E' evidente che se un sito come Rapidshare pone dei limiti al download free, essendo sua la banda, è suo diritto farlo e se ne assume commercialmente
la responsabilità verso il pubblico.
Pubblicare guide dove si invita l'utenza ad abusarne violando le policies non è ganzo, è una lezione di prepotenza bella e buona. Che senso ha?
Io da quasi 2 anni pago per accedere a rapidshare, riconosco che offrono un servizio che ha dei costi e faccio la mia parte. Non è una cifra astronomica
e il servizio tutto sommato è decente. Dove sbaglio?
Seguendo la stessa logica, il prossimo articolo potrebbe contenere utili suggerimenti su come taccheggiare al supermercato. Causa lacune nel sistema
ci sono sempre delle possibilità di farla franca e poi è utile in questi tempi di crisi.
Ragà con tutte le cose interessanti che si possono trattare in materia di tecnologia (vedi spettacolare recensione del banchetto Dimastech), perché poi
dobbiamo perderci col trucchetto furbetto da bimbominkia che posso trovare su millemila blog di 13enni?