da j_noone » ven giu 25, 2004 11:59 pm
Certo, la cella di Peltier è un elemento molto valido, ma se usato in certi casi:
la cella, inverte i flussi di temperature che si presentano sui due lati della cella stessa, faccio un esempio: se da un lato è a contatto con una fonte di calore, il calore viene "trasferito" sull'altra faccia, che, se raffreddata bene, fa raffreddare in modo quasi esponenziale l'altra faccia(quella iniziale per capirci). Nel caso la parte superiore non venisse adefuatamente raffreddata, la cella andrebbe in collasso, smettendo di funzionare. Per questo, è caldamente consigliato affiancare le celle di Peltier a raffreddamenti a liquido. Se raffreddata ad aria, la cella, per non collassare, deve essere poco potente, e quindi non si ha un boost prestazionale che ne giustifica l'acquisto(=il gioco non vale la candela).
Inoltre, anche se raffreddate a liquido, le celle di Peltier richiedono molta cura e at.tenzione ; tendono ad assorbire molto in termini di energia, tanto che quelle più potenti necessitano di un alimentatore dedicato(tra l'altro con amperaggi abbastanza alti); infine, le celle di peltier(soprattutto a liquido) tendono a formare un sottile strato di ghiaccio attorno ad esse, perciò bisogna coibentare il dissipatore, la cella e tutta l'area intorno al socket, per la condensa. Di solito come isolante si utilizza neoprene a celle chiuse.
Comunque, ripeto, Peltier ed Aria vanno poco d'accordo...