Buonasera,saluto la Redazione,lo Staff e tutti i membri del Forum.
(Spero che i Moderatori mi permettano di scrivere queste frasi,sono un po lunghe!)
Sono di recente rientrato dalle vacanze,dalla Spagna (precisamente dall'isola di Minorca),io ed un carissimo amico,e nel viaggio di ritorno in aereo abbiamo avuto una curiosa e inattesa e animata discussione (ovviamente in positivo), che riguardava il rapporto che noi italiani abbiamo con le nostre donne e con le donne straniere.
Il discorso è nato,dal momento in cui ci hanno assegnato i posti sull'aereo,io ed il mio amico,abbiamo avuto la fortuna di essere seduti accanto a delle donne di nazionalità danese ed irlandese,abbiamo incominciato a socializzare (parlavano infatti un'italiano abbastanza fluido).
La cosa curiosa è nata subito poco dopo;alcune persone che ci stavano sedute di due file più avanti hanno iniziato quasi a disprezzare ed essere in disaccordo,lamentandosi quasi risentiti degli argomenti che stavamo trattando (ripetendo uffa!!! queste straniere,tutte uguali,sono tutte tr**e,vanno sempre in cerca del c***o) e altre frasi simili.
In parole semplici il tema scottante del nostro discorso era che alcuni di noi si trovano meglio con le donne straniere,che con le donne italiane.
Io,che ho avuto modo di lavorare per diversi anni all'estero,posso affermare che non c’è paragone con le straniere.
Sono magnifiche, dolci, stupende, sincere, senza preconcetti e pronte a scoprirti e scoprirsi. Devi saper parlare le lingue, questo è un must.
Prendevano qualsiasi mezzo per venire a trovarmi e mi facevano sorprese su sorprese: sapevano coccolarmi e stupirmi come fosse ogni volta la prima volta.
Anch'io ricambiavo stupendole, e sorprendendole,tutto che veniva praticamente da sé senza dire né “mah” né “beh”.
Poi le relazioni sono finite di pari accordo (il passo successivo sarebbe stata la convivenza), con rammarico e grande tristezza da entrambe le parti, ma con la lucida convinzione che così non si sarebbe potuto andare avanti e per la distanza e per gli impegni reciproci che ci vincolavano entrambi fino a poco tempo fa.
Relazioni che sono finite, sì, ma è rimasto un bel rapporto e tutt’ora le sento e ci scriviamo e ci vediamo se passano di qui o io di lì.
Insomma: abbiamo agito in modo maturo lasciando una porta aperta per il futuro: una sorta di stand-by, “dell’avvenir non v’é certezza” diceva qualcuno.
Io con loro,e loro con me, ho costruito un’aura di conoscenza e di fiducia sulla base delle emozioni e dei momenti unici trascorsi insieme come un profondo solco nel cuore che ci porteremo col sorriso per tutta la vita.
In poche righe mi è impossibile descrivere le emozioni e il desiderio di vederci che cresceva all’avvicinarsi delle chiamate quotidiane o ancor più degli incontri..ma giuro che erano indescrivibili perché eravamo coinvolti in un turbinio di emozioni che è molto di più della semplice infatuazione (che non giustificherebbe i ripetuti spostamenti per una semplice e gretta “t******a”).
Ho avuto anche altre ragazze durante le mie vacanze e i miei soggiorni rigorosamente all’estero anche se non sono state relazioni importanti.
Ora il capitolo italiano: una tragedia o poco ci manca.
Io sono sempre io e, a parte la lingua parlata, non sono un’altra persona se mi trovo in Italia!
Ebbene sembrerebbe di sì.
Ho avuto una ragazza italiana che,dopo avermi fatto impazzire a lungo portandomi ad una crisi di nervi, ho scoperto che era rimasta incinta.
A parte questo “intermezzo” molto triste sono uscito con altre ragazze italiane ma non so com’é non ha più funzionato..la cosa durava da 2/3 settimane a 1/2 mesi..tante volte senza beccare molto anche perché io non vivo in funzione della ragazza perché sono molto
impegnato e poi non mi sembra il caso e non mi piace che il mondo debba ruotare attorno alla ragazza di turno.
Ciò non significa che io non sia propositivo, anzi, ma il tempo che metto a disposizione è limitato e non infinito.
Tutto la conoscenza acquisita in precedenza veniva applicato con le italiane senza però dare un riscontro positivo.
Quindi mi sono stufato della italiane e ho continuato a coltivare le relazioni con ragazze straniere. Inoltre,non essendomi mai comportato male, gentile sì, ma non come un pollo da farsi spennare, ho sempre mantenuto un certo grado di distacco e ciò mi ha permesso di mantenere sempre un bel rapporto anche dopo che le relazioni erano finite: chiamatelo “spirito imprenditoriale” o come vi pare ma mantenere il contatto fa piacere perché lusinga ricevere periodicamente qualche sms o chiamata.
Le italiane invece oddio!!! un disastro.
Tirare in ballo il destino in una situazione del genere mi sembra inappropriato e inopportuno come tirare una bestemmia in chiesa.
Le relazioni sono come un barca: se remi solo tu giri in tondo.
Quando esco con delle ragazze voglio vedere oltre al target letto perché incontrare una persona è stimolante e ti arricchisce e chissà mai che si riveli poi quella giusta.
Sempre meglio essere se stessi gentili o cinici o bastardi o cos’altro,ma almeno non si tradisce in primis se stessi.
Però a me in Italia con le Italiane non va e con le straniere sì.
La mia non è una questione di insicurezza, paura delle donne o qualsivoglia.
Cerco sempre di partire da zero,senza preconcetti ma poi mi accorgo che “leggendo” la ragazza che ho davanti sento spesso un allarme nella mia testa che mi dice:” attento, questo è un segno negativo..”
Si rivelano,per diversi gradi e situazioni, viziate, con un umore altalenante, logorroiche, fobiche, maniache della moda Vuitton/Tiffany/Gucci, ragazze disponibili nei modelli bionda vera,“mechata”, mora, difficili e problematiche, senza grandi prospettive oltre l’aperitivo, inquadrate nello stereotipo della loro vita Milano-Santa Margherita-Porto Rotondo/Cervo-Forte dei Marmi-Crans/Cortina.
Queste le Italiane a Milano, almeno una buona parte.
(parlo di Milano perché e qui che allora mi trovavo)
Tante qui in Italia si sono “innamorate” della bella vita piuttosto che di me (e non sono un ragazzo senza argomenti), ma se all’inizio facevo fatica a rendermene conto, ora sono più scaltro e, se é questo che vogliono, per brutto che possa essere dirlo, ci sfruttiamo implicitamente a vicenda con la consapevolezza da parte mia che quando mi stufo non ci rimarrò male se la relazione finisce per mia o per sua volontà.
Che tristezza, che differenza c’é tra loro ed una accompagnatrice/prostituta d’alto borgo?
Voglio essere cattivo: nessuna, solo che loro si fanno pagare “implicitamente” con la bella vita che permetti loro di fare e non con il contante o assegno.
Tante ragazze italiane sono una bella cornice e niente più perché oltre quello che vedi, spesso e volentieri, non c’é niente di più.
Ne ho conosciute anche di buone di Italiane, ma sono le felici ragazze dei miei cari e fortunati amici.
Quindi io dico W la ragazza straniera, semplice, senza troppo trucco, che non ci mette 2 ore a prepararsi tipo restauro, senza preconcetti, che viene anche a conoscerti, che non gioca a nascondino se sei sincero e vero, che se ti deve dire una cosa te la dice perché la pensa veramente e ci ha ragionato.
La bellezza sta nelle cose semplici e anche una birra con la ragazza giusta può rivelarsi molto più magica di una serata nel più bel ristorante di St.Tropez con una cretina ingioiellata.
Credo questo: le italiane dovrebbero essere più umili, semplici e prendere esempio dalle
straniere perché, scusate l’espressione, “non ce l’hanno solo loro” e il mercato è libero, aperto e offre molto oltre i confini italici.
Secondo me una donna straniera è generalmente più disponibile di un’Italiana, a prescindere che si tratti di donne dell’est Europa o di altre nazionalità.
Che l’Italia fosse un paese d’individualisti, probabilmente era noto a tutti, che tutti cercassero in modo ossessionante di elevarsi rispetto agli altri è un altra condizione con cui viviamo ogni giorno e che si riflette sui nostri acquisti quotidiani.
Apparire più ricchi, apparire più sicuri di sè stessi, apparire sexy, la parola chiave sembra essere proprio apparire.
Ma se un jeans di Armani e una camicia di Versace possono farci sembrare più eleganti, più ricchi, più sexy, chi ci da la garanzia che poi una donna ci trovi attraenti all’inizio o alla fine di una serata trascorsa insieme?
Come potrete immaginarvi la risposta è nessuno.
L’abbigliamento, la semplice sensazione di sentirsi eleganti, contribuiscono sicuramente a darci una sicurezza interiore superiore a quella che potremmo avere andando in giro in mutande, su questo non ci piove. Ma la capacità di stimolare la mente di una donna ha effetti ben più interessanti di quelli che potrebbe avere la semplice abilità di scegliere gli indumenti da indossare.
Se l’abbigliamento ha dei risvolti psicologici su noi maschietti, figuriamoci per le donne, dove il culto dell’apparire “belle e ricche sfondate” è quasi sentito come un dovere religioso per le Italiane.
Per una donna la cura del corpo, del vestiario, della scelta degli accessori hanno effetti impressionanti sui processi mentali e sul suo modo di interagire con le persone che la circondano.
A quanti di voi sarà capitato di conoscere una ragazza strepitosa, bella, elegante, tanto sexy da farvi passare l’ebbrezza da champagne e farvi una determinata idea sulla sua personalità.
Una volta che ve la siete portata a casa, avete testato il suo talento, quale pensate che possa essere la probabilità che al mattino, davanti a cornetto e cappuccino, senza trucchi, pettinatura, vestito da 500 euro, etc. la vostra idea sulla sua personalità resti la stessa di quella che potevate esservi fatti la sera precedente?
Ti dico, tutte le volte che mi ritrovavo al bar, e le guardavo negli occhi davanti a me, restavo talvolta sorpreso da quanto fossero diverse da quello che mi erano sembrate. Roba da rimanere in silenzio per tutta la colazione, perché non sai proprio cosa dire, tant’è lo stupore per questo suo cambiamento radicale.
Una donna straniera che viene in Italia si sente letteralmente minacciata dalle altre femmine, sente il peso psicologico di non essere vestita come le altre, del fatto che il suo atteggiamento è diverso. Per sentirsi “accettata” evitando di essere emarginata delle altre, cede alla tentazione di comportarsi in un “certo modo” (o di fare la zoccola, per parlarci chiaramente).
La situazione è identica se vai a prendere il caso delle Italiane che non sono ancora state “contagiate”, magari quelle che abitano in campagna o in centri dove la vita cittadina non si è ancora imposta come consuetudine.
Se non hai una personalità forte, è facile finire per accettare di conformarsi alle regole della società. Per questa ragione non si possono biasimare molte donne di oggi.
Solo poche sono dotate di una personalità strutturata e non mi riferisco semplicemente al discorso dell’abbigliamento elegante, ma a quel fastidioso comportamento da “zoccola” della quale molte sembrano non essere più in grado di farne a meno.
Scusatemi se potete dello sfogo.
Spero di non avervi annoiato.
Voi che ne pensate ?
Che esperienze avete vissuto ?
Ciao
betelgeus