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Commenti a "La codifica delle informazioni"

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Commenti a "La codifica delle informazioni"

Messaggioda Mariano Ortu » sab feb 08, 2014 10:22 am

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La codifica delle informazioni - Commenti

In questo nuovo appuntamento, esamineremo gli algoritmi di crittografia secondo la teoria di Kerckhoffs. [continua...]
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Mariano Ortu
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Re: Commenti a "La codifica delle informazioni"

Messaggioda Amurabi » sab feb 08, 2014 10:29 am

Salve Mariano,
alla luce degli ultimi avvenimenti citati in questo suo articolo ed avvallati dagli episodi legati ad NSA, bisogna ammettere che il panorama è davvero sconfortante. La pratica open source nel campo della sicurezza si è rivelata un autentico fiasco, per non parlare degli algoritmi che dovevano essere assolutamente e totalmente sicuri perché aventi il sorgente aperto e quindi minuziosamente controllati. Senza contare le risposte elusive, inconcludenti, addirittura ridicole con le quali gente del calibro di Bruce Schneier ha affrontato l’argomento. Una figuraccia di livello planetario, NSA si è completamente burlata di tutte le teorie relative alla “pratica ingegneristica intelligente”. A questo punto non si sa davvero che pesci pigliare, quando penso che NSA ha addirittura passeggiato su di un sistema come GnuPG che è stato definito dallo stesso Schneier “quanto di più vicino alla crittografia militare”, mi viene il dubbio che questi signori, per anni, si siano presi gioco del mondo intero al solo scopo di accumulare quattrini. Le dico che a fronte di questi fatti la stima e la fiducia nei confronti di questi signori, per conto mio, è in vertiginoso calo. Sono enormemente deluso e credo proprio che mai più comprerò un libro scritto da questi personaggi. Infine mi pongo una domanda, ma questo tracollo è dovuto agli algoritmi scritti da questi signori e che pare valgano come il due a briscola oppure è dovuto alla pratica open source che consente l’inserimento di backdoor nei programmi? Se la causa fossero gli algoritmi gente come Schneier farebbe bene ad eclissarsi, se invece fossero le backdoor la figura sarebbe ugualmente catastrofica visto che è uno dei fautori della “pratica ingegneristica intelligente”. Rimane comunque un fatto incontestabile, i cosiddetti super crittografi si sono riempiti le tasche di quattrini alle spalle della gente che veramente ha creduto nelle loro teorie, Ferguson è andato a lavorare con Microsoft e non certo gratuitamente, ma Windows ha qualcosa da spartire con il progetto Open Source? Da un certo punto di vista bisogna ringraziare Snowden che con le sue rivelazioni ci ha aperto gli occhi e smascherato una pratica che per qualcuno era diventata un vero e proprio culto.
Mi creda sono profondamente desolato.
La saluto cordialmente.
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Re: Commenti a "La codifica delle informazioni"

Messaggioda sergente » sab feb 08, 2014 12:12 pm

La NSA con l'Open Source si è divertita ad inserire backdoor nei sistemi operativi. GnuPG, pratica intelligente e vicino alla crittografia militare scrive " Bruce Schneier ", la considero una fregatura alle persone che la praticano in buona fede. Dopo le rivelazioni di Snowden, gli irriducibili dell' Open Source, minimizzano
il fatto eclatante ed il silenzio è l'arma di difesa. Detto questo non intendo escludere l'uso dei sistemi Open, purchè consapevoli dei suoi limiti, sicurezza in primis. A mio modesto parere penso che gli algoritmi non sia stati " bucati ", i backdoor sono la causa dei furti di dati personali. Windows è un sistema chiuso
e controllato dalla Microsoft, eventuali backdoor, se esistono, è la Microsoft ad inserli per altro sempre smentiti, di conseguenza sappiamo chi è il responsabile di eventuali danni ai nostri dati. Conviene alla Microsoft questo modo di agire? NO. Danni incalcolabili sia alla reputazione sia economici alla software house.
Fallirebbe in brevissimo tempo.
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Re: Commenti a "La codifica delle informazioni"

Messaggioda Monica777 » dom feb 09, 2014 12:21 pm

Salve a tutti,
personalmente non credo che il sig. Schneier abbia mai avuto accesso ad informazioni o crittografia di tipo militare, non sono così stupidi da fidarsi di un tipo le cui teorie si sono dimostrate delle autentiche cretinate. Sono d’accordo con Amurabi quando afferma che questi venditori di aria fritta si sono arricchiti sulla buona fede della gente, formando un movimento di fanatici a quali non resta che mettersi la coda tra le gambe e stare zitti. Dopo una figuraccia del genere a questi programmi open source non affiderei neanche il numero della combinazione della mia valigia da viaggio. L’epopea d’oro di questi imbonitori è arrivata alla fine, non se ne poteva più di questi guru che decidevano cosa o no era sicuro chi era competente e chi no. Snowden con le sue rivelazioni ha dimostrato chi sono realmente gli incompetenti, per questo dobbiamo ringraziarlo, finalmente ha posto fine al dominio dei ciarlatani. Per quanto riguarda i libri di questo super guru lo capirebbe chiunque che sono scritti in modo da vendere più copie possibile, seguendo un filone commerciale che niente ha a che vedere con il gratuito scambio di informazioni. NSA ha dimostrato che le affermazioni del sig. Shcneier in tema di crittografia altro non sono che colossali fesserie e i suoi algoritmi adatti più che altro per la crittografia scolastica. Grazie Snowden, hai ridimensionato e ridicolizzato questi falsi profeti, comincia una nuova era.
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Re: Commenti a "La codifica delle informazioni"

Messaggioda Amurabi » lun feb 10, 2014 12:26 pm

Buongiorno Monica777,
credo anch’io che le sparate sulla crittografia militare siano più che altro un’altisonanza, alla luce di questi avvenimenti per i militari sarebbe un danno incalcolabile se si fossero realmente fidati di questo signore. Senza contare che, verosimilmente, in quell’ambito si era già a conoscenza dell’inconsistenza dei sistemi crittografici, magari vi era interesse a tenere il tutto segreto in modo che la gente si fidasse il più possibile degli algoritmi realizzati da Schneier. Alla luce di tali fatti sono del parere che in certi ambienti le prestazioni di un crittografo commerciale quale costui si è rivelato, servano praticamente a niente. E’ crollato un mito e tutte le sue teorie, noi con lui che abbiamo creduto all’inviolabilità dei suoi algoritmi e dei suoi sistemi. Che terribile delusione, NSA ci ha proprio svegliati da un incantesimo. E pensare che prima delle rivelazioni di Snowden tutto ciò che diceva questo signore in campo crittografico era la verità rivelata e guai a chi metteva in dubbio la bontà dei software open source sulla sicurezza e della “pratica ingegneristica intelligente”, ci sarebbe da piangere. E non le dico quanti soldi ho buttato via per comperare i suoi libri. Che batosta, che disinganno, che mortificazione. Si sono presi gioco del mondo e riempito le tasche di quattrini approfittando della nostra buona fede.
La saluto
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Re: Commenti a "La codifica delle informazioni"

Messaggioda Monica777 » mar feb 11, 2014 10:31 am

Ciao Amurabi,
per anni questo buffone ha deciso il destino di programmi e programmatori decretandone il successo o la discesa all’inferno, formando una scia di seguaci che hanno disprezzato qualsiasi software non fosse open source, talvolta in modo aggressivo ed insultando chiunque non condividesse le loro teorie. Erano addirittura diventati spocchiosi, nella convinzione che in campo crittografico fosse sufficiente leggere i libri di questo campione per diventare crittografi o crittoanalisti. In quanti forum si sono riempiti la bocca con le cretinate sul sorgente aperto, come casta depositaria dei segreti della crittografia ed accusando di incompetenza tutto e tutti. Se hai comprato i libri del super crittografo, nell’ultimo capolavoro di stupidaggini intitolato Il manuale della crittografia, tra le tante coglionate, vai a leggere a pag. 68 e noterai un bel delirio di onnipotenza. Ormai realmente convinto di essere una divinità questo imbonitore si lascia andare a delle considerazioni sulla matematica annessa alla crittografia che lasciano veramente di stucco. Noterai anche che il furbone riconosce la scarrellata parandosi il fondoschiena nel nome della sicurezza, tutto rientra in un filone commerciale prestabilito, come gli esercizi proposti nel libro e che non erano presenti nella precedente edizione. Un libro che non serve assolutamente a niente, la brutta copia dell’orribile trattato di schifezze intitolato Crittografia pratica, scritto in modo pacchiano e che rientra in un filone commerciale preparato per spennare la gente in buona fede convinta che questo ciarlatano conti davvero qualcosa nel mondo della sicurezza. Se vuoi leggere qualcosa di serio scritto da persone serie dai uno sguardo alle pubblicazioni dell’ingegnere Catello Antonio De Rosa, investirai i tuoi quattrini in modo proficuo.
Questa volta NSA all’inferno chi ha mandato il sig. Bruce Schneier e tutti i suoi seguaci, dimostrando che i suoi algoritmi, teorie, open source e tutto resto fanno scompisciare dalle risate il mondo intero. Colpiti, sputtanati ed affondati nella loro stessa spocchia.
Monica777 ti saluta
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Re: Commenti a "La codifica delle informazioni"

Messaggioda Monica777 » mer feb 19, 2014 10:45 am

Salve a tutti,
invito tutti i lettori ad andare a leggere questo articolo dell’imbonitore Schneier:

http://www.theguardian.com/commentisfre ... nsa-spying

Fatto ciò andate a leggere a pagina 9 del suo libro di schifezze intitolato Crittografia pratica il paragrafo intitolato Paranoia pratica. Si è sputtanato con le sue stesse mani, nel capitolo citato, scritto molti anni prima del caso NSA avverte tutti i suoi lettori e seguaci di vivere come se fossimo all’interno di una cospirazione perenne, addirittura esalta il suo stato di paranoia relativo a possibili attacchi provenienti da ogni dove. Bene, se avete letto l’articolo in alto citato, noterete che il ciarlatano accusa NSA di cospirazione e dopo aver inveito contro il governo degli Stati Uniti chiama la sua gente alla battaglia, parlando di libertà ed altre idiozie conformi al suo stile naif (il codino gli dona). Ma di cosa si lagna?
Che faccia di bronzo, non una sola, anche parziale, ammissione di colpa, e pensare che gli attacchi NSA sono stati condotti, nel 99% dei casi, contro software Open Source che utilizzano i suoi algoritmi e i suoi sistemi di implementazione, quindi dichiarati sicuri al 100%. La verità è che questo ciarlatano è stato completamente annichilito dalla segretezza degli algoritmi utilizzati da NSA e dai suoi crittoanalisti assolutamente sconosciuti. Perché la crittografia vive di segretezza e uomini sconosciuti di cui non si conosce neppure il nome e si dubita addirittura dell’esistenza, non di ciarlatani che appaiono nelle copertine dei loro libri come divi di Hollywood . Si sta arrampicando agli specchi pur di continuare a vendere la sua robaccia a peso d’oro, libri CHE IL SUO STESSO ARTICOLO HA SPUTTANATO E RESI RIDICOLI. Non fidatevi mai più di questo imbonitore, NON SAPPIAMO SE ANCHE LUI E’ IN COMBUTTA.
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Re: Commenti a "La codifica delle informazioni"

Messaggioda Amurabi » ven feb 21, 2014 10:32 am

Buongiorno Monica777,
ho controllato i capitoli da lei citati e ho letto l’articolo del sig, Schneier; effettivamente c’è da rimanere perplessi, non si comprende perché lamenta cospirazioni, complotti e si scaglia contro il suo stesso governo quando nei suoi libri, oltre ad esaltare il suo ego con smisurati toni di narcisismo intellettuale, non perde occasione per mettere i lettori dinanzi ad uno scenario apocalittico all’interno del quale ognuno è contro. Sembra quasi che caschi dalle nuvole, come se non si aspettasse una situazione del genere, gli accenni al tradimento poi; eppure nei suoi testi è un punto cardine sul quale poggia tutta la sua filosofia. Avrebbe dovuto essere non solo preparato ad una simile trama, visto e considerato che quasi tutto il mondo difende i dati con i suoi algoritmi e le sue tecniche, ma anticipatamente essere pronto per affrontarla; ho trovato il suo appello, oltre che patetico, più che altro una scappatoia mal confezionata per evitare i disastri economici dovuti alla pessima figura e alla durissima lezione che NSA gli ha inflitto. In effetti il suo modo di trattare la crittografia, osservato dopo le rivelazioni di Snowden, appare come il mercatino delle pulci, se si pensa che l’Inghilterra, per riuscire ad attaccare e decifrare i codici Enigma e tenere nella segretezza più totale algoritmi e crittoanalisti, ha praticamente taciuto un genocidio, viene quasi da ridere pensando alle allegre pratiche di questo plenipotenziario della cifratura e l’altrettanto gioiosa filosofia sull’open source. Ho l’impressione che la crittografia, quella reale, non sia alla portata dei comuni mortali, meno che mai di questo fricchettone dell’inganno che ormai sembra più un suonatore di organetto. Sono un ingegnere e per quello che può valere, mi dissocio dalle vedute di Schneier e respingo al mittente un appello che trovo ridicolo, inoltre dubito che questi abbia i requisiti per poterci indicare di cosa o meno abbiamo necessità per quanto riguarda tecnologia e rete. Mi aspettavo di più da questo signore, è molto meglio che taccia e dia inizio ad un processo che lo conduca all’anonimato; rinnovo delusione e scoramento.
La saluto cordialmente
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Re: Commenti a "La codifica delle informazioni"

Messaggioda Monica777 » mer feb 26, 2014 12:13 pm

Risposta al comunicato del sig. Bruce Schneier

Comunità degli ingegneri 777

Il seguente comunicato è la nostra risposta all’appello col quale si rivolge al popolo della rete per recuperare una libertà persa non si capisce in che modo e da quando. Riteniamo la sua esposizione un beverone di retorica, richiami da capopopolo grossolani ed un contenuto inattendibile oltre che patetico. Andiamo in scaletta; lei accusa il Governo degli Stati Uniti e l’industria di aver tradito Internet e tutti noi, cioè la comunità degli ingegneri, e ancora una volta, dall’alto del suo scranno, decide di cosa il mondo abbia bisogno per garantire un futuro ai propri figli. Tenga per se certe opinioni e la sua filosofia spicciola, non interessano nessuno e tantomeno ci sembra persona idonea ad impartire lezioni di etica! Non ci rappresenta, non ci riconosciamo nella comunità alla quale allude e ci dissociamo dalla sua sollecitazione.

Accusa NSA, in combutta con non specificati governi, di aver stratificato la rete in modo da poter sabotare a proprio piacimento, router, tecnologie crittografiche e via citando, in un crescendo che si accosta più che altro all’immaginoso. Cita la politica accusandola di non aver capito la tecnologia e dirige le sue invettive sul controllo delle comunicazioni ad opera di governi totalitari. Conclude con un monito agli ingegneri, alcuni accusandoli di tradimento, altri esortandoli, in nome della libertà, a porre rimedio al sabotaggio. Abbiamo riportato per sommi capi l’essenza delle sue esternazioni, che reputiamo estremamente noiose, pertanto, chiunque voglia consultare il citato ricorso nella sua completezza può farlo riferendosi al link seguente:

http://www.theguardian.com/commentisfre ... nsa-spying

Dobbiamo adesso informare i lettori su come realmente stanno le cose, è cioè che i suoi algoritmi e sistemi difensivi sono miseramente crollati una volta attaccati dai crittoanalisti NSA, individui sconosciuti che hanno utilizzato protocolli di attacco altrettanto ignoti. Lei ha formato un movimento di sostenitori a livello planetario, i quali, istruiti dalle sue tecniche, hanno utilizzato solo ed esclusivamente programmi open source e relativi sistemi di implementazione da lei suggeriti, pertanto nella quasi totalità dei casi i dati sottoposti ad attacco erano vigilati con i suoi impianti difensivi, minuziosamente controllati perché aventi il codice sorgente aperto, quindi ritenuti assolutamente sicuri.

Adesso che fragilità e totale inconsistenza di suddetti impianti è stata incontrovertibilmente certificata, e non certo a causa dei sabotaggi o altre cause fantasiose, è ignobile inventare l’orco cattivo per giustificare la sua incompetenza. Sa bene, come tutti noi del resto, che da sempre esistono spie e sabotaggi, di cosa si stupisce? Il contenuto dei suoi libri ricorre di continuo agli uomini in nero. Con le sue teorie sull’open source, ha convinto milioni di persone che i loro dati fossero al sicuro; precedentemente alle rivelazioni di Snowden non si era accorto del complotto? La risposta alle sue stravaganze crittografiche è giunta inesorabile, puntuale, ed è firmata NSA.

Se esiste un totalitarismo, quello è da ricercare nel suo pensiero e nelle sue teorie che non ammettono compromessi o dialogo con chi la pensa in modo differente. Ha creato schiere di seguaci che hanno azzannato chiunque non aderisse alle sue estemporaneità naif nel campo crittografico, accusando di incompetenza chi non praticasse l’open source. Ha creato una corrente di pensiero sfociata nell’assolutismo e qualsiasi forma di tirannide intellettuale dovrà scontrarsi prima o dopo con la ragion contraria che ha dimostrato, nella cruda realtà dei fatti, chi sono realmente gli incompetenti in questo settore.

Ha perso sig. Schneier, sconfitto da ciò che strenuamente combatte nella convinzione di essere un profeta: la segretezza di algoritmi e uomini sconosciuti, nella palese dimostrazione che se esiste stratificazione non è sicuramente da ricercarsi in rete ma proprio in campo crittografico: i suoi algoritmi e sistemi possono essere considerati acqua fresca, esistono altri metodi creati da menti molto più colte e raffinate della sua che le hanno impartito la più dura e sonora lezione della carriera. Il suo atteggiamento nei confronti del Governo degli Stati Uniti non trova alcuna giustificazione se non quella di tentare di salvare quanto più possibile in termini economici, non ha certo il carisma e tantomeno la genialità di altri suoi illustri connazionali per poterne ripercorrere strada e battaglia politica.

Non indossi i panni del perseguitato, ha le tasche ben piene e come le ha colmate è già stato ampiamente dimostrato. Prenda atto della situazione e accetti la disfatta, lo stesso presidente Obama ha dichiarato che il programma di rilevamento e acquisizione continuerà, e questo implica che dei suoi proclami, algoritmi e sistemi ad NSA gli può fregar di meno. Qualora non si fosse accorto, per i crittoanalisti del governo americano lei e le sue strampalate teorie sull’open source contate meno di niente, così come per gran parte delle persone che hanno creduto alla sua dottrina, per fortuna diciamo noi. Se le è rimasto anche solo un briciolo di decenza…go home!
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