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Il software proprietario blocca la tecnologia

Scambia pareri sull'informatica in generale: le manovre dei discografici, le nuove versioni di Windows, il fatto del momento. Questo è il forum giusto anche per richiedere delucidazioni sui termini tecnici.

Il software proprietario blocca la tecnologia

Messaggioda ninjabionico » mar feb 12, 2008 11:58 pm

[url=http://tdl.pizzahack.eu/?p=9]Questo è un piccolo spunto di riflessione buttato giù da un amico...
[/url]


... cosa ne pensate?
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Messaggioda f1192 » dom feb 24, 2008 12:45 pm

chi e il tuo amico e un grande e spettacolare quello che ha fatto se ne intende il tuo amico
la perfezione si crea , si cerca e si scarica .
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Messaggioda ingmotty » dom feb 24, 2008 2:20 pm

Reinventare un'applicazione che effettui ciò che un 'software già esistente fa, tutto sommato non la vedo tanto male, si potrebbe anche percorrere strade diverse e magari migliori che potrebbero portare alla creazione di un software dalle prestazioni migliori perché migliori sono le basi che sono state pensate per la sua progettazione.
Vi faccio un esempio: la stragande maggioranza dei pc ha installato adobe reader per la lettura dei file pdf, formato che ormai è stato standardizzato, ebbene col tempo sono nati altri programmi che compiono la stessa operazione di apertura e lettura di un pdf in un tempo nettamente inferiore a quanto faccia il software della adobe.
Più che sensibilizzare le software house secondo me bisognerebbe sensibilizzare il mercato; i clienti sono loro che realmente rallentano lo sviluppo tecnologico.
E' la loro inerzia ad aprire i loro orizzonti che non permette di valutare quale prodotto soddisfi le proprie esigenze in modo migliore.
Troppo spesso le novità che non provengono dalle software house già affermate vengono miseramente scartate senza una reale valutazione delle reali potenzialità.
Il discorso delle licenze io lo lego ad una differente visione del proprio scopo, quello che le licenze open fanno è un lavoro eccezionale perché permettono di mettere a disposizione di chiunque lo voglia l'archè di una data architettura. In un mondo libero non possiamo pretendere che tutti siano davvero disposti a scegliere una data visione.
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Messaggioda The King of GnG » dom feb 24, 2008 5:24 pm

La tecnologia moderna è frutto della crescita di società che non l'hanno data via gratis per un fracco di tempo. L'open source è una risorsa preziosa, ma come giustamente ha osservato Linus Torvalds (ovviamente alla sua maniera) una visione troppo ideologica o estremista è sbagliata, fuori dalla realtà e fuori dagli schemi. Questa è filosofia, non tecnologia. Stallman sarà anche un genio, ma il mondo non è pronto XD
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Messaggioda ninjabionico » dom feb 24, 2008 8:42 pm

Ciao a tutti ragazzi.

Aspettavo il momento in cui qualcuno avrebbe sollevato qualche critica, come giusto, alla riflessione di Loviuz.

ingmotty ha scritto:Reinventare un'applicazione che effettui ciò che un 'software già esistente fa, tutto sommato non la vedo tanto male, si potrebbe anche percorrere strade diverse e magari migliori che potrebbero portare alla creazione di un software dalle prestazioni migliori perché migliori sono le basi che sono state pensate per la sua progettazione.


Certo, la cosa ha anche dei risolti positivi, ma avere a disposizione gli strumenti sviluppati da altri (e che sappiamo funzionano) ci permette di sorvolare temporaneamente sullo sviluppo di quella parte di software. Consideriamo gli aspetti:
1° il tempo di sviluppo della funzionalità
2° la fase di testing (che poi è la fase più lunga e non può essere quantificata a priori)
3° la velocità dello sviluppo aumenta esponenzialmente con l'aumentare delle funzioni importate da altri progetti
4° spesso possiamo scegliere fra più soluzioni già esistenti quella che fa maggiormente al caso nostro

Nel Free Software, molti programmi fanno la stessa cosa con modi/approcci differenti, di solito 2-3 soluzioni sopravvivono e le altre si perdono nei ricordi della storia...

... inoltre, anche quando sembra che ci sia un'unica soluzione realmente utilizzata, dopo un po' subentra la necessità di reinventarla per meglio adattarla all'evoluzione degli altri software sulla quale si appoggia o che si appoggiano a essa. (vedi la "suite mozilla" -> "Firefox"+"Thunderbird"+ecc.. oppure molte delle funzionalità del kernel, es. "ipchains" -> Netfilter "iptables", la grafica 3D con Looking Glass, Compiz, Beryl e infine Compiz-fusion e poi il server X con XGL e AIGLX, ecc...)

ingmotty ha scritto:Più che sensibilizzare le software house secondo me bisognerebbe sensibilizzare il mercato; i clienti sono loro che realmente rallentano lo sviluppo tecnologico.
E' la loro inerzia ad aprire i loro orizzonti che non permette di valutare quale prodotto soddisfi le proprie esigenze in modo migliore.
Troppo spesso le novità che non provengono dalle software house già affermate vengono miseramente scartate senza una reale valutazione delle reali potenzialità.


Appunto, un problema è proprio come il marketing riesce a influenzare le scelte dei consumatori molto di più dei veri meriti dei software... [devil]
... del resto l'utenza media è molto spesso ignorante in materia quindi facilmente manipolabile...
... le software house continuano e continueranno a fare i propri interessi e non quelli degli utenti finché tutti noi non avremo cambiato mentalità.

Comunque qualcosa si è smosso negli ultimi anni, lo si vede da come ha reagito la Microsoft al fenomeno Gnu/Linux.

ingmotty ha scritto:Il discorso delle licenze io lo lego ad una differente visione del proprio scopo, quello che le licenze open fanno è un lavoro eccezionale perché permettono di mettere a disposizione di chiunque lo voglia l'archè di una data architettura. In un mondo libero non possiamo pretendere che tutti siano davvero disposti a scegliere una data visione.


Il vero problema delle licenze risiede nella condivisione del sapere, c'è chi lo permette e chi no.
Le licenze libere fanno quello che è sempre stato fatto dalle università, ovvero condividono il sapere e lo mettono a disposizione di chi ha le capacità e le conoscenze per approfondirlo e migliorarlo...
... le licenze chiuse invece, di norma, non forniscono nessuna reale conoscenza sul software ma chiedono la totale fiducia da parte dell'utente, il quale per di più paga per poter utilizzare il programma senza riceverne nessun'altra garanzia (controllate e noterete che nessun contratto vi garantirà che il software funzioni e che sia privo da errori che possano provocare perdite di dati). Questo comportamento mette l'utente in condizioni "notevolmente svantaggiate", ovvero di inferiorità, rispetto alla software house, la quale ha tutti i diritti e ben pochi doveri (leggiamo con attenzione i contratti sul software e ce ne accorgeremo).

The King of GnG ha scritto:La tecnologia moderna è frutto della crescita di società che non l'hanno data via gratis per un fracco di tempo. L'open source è una risorsa preziosa, ma come giustamente ha osservato Linus Torvalds (ovviamente alla sua maniera) una visione troppo ideologica o estremista è sbagliata, fuori dalla realtà e fuori dagli schemi. Questa è filosofia, non tecnologia. Stallman sarà anche un genio, ma il mondo non è pronto XD


Ti accontento subito King:

http://www.hancproject.org/wp/index.php

http://www.free-os.it/blog/wp-content/u ... storia.pdf

http://www.apogeonline.com/libri/88-503-1055-2/scheda

per il download del libro da qui: http://www.apogeonline.com/2001/libri/8 ... ternet.pdf

[ciao]
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Messaggioda ingmotty » lun feb 25, 2008 9:32 am

Beh allora si potrebbe dire che è solo un discorso di cultura che manca nei soggetti cui è destinata l'attenzione delle softwarehouse.
Alla normale clientela non interessa tutta la questione della libera condivisione della conoscenza, anzi questa si limita a sapere che quel prodotto è in grado di fare ciò di cui ha bisogno e molto spesso bolla come software limitato le risorse free e open.

Paradossalmente lo stesso software craccato non fa altro che alimenentare la convinzione che quello a pagamento si il prodotto migliore.

Del resto il discorso della libera circolazione del sapere è un qualcosa che affonda le proprie radici nella storia dell'uomo; chiunqe avesse determinate abilità o conoscenze (esempio banale i mastri di bottegha), ha sempre custodito gelosamente il proprio sapere e spessissimo l'apprendistato si è trasformato un vero "furto" delle compentenze nel senso che chi imparava lo faceva semplicemente osservando in quanto nulla gli veniva spiegato.

Se vogliamo portarla ad un esempio più vicino a noi, tu pensa che dalle mie parte la semplice formattazione di un pc costa la bellezza di 30.00 € e non ti dico quanto sia stato complicato per me prima di avere una connessione ad internet imparare questa "banale" operazione (Ringrazio infinitamente MegaLab per la sua guida [prego] )
Tu pensa poi che a molti miei amici, che poi hanno cominciato a chiedermi di formattare i loro pc, ho cercato di spiegare come si facesse ma con risultati prossimi allo zero in quanto quasi tutti mi rispondevano che preferivano la pappa bella e pronta.

Secondo me l'unica strada percorribile è quella della continua e costante sensibilizzazione delle masse.
Pretendere da chi possiede il sapere di condividerlo gratuitamente penso sia impossibile visto infatti che a tuttoggi MS non rilascia il codice dei suoi vecchi sistemi operativi. [sh]
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Messaggioda Aesir » lun feb 25, 2008 5:24 pm

a tuttoggi MS non rilascia il codice dei suoi vecchi sistemi operativi.


Forse perché se ne vergognano [devil]
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Messaggioda ninjabionico » lun feb 25, 2008 6:44 pm

http://it.wikiquote.org/wiki/Henry_Ford

da cui quoto:

* C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.
* Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia 20 o 80 anni. Chiunque continua ad imparare resta giovane. La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane.


[^]
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