Al3x ha scritto:Credo che il problema vada affrontato in maniera differente. Con il computer che si usa sul posto di lavoro ci sono cose che si possono fare, altre che non è opportuno fare ed infine quelle per le quali c'è il divieto assoluto.
In queste ultime ricade sicuramente l'uso della banda e del tempo CPU per scopi non legati all'attività lavorativa e, peggio ancora, per commettere reati (scaricare contenuti protetti).
Visto che non è legale monitorare le connessioni altrui pena il rischio di beccarsi una denuncia, la soluzione più sensata è quella di agire in maniera pro attiva, ovvero filtrando i domini dei server di filehosting (megaupload, rapidshare ecc.), impedendo l'uso di protocolli di filesharing ed aprendo solo le porte necessarie alla navigazione (80, 8080, 443) e quella per la posta nel caso il vostro mailserver sia esterno (110, 25, 995)
Come ottenere tutto ciò? La soluzione più in voga è l'uso di un server proxy oppure di un firewall posto a monte della connessione (tra rete locale e l'ADSL), sono soluzioni a basso costo che ti mettono al riparo da critiche e denunce, meglio se sancite con una comunicazione a firma del datore di lavoro.
Sono comunque perplesso sull'uso che potresti fare dei risultati ottenuti con lo sniffing delle attività dei tuoi colleghi, cosa gli dici, che li hai beccati (occhio alla denuncia) mentre scaricano? E quali prove avresti in mano, i log di Wireshark? non credere che sia così semplice da gestire ed interpretare, tutt'altro
Mi chiedo poi come possa questa gente fare il proprio comodo, possono installarsi i programmi da soli? Sono amministratori delle loro macchine? Se è così una volta scoperti i "colpevoli" come gli impedisci di continuare?
Lo so, molte domande ma credimi, parlo per esperienza personale e se proprio vuoi toglierti di impaccio con semplicità ed in maniera pulita, un bel firewall ben configurato e vedrai che quelle cose poi potranno farle solo a casa