L'occhio elettronico, creato dall'azienda britannica ThruVision, in collaborazione con l'Agenzia spaziale europea (Esa), sfrutta la tecnologia dell'"imaging passivo", identificando gli oggetti a partire dai raggi elettromagnetici - Terahertz o raggi T - che emettono naturalmente e che permettono di analizzare la composizione e la densità degli oggetti e di fornire immagini. E' efficace anche quando le persone sono in movimento, e, sostengono i produttori - che la presenteranno ufficialmente il 12 di marzo ad una mostra di strumenti tecnologici per la sicurezza nazionale organizzata dal ministero dell'Interno britannico - non è dannosa per la salute, né rivela alcun particolare fisico della persona sottoposta a screening.
La capacità dell'avveniristica videocamera di riconoscere in una frazione di secondo oggetti metallici e non a distanza è un elemento chiave per la sicurezza. Secondo ThruVision, la T5000 potrà fare il suo dovere negli aeroporti, nei centri commerciali o ad eventi sportivi particolarmente affollati, mandando in pensione i vecchi metal detector ed evitando lunghe file ed intasamenti per i controlli.
Ma le obiezioni contro una società sempre più guardona, dove televisioni e videocamere a circuito chiuso perennemente in funzione sono ormai centinaia di migliaia, non sono tardate in Gran Bretagna. E come si può essere sicuri che quello che l'occhio della T5000 vede sia effettivamente esplosivo e non, magari, un pezzo di creta, o realmente droga e non un innocuo sacchetto di farina? I raggi T, appunto. Nello spettro elettromagnetico queste radiazioni si posizionano fra gli infrarossi e le microonde, e sono in grado di viaggiare attraverso nubi e muri. A seconda del materiale, l'onda emessa è differente. A prova di errori.
http://www.repubblica.it/2008/03/sezion ... stiti.html