firebug o Web Developer.
Possiamo decidere un ordinamento per data, titolo o per visite della cronologia, così da trovare più in fretta quello che stiamo cercando.
Se il motore di ricerca selezionato supporta questa funzionalità, Internet Explorer 8 mostra, già durante la digitazione, i primi risultati che soddisfano la ricerca
È possibile salvare i segnalibri più usati direttamente sulla barra del browser, che saranno disponibili senza dover seguire tortuosi percorsi passando per i vari menu.
Il pulsante presente nella barra dei preferiti permette di aggiungere un indirizzo alla suddetta barra senza necessità di conferme od operazioni manuali: tutto automatico.
Sulla falsariga di quanto offerto da Google Chrome, il nuovo navigatore Microsoft utilizza un processo differente per ogni scheda aperta.
In questo modo, se una singola tab o un componente aggiuntivo dovesse andare in crash, il browser isolerà il problema, terminando solo la scheda incidentata.
Si tratta di una modalità - già presente in Google Chrome e in arrivo con Firefox 3.1 - studiata per consentire all'utente di navigare senza lasciare tracce sul PC corrente.
InPrivate impedisce a Internet Explorer il salvataggio della cronologia, dei cookie e di altri dati.
Grazie a questa modalità è possibile evitare di inviare informazioni personali ai siti web che le richiedono. Questo garantisce una navigazione senza tracce non solo in locale, ma anche sui siti visitati.
Il filtro SmartScreen è il successore del filtro antiphising, ed ha il compito di controllare se la pagina richiesta non è stata segnalata come nociva.
Come numero di pagine rilevate, rimane comunque piuttosto basso.
Al contrario di quanto mi aspettassi, la nuova versione sembra avere le carte giuste per competere con la spietata concorrenza. Non ho però notato questi miglioramenti relativi alla velocità tanto promessi, caratteristica che per un browser è di principale importanza, oltre alla sicurezza.
Piano piano anche Internet Explorer sta iniziando a rispettare gli standard web e sono sempre meno i problemi di visualizzazione o gli errori di simil genere.
Il nuovo browser sarà integrato di default in Windows 7 (con la possibilità di rimozione), mentre in Windows XP e in Windows Vista deve essere installato manualmente e può essere disinstallato con altrettanta facilità.
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