È ormai un bel po' di mesi che Sony sta dando di sé al mondo dell'informatica e dell'elettronica di consumo l'immagine di un gigante che crolla, lentamente ma inesorabilmente, sopraffatto dal suo stesso enorme peso. Tra rootkit, batterie esplosive, Blu-ray senza mercato e una sequela veramente incessante di critiche al progetto PlayStation 3 (un vero e proprio "parto difficile" della multinazionale giapponese, dalla gestazione quasi sfiancante), l'inventrice della moderna elettronica sta collezionando una serie di passi falsi e difficoltà industriali che metterebbero in ginocchio qualsiasi corporation.
Ennesima "critica preventiva alle intenzioni", secondo alcune speculazioni il controller fornito in dotazione alla console (in uscita a Novembre in America e in Giappone e a Marzo in Europa) avrebbe un difetto sostanziale, potenzialmente in grado di renderlo inutilizzabile sulla media/lunga distanza. Sixaxis, come viene chiamato il controller Bluetooth PlayStation 3, non permette la rimozione delle batterie interne per le operazioni di ricarica, al contrario di quanto ad esempio succede con il pad di Xbox 360. Col passare del tempo, quindi, la periferica tenderebbe a perdere le proprie funzionalità, divenendo di fatto inutilizzabile.
In tutta risposta, Sony ha pensato bene di annunciare l'istituzione, prima ancora di vendere anche una sola PlayStation 3, di un programma di rimpiazzo dei controller che dovessero smettere di funzionare per problemi legati alla batteria. Non si sa se la garanzia sia valevole a vita natural durante della console e se il servizio sia gratuito o a carico (in parte o del tutto) del cliente. Sony ci tiene comunque a sottolineare che una simile possibilità, per quanto ipotizzata, sarebbe altamente improbabile.
Il tipo di batterie agli ioni di litio+polimeri impiegato per Sixaxis non subisce gli effetti di calo della capacità di immagazzinare energia per via del tristemente noto "effetto memoria", ed è quindi garantito per funzionare nel corso degli anni. Senza considerare il fatto che è possibile collegare il controller senza fili alla console mediante una connessione USB, grazie alla quale si ricarica anche la suddetta batteria.
E allora ci chiediamo: perché mai offrire un servizio di sostituzione di un prodotto che non c'è ancora per un difetto che non dovrebbe esserci? Ripetiamo, ancora più convinti, un'affermazione già apparsa su queste pagine: con PlayStation 3 Sony si gioca la faccia, ed iniziative del genere non fanno altro che far precipitare il gigante nipponico verso un orizzonte che non promette nulla di buono. E certamente sono l'ennesima sfida al senso della decenza e del ridicolo.
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