da akenhos » ven gen 28, 2011 9:27 pm
In seguito alle risposte apparse nel forum si aggiorna il proprio messaggio. Si integrano le info sul sistema come da Loro richiesta, la scheda video, che si ritiene sia separata dalla scheda madre, è una GEFORCE 4 MMX440 64 Mb AGP 8X. L’irreperibilità di HD IDE/ATA venne sostenuta da un rivenditore e consulente, con diploma di laurea in informatica (ma pur sempre mercante), oltre che frutto di personale, ma breve, ricerca nelle offerte on-line di qualche commerciante del settore nella città di residenza, ove poi sarebbe seguito il rapporto personale, preferito al virtuale. Ringrazio ‘everi’ per la sua osservazione e il suggerimento per Lubuntu.
Ninjabionico, che ringrazio per i rilievi su CPU e PCI/Sata 2 oltre a Javascript e Flash, suggerisce di provare ed è quanto sarebbe l’ideale, purtroppo non posso dedicare molto tempo ad una materia che oltre ad incuriosire appassiona anche, l’informatica, e l’opportuna smentita di ‘everi’ sui dischi ATA ne è la conferma. Capitò invero un paio d’anni fa di scaricare, download epico, e quindi provare diciamo in ‘modalità provvisoria’, si comprenderà il lessico di Redmond, Ubuntu e anche ad un occhio non professionale parve evidente la ben diversa efficacia nell’utilizzare la macchina. Poi si venne scoraggiati dalle ricerche, sempre troppo brevi, che si fecero sul web e dalle quali emergeva una compatibilità un po’ critica con i principali SW sul mercato, che corrispondono grossomodo con quanto si trova(va) nel mio desktop, dovendo ricorrere a ‘materiale’ aggiuntivo per ovviarvi oltre a interventi che ricordavano un po’ i tempi del DOS che si vissero (la scelta era allora tra Digital Research e Microsoft, scelsi il primo) e considerando il trinomio finestre-icone-mouse una indubbia conquista si finì col lasciar perdere. Destreggiarsi con righe di comando è passaggio obbligato per una maggiore padronanza della materia: mi piacerebbe, non escludo.
Di Microsoft se ne possono dire tante, è anche facile essendosele un po’ cercate (opinione personale), tuttavia con la tecnologia NT il risultato fu lusinghiero e non posso onestamente lamentarmi, però è stato abbandonato e la vulnerabilità dovrebbe peggiorare. Condizionale rituale, si potrebbe trovare qualcuno che dimostrerà magari il contrario. L’obsolescenza di sistemi radar permise di individuare, nel corso di missioni militari, incursioni aeree di apparecchi equipaggiati per schermarsi da sistemi di rilevamento ben più evoluti, ma giusto da quelli, compromettendone così gravemente l’intracciabilità. L’esempio è un po’ forzoso ma ha una sua pertinenza, trattandosi di tecnologie che per certi aspetti possono presentare similitudini. Le sorprese della vita si potrebbe dire, nel caso pure nel senso tremendamente letterale.
Si è così ripensato a Linux, che ha sempre un po’ intrigato. Da allora è trascorso un certo tempo e considerando la semplicità una gran virtù (un po’ meno la semplificazione) ha suscitato interesse quanto letto in merito ad Austrumi, distribuzione lettone, che se permette la gestione di files Office (MS) potrebbe esser preso in considerazione proprio per la sua leggerezza, oltre ad essere fortemente Unix-oriented, basata su Slackware, però devo acquisire maggiore compiutezza nel giudizio. Non si usano programmi di disegno più o meno elaborati, giochi o altro e ad esempio per un montaggio video si impiega un PowerBook G4 Apple, portatile di seconda mano, che incorpora nativamente softwares sorprendentemente completi e capaci. Però una volta montato si desidererebbe poterlo far girare anche sul desktop, semplicemente. Di Mint Debian si è letto sul web che «l’installer ha qualche difetto nel partizionamento» (ossblog.it, Federico Moretti, 10 settembre 2010), si vada a immaginare il poveretto – chi scrive – quali reazioni potrà avere e congetture seguire anche per distribuzioni meno recenti del ‘pinguino’, con una eccezione di cui si scrive più avanti. La comunità è una risorsa lo sappiamo ma se per qualche motivo si subiscono all’improvviso danni a ciò che si stà facendo, magari per lavoro, l’episodio sarebbe inevitabilmente seccante, con la pazienza del caso. Di Lubuntu si è avuta complessiva impressione positiva, versione light di Ubuntu pare superiore a Xubuntu senza l’integrazione con l’infrastruttura di Canonical (almeno fino ad ora) e per peso, se non sbaglio, una via di mezzo tra Ubuntu e Austrumi, forse un compromesso ideale.
Ha invece esercitato certa seduzione Debian 5.0 (o Lenny) segnalato da The Doctor per molteplici ragioni, tra cui la – per alcuni – intollerabile attesa tra una versione e la successiva, rivelatrice di una forma mentis et operandi che oltre ad ammirare auspico si perpetui nel tempo, note le difficoltà che le umane vicende possono incontrare, e che propizia spesso risultati di eccellenza, inoltre la Free Software Foundation non ha certo le risorse di Steve Jobs e le mission radicalmente differenti pur con analogie progettuali quali l’accuratezza, che peraltro probabilmente vede prevalere la prima. Si è scaricata la guida in formato pdf dal sito debian.org ove, curiosità, si sono visionati anche i rivenditori italiani di CD/DVD di Lenny ospitati su una pagina del sito. Si è preso in considerazione un pacchetto di 5 DVD proposto in unica confezione di colore bleu dall’aspetto identico sulle diverse pagine, per osservare criterio metodologico. Si passa dai 25,00 euro di ‘Vedova Computing’ di Como (include donazione a Debian) ai 40,00 euro di ‘YetOpen’ a Lecco (compresa donazione Debian) fino ai 69,00 euro della ‘Ditta Ferrara’ di Collegno presso Torino (che non contempla donazione alcuna, e con buona pace della vernacolare probità sabauda). Poi vi è anche chi propone CD a 3,00 euro per masterizzazione su un sito che fa molta simpatia. Quanto a me dopo aver letto la guida potrei scaricare i file ‘iso’ di ciò che, spero, faccia al mio caso.
Ora, si pensava di ricorrere ad un HD nuovo e fisicamente separato perché, con i limiti delle proprie competenze ed anche per quelli si nutrono timori, i kernel dei due OS sono sostanzialmente diversi, le partizioni reciproche riconosciute da uno ma talvolta non da un altro, se sorgono conflitti inerenti il dualboot o altri problemi si sapranno affrontare e prima ancora riconoscere, e così ragionando. Credo che le prove cui accenni un Moderatore non siano la ‘modalità provvisoria’ di cui ho parlato, salvo smentite o precisazioni, nel caso ciò presenterebbe gli stessi interrogativi, coesistenza con Win 2000 e relative preoccupazioni (magari infondate) o HD separato. E’ forse particolare l’apprensione e se ne ha consapevolezza, però le perplessità non sono poche: se invio una mail con Office Outlook nessun problema, con altri programmi verrà ricevuta tale e quale o resa in modo anomalo, la trasformazione di files HTML o Word in pdf può riservare sorprese come senz’altro sanno e si parla di SW diffusi e ufficialmente integrabili, e via dicendo.
In attesa di proseguire le proprie ricerche e approfondimenti si ringrazia per tutti i contributi, per il tempo dedicatomi e si porgono cordiali saluti.