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Cosa sta provando a fare il parlamento per il P2P....

Scambia pareri sull'informatica in generale: le manovre dei discografici, le nuove versioni di Windows, il fatto del momento. Questo è il forum giusto anche per richiedere delucidazioni sui termini tecnici.

Cosa sta provando a fare il parlamento per il P2P....

Messaggioda The King of GnG » mar lug 31, 2007 1:02 am

....e per l'introduzione del concetto anglosassone di "fair use" anche nel barbogio paese italiota.

Oltre alla mozione per la depenalizzazione della condivisione che ho segnalato di mio pugno, c'è anche l'iniziativa del senatore Mauro Bulgarelli, che vuole tra le altre cose introdurre il fair use anche in Italia.

Fair use significa, in due righe, che si possono usare, e riutilizzare in elaborazioni personali opere protette dal diritto d'autore, senza la benché minima necessità di dover chiedere autorizzazione a chicchessia...nemmeno agli aventi diritto.

P.S.Maroni parla parla, dice che scarica emmeppittré, ma alla fine se n'è stato bello zitto quando la sua maggioranza ha approvato la legge urbani. Bello st**nzo, lui e Urbani, sinceramente parlando [:)]
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Messaggioda NickelGrey » mar lug 31, 2007 1:39 am

Questa storia della violazione dei diritti d'autore è davvero odiosa.
Ed è anche giuridicamente inesatta.

Per cosa si violerebbe il diritto d'autore?
Principalmente audio e video.
Quello che però nessuno dice è che non è diritto d'autore ma è una royalty mancata alla casa produttrice.

Se un utente scarica una stagione intera di "smallville" non lede il regista, gli attori, gli sceneggiatori, i costumisti, i musicisti della colonna sonora (compositore e orchestrali) e via dicendo. Poichè a questi le royalies (cioè le percentuali sulle vendite) non arrivano. Molto semplicemente.
Le royalties le intasca la casa produttrice (poniamo la EMI per esempio per quanto riguarda la musica).

E quindi come mai tutto questo casino?
Proprio perché "lederebbe" un mancato introito (irrisorio a guardare i dati), le case produttrici si sono unite come una sola entità chiedendo al legislatore (non è solo un problema italiano quello del p2p ma mondiale) di obbligare ogni utente a pagare le royalties, pena la detenzione o, nei migliori dei casi, la multa salatissima.
I governi si sono ciecamente piegati confondendo (volutamente) il diritto d'autore e la preservazione dell'idea o dell'opera di un autore X con i mancati introiti delle case produttrici.
Se io scrivo una versione di una sonata Mozart elettronica e rivisitata con lo stesso titolo, devo pagare a un editore "x" che ne ha pubblicato la partitura una quantità di denaro "Y".
Mozart è morto la mattina del 5 dicembre nel 1791. Come potrei dannegiarlo? Come può un editore APPROPRIARSI dei diritti di pubblicazione di un genio della musica che è morto da 216 anni???
Siamo all'assurdo ed è una cosa preoccupante che nessuno si ribelli a questo.

Prendiamo la legislazione italiana.
PRIMA del decreto urbani era tollerato il download e la condivisione di musica, video e quant'altro SE non c'era lucro.
Se cioè io non vendevo una copia di qualcosa scaricata con p2p ero tranquillo poichè non avevo uno scopo di lucro (e cioè guadagno, soldi, danè, palanche, sold, vaini).
Avere una copia digitale di, poniamo, "2001 odissea nello spazio" non era diverso dall'averne una in Vhs. Cioè non punibile.

DOPO il decreto urbani la parola "scopo di lucro" è stata sostituita con il termine "profitto" volendo in questo modo ambiguamente estendere l'atto criminoso alla quasi totalità delle persone che posseggono un pc e una connessione veloce.
Per questa "dicitura" chi scarica con p2p un mp3 ha comunque un profitto, quindi è passibile di pena giudiziaria (oltretutto non è nemmeno un reato civile o amministrativo come dovrebbe essere ma un reato penale e anche questa è una cosa molto grave secondo me).

Io auspicherei per un ritorno alla legge precedente.
Se la gente scarica audio e video digitali lo fa anche perché i costi di questi materiali sono diventati scandalosamente e ingiustificatamente alti.
E in questi costi non ci sono guadagni per gli autori ma per i produttori, i distributori e i confezionatori (e gli enti, quelli si con scopo di lucro, come la SIAE che non si sa bene chi tutelino in realtà).
Scoccia molto e molti il fatto di rischiare la galera per mantenere il manager della sony che si fa i coca-party in limousine.

Qualcuno, come al solito, si arricchisce troppo e vuole arricchirsi ancora di più alla faccia dell'arte e dell'orginalità tutelata.
Un grande pubblicitario disse che il copyright è un'idiozia e chi ha idee e chi sa cosa sia l'arte non si cura certo del fatto che una idea gli venga rubata.
Sono due cose che non vanno molto assieme.
Sarebbe ora che gli industriali dell'intrattenimento se ne facciano una ragione e sappiano che c'è un limite anche ai loro guadagni che da onesti diventano da strozini.

The King of GnG ha scritto:P.S.Maroni parla parla, dice che scarica emmeppittré, ma alla fine se n'è stato bello zitto quando la sua maggioranza ha approvato la legge urbani.


Mandiamogli la finanza, poi vedi che zitto non sta. :-)
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Messaggioda Mr.TFM » mar lug 31, 2007 11:50 am

Il punto è un altro.
Scaricando non compri, ergo i soldi non arrivano.

Questo è il perché dell'illegalità del gesto.

E' come se uno prendesse il treno e non pagasse il biglietto. D'accordo il biglietto lo pagano gli altri, d'accordo il servizio fa schifo, ma io il servizio lo utilizzo, quidi devo pagare ciò che mi spetta. [:)]

Non c'entra dire che Mozart è morto. Quando acquisti un CD di mozart i soldi vanno all'orchestra, al direttore, e ai parenti di Mozart. Se non compri ma scarichi, loro non ricevono niente.

Poi su una cosa sono d'accordo: televisione e radio trasmettono. I diritti li pagano già loro, quindi che io ascolti la musica per radio o la ascolti scaricata, non cambia. [^]


Poi oh, sta discussione l'abbiamo già fatta quindicimilionidivolte.... Io quello che avevo da dire a riguardo l'ho detto. Amen, andate in pace. [std]
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Messaggioda NickelGrey » mar lug 31, 2007 12:58 pm

E' come se uno prendesse il treno e non pagasse il biglietto. D'accordo il biglietto lo pagano gli altri, d'accordo il servizio fa schifo, ma io il servizio lo utilizzo, quidi devo pagare ciò che mi spetta.

Il paragone non è molto pertinente.
Il treno è un servizio pubblico: in Italia, per esempio, le carrozze, la rete sono acquistate, manutenute e assemblate con denaro pubblico che proviene dalle entrate fiscali.
In Inghilterra è diverso perché esistono compagnie private che utilizzano la rete (pubblica) per dare un servizio (pubblico) come il caso di Virgin Trains.

Non c'entra dire che Mozart è morto. Quando acquisti un CD di mozart i soldi vanno all'orchestra, al direttore, e ai parenti di Mozart. Se non compri ma scarichi, loro non ricevono niente.

MA ANCHE NO!
C'entra invece perché si parla di lesione di diritto d'autore (o eventualmente esecutore anche se non è sullo stesso livello).
Le royalties su un cd di un concerto di musica classica vanno esclusivamente al circuito di produzione del medesimo cd (quindi casa discografica/editore).
Gli esecutori e i compositori non beccano un centesimo di royalty. Loro sono già stati pagati durante la realizzazione dell'opera che poi viene venduta con lucro (per la casa discografica).
Inoltre in caso di royalties effettive, esse hanno un valore talmente irrisorio che il danno di cui si parla è praticamente inesistente.

Poi, giuridicamente si confondono troppe cose.
Si confonde il furto con l'appropriazione indebita (due cose distinte e diverse giuridicamente), si confonde lo scopo di lucro con il profitto o vantaggio personale (anche queste due cose diverse e distinte).

Le persone pagano già attraverso la pubblicità che incide attorno al 30% sul prezzo di acquisto di qualsiasi cosa.
Per esempio, se notate, spesso nei film quando si mostra un pc è un Apple.
Ora succede molto meno (evidentemente anche questi contratti pubblicitari scadono).
Molto semplicemente Apple (cfr Pixar [fischio] ) finanzia un film o un prodotto televisivo attraverso la pubblicizzazione di un suo prodotto.
Un po' come se la casa produttrice di materiale televisivo/cinematografico "vendesse" uno spazio pubblicitario alla medesima (come nel caso di Nokia per Matrix).

Il problema è che le industrie cinematografiche e musicali non è che hanno subito un danno a livello finanziario.
Molto banalmente hanno scoperto un ulteriore settore in cui vogliono (pretendono di) guadagnare e cioè quello del P2P.
iTunes mica è nato per una pura genialità di Jobs. Per quanto bene si possa pensare dei suoi emisferi cerebrali, è un "semplice" uomo d'affari e molto spesso più spregiudicato di Gates, ma ha senz'altro l'astuzia di usare un travestimento da agnello più realistico.
ITunes è nato per controllare il mercato del download di musica.
"Io ti faccio scaricare musica a poco prezzo e buona qualità senza problemi, perché ora arriva la legge che dice che il download di musica e della condivisione della medesima è illegale, quindi, non condividerla perché è giusto pagare i diritti: con me e il nuovo giochino sei a posto. Se poi mi fai guadagnare anche a me na paccata di soldi, meglio, grazie".
Come vedete tutto torna e non è necessaria una laurea alla Bocconi per capire questi laidi retroscena di ciò che viene fatto passare come innovazione. No. E' semplicemente un territorio di conquista per le industrie del multimedia.
E la storia dei mancati guadagni una mistificazione terrificante.
tutto qui.

[;)]
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Messaggioda Robby78 » mar lug 31, 2007 2:54 pm

NickelGrey ha scritto:No. E' semplicemente un territorio di conquista per le industrie del multimedia.
E la storia dei mancati guadagni una mistificazione terrificante.
tutto qui.

[;)]


sono d'accordo in tutto tranne quest'ultima affermazione, che condivido solo in parte.

E' innegabile che il mercato dei Cd/Lp ecc.. sia crollato soprattutto a causa del p2p. Quando crolla un circuito come questo, i mancati guadagni ci sono eccome: quello del negoziante che chiude e tutto l'indotto del caso (trasporti ecc...) ed infine con quello degli editori/case discografiche.
Perciò è vero che non bisogna esagerare da un lato, ma nemmeno da quello opposto: si tratta banalmente di concorrenza sleale: quella dei circuiti p2p che distribuiscono materiale coperto da copyright nei confronti delle reti di vendita autorizzate.

Nessuno si scandalizza quando sequestrano le scadenti borsette di gucci dai cinesi perché "rubano" il mercato agli "onesti" commercianti in regola.
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Messaggioda Mr.TFM » mar lug 31, 2007 4:11 pm

NickelGrey ha scritto:
E' come se uno prendesse il treno e non pagasse il biglietto. D'accordo il biglietto lo pagano gli altri, d'accordo il servizio fa schifo, ma io il servizio lo utilizzo, quidi devo pagare ciò che mi spetta.

Il paragone non è molto pertinente.
Il treno è un servizio pubblico: in Italia, per esempio, le carrozze, la rete sono acquistate, manutenute e assemblate con denaro pubblico che proviene dalle entrate fiscali.
In Inghilterra è diverso perché esistono compagnie private che utilizzano la rete (pubblica) per dare un servizio (pubblico) come il caso di Virgin Trains.
Non ci siamo capiti.
Era per dire che se TU usi una cosa fatta da UN ALTRA PERSONA, e NORMALMENTE quella persona percepisce (poco) denaro, usandola SENZA pagarla, DANNEGGI QUELLA PERSONA.

Sotto QUESTO PUNTO DI VISTA, il p2p è un MALE. Che piaccia o NO.
Siamo tutti d'accordo che è bello scaricare musica, film e software gratis, ma è illegale. PUNTO.
perché semplicemente si DANNEGGIA QUALCUNO.
E' un danneggiamento indiretto, ma è un danneggiamento.
Sul fatto che poi Artisti e Attori e programmatori, dalle vendite dei loro prodotti guadagnano poco rispetto alle case discografiche e gli editori, siamo d'accordo, ma non è un problema nostro.
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Messaggioda M@ttia » mar lug 31, 2007 5:04 pm

Io ricordo addirittura che c'era un gruppo di cantanti famoso (gli 883 può darsi?) che dicevano che agli artisti come loro il p2p fa solo bene, perché diffonde la loro musica, la fa conoscere/ascoltare al triplo della gente e né traggono ancora in profitto come immagine, mentre i soldi dal CD guadagnano poco/niente e si intascano tutto le case discografiche (e reclamavano sul fatto che questa lobby non consenta di pubblicare un cd "in modo molto diffuso" senza passare da loro...), e parlavano di come loro si guadagnino da vivere grazie ai concerti (live quindi) e i festival, dove incassano molto (lo ammettevano, ma non ci vuole poi 'na scienza a capirlo) grazie alla presenza fisica, mentre gli album venivano fatti solo perché "alla fine bisogna farli", ma incoraggiavano il download dal p2p assicurando che "il ladro non siete voi, ma chi sta dall'altra parte accusandovi di esserlo...".


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Messaggioda The King of GnG » mar lug 31, 2007 9:06 pm

Dunque cerchiamo un po' di demistificare concetti sin troppo radicati, ma che sono sostanzialmente falsi.

Scaricando il P2P si danneggia la musica: falso! Come già ha (sin troppo) abbondantemente fatto presente NickelGrey, agli artisti arriva ben poco dei dischi. Come ha già fatto molto ben presente M@ttia, gli artisti vivono soprattutto di merchandising, concerti live, non certo per i dischi. Volete sapere quanto valgono i CD per gli artisti? Zero: Prince, il suo ultimo album, lo ha REGALATO con un giornale domenicale inglese, fottendosene bellamente della sua etichetta. Che lo ha ripreso, ma Prince può benissimo permettersi di fare quel che vuole credo, vista la sua fama....

E tra quelli che dicono che il disco non serve a niente per gli artisti c'è anche il fondatore degli Yes, e tantissim altri. Discorso a parte per gli artisti emergenti, lì la cosa si fa più complicata. E ad ogni modo MySpace ha dimostrato che, se hai qualcosa da dire, musicalmente parlando (anche se è una stron**ta, come la stragrande maggioranza della robaccia che c'è su MySpace, almeno per quanto mi riguarda), ti puoi promuovere benissimo senza Sony/BMG, EMI e le altre grandi sorelle del caz...disco....

Eppoi, ce la vogliamo scordare Fiona Apple? Era un'artista emergente, l'etichetta gli ha spezzato le gambe, il P2P l'ha fatta ritornare in auge. Cercate l'articolo in archivio, su su, una bella rispolverata non fa male [fischio]

INOLTRE. NON E' VERO che i mancati introiti fanno male all'industria, l'industria se fallisce e implode lo fa perché è vecchia e non riesce a stare dietro ai nuovi mercati. E a parte questo, L'INDUSTRIA FA AFFARI A PALATE ANCHE COL P2P A PALLA! Non lo dico io ma lo dice the hollywood reporter, quotidiano che ha 100 anni di storia e che riporta cifre confidenziali, del genere di quelle che gli utonti/consumamerda non dovrebbero mai leggere perché REALI. Demistifichiamo, please, e non diciamo corbellerie tipo che il P2P è un rischio mortale per chicchessia....

INOLTRE, per quanto riguarda stà storia dei mancati introiti per chicchessia. A parte che come stà gente (i produttori e le organizzazioni di categoria), che ingrassa sul lavoro degli artisti, l'introduzione del digitale nel mercato ha introdotto una variabile fondamentale: cos'è che assicura che un mp3 scaricato illegalmente, sarebbe potuto divenire un potenziale guadagno? Niente, nessuno. E' una fanfalucca, una balla, una mistificazione appunto. La più grossa mistificazione che l'industria dei contenuti abbia mai tentato di appioppare ai polli. Chi ci crede beh, è un pollo [:-D]

E non lo dico io, ma Eben Moglen, che per chi non lo conosce è un tipo abbastanza addentro in cosine come la GPL e similia.

Moglen believes the idea of proprietary software is as ludicrous as having "proprietary mathematics" or "proprietary geometry". This would convert the subjects from "something you can learn" into "something you must buy", he has argued. He points out that software is among the "things which can be copied infinitely over and over again, without any further costs"


E ci sarebbe ancora da dire, avoglia se ci sarebbe da dire. Per ora mi limito perché ho altro da fare. Un piccolo hint: domani su PI esce un mio articolo piuttosto interessante sull'argomento. E se non sbaglio per domani esce in homepage su MLI anche la news sulla sentenza del tribunale contro peppermint. C'è di che riflettere. PARECCHIO di che riflettere da come hanno argomentato i giudici.....

Basta mistificazioni please....
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Messaggioda Robby78 » mar lug 31, 2007 9:47 pm

Per quel che mi riguarda, si è trattato di opinione personale e non di mistificazione (a meno che non ci siano prove documentate che qualsiasi opinione differente da King sia da considerarsi eretica).

Il mio discorso si può semplificare in questo modo: il negoziante che mi ha venduto musica per 25 anni, purtroppo ha chiuso i battenti, e come lui migliaia di altri. I dischi li trovi ormai soltanto al centro commerciale, e ciò è indubbiamente triste (vuoi mettere fare 2 chiacchiere con un commesso con tanto di targhetta con nome, cognome e catena di franchaising a lume di neon in mezzo alla calca delle persone).

Figurati quanto mi importa delle etichette discografiche; d'altro canto poi sono convinto anche io che agli artisti faccia comodo la diffusione capillare delle loro opere... HAI CAPITO!!! [bangbang]
[std]
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Messaggioda The King of GnG » mar lug 31, 2007 10:00 pm

Robby78 ha scritto:Il mio discorso si può semplificare in questo modo: il negoziante che mi ha venduto musica per 25 anni, purtroppo ha chiuso i battenti, e come lui migliaia di altri. I dischi li trovi ormai soltanto al centro commerciale, e ciò è indubbiamente triste (vuoi mettere fare 2 chiacchiere con un commesso con tanto di targhetta con nome, cognome e catena di franchaising a lume di neon in mezzo alla calca delle persone).
[bangbang]
[std]


Boh, io parlo di mistificazione in senso generale, francamente ho letto molto velocemente il thread perché è degenerato in parole [bleh]

Comunque, è la stessa RIAA, che per chi non la conosce è l'anticristo in terra per il P2P, ad ammettere ora per mezzo di uno dei suoi portavoce che a non andare sono le politiche di vendita, e non certo i potenziali consumatori che scaricano dal P2P (l'articolo a cui mi riferivo). Questo da di che riflettere sulle reali motivazioni della capitolazione del mercato del disco.

Ripeto, se volete un indiziato della chiusura degli store non indiziate il P2P, perché non è la causa ma solo uno dei fenomeni scaturiti dalla suddetta stoltezza delle major: se invece di denunciare il server originale di Gnutella, quello che hanno deciso di chiudere lo avessero abbracciato entusiasticamente come nuovo modello rivoluzionario di diffondere musica, ora saremmo in una situazione ben diversa.

Il P2P? Un facile capro espiatorio per mali ben più antichi e radicati.....
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Messaggioda Robby78 » mar lug 31, 2007 10:08 pm

Capisco il tuo discorso, anche perché è facilmente condivisibile.
Rimango però del parere che è quantomeno una strana coincidenza che il successo del p2p sia coincidente alla definitiva morte del commercio tradizionale. La RIAA, SIAE e compagnia, le cazzate le hanno sempre fatte...

The King of GnG ha scritto:ho letto molto velocemente il thread perché è degenerato in parole

TU dai del logorroico a me..... TU????? [:D]

P.S. no vabbè parlavi del thread in generale... vero? [bleh]

P.P.S. se mi dici che le ingorde major ed i governi poco lungimiranti, dovrebbero abbracciare il p2p anzichè tentare di perseguitare con atti e leggi intimidatorie gli utenti... beh allora sfondi una porta aperta. (questo ps è veramente sgrammaticato, ma nn mi va di sistemarlo... è una causa persa)
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Messaggioda The King of GnG » mar lug 31, 2007 10:24 pm

Si, ovviamente parlavo del thread in generale....

Il peccato mortale delle major è tutto lì, davvero tutto lì: aver fatto chiudere Napster e dato il via al P2P decentralizzato. E' storia non opinabile, un dato di fatto. Così com'è un dato di fatto che il P2P non è altro che una nuova tecnologia che ha grandemente esteso la possibilità di recuperare informazioni digitali in rete. Il copyright è un diritto sacrosanto, ma negli ultimi anni è diventato una scusa per ogni genere di fesseria.

Il disco non vende? Colpa del P2P non certo del fatto che i 100 milioni di iPod venduti e i lettori portatili in generale hanno provocato una rivoluzione generazionale nel modo in cui si fruisce del media musicale. Perché, perché nessuno parla della correlazione dei diversi mercati dell'intrattenimento, con quello musicale che si contrae e quello dei videogame che cresce a dismisura?

Troppo difficile fare 2+2? No, disinformazione e grancassa mediatica, e questa idiozia che un mp3 deve necessariamente corrispondere, nella mente contorta dei discografici, a un mancato guadagno piuttosto che a meri bit che fluttuano in rete....fesserie, troppe fesserie, e falsità.

Ah, il mercato cinematografico, come dimostrano i dati, corre ancora. Perché? Perché si è trasformato in un videogame è una delle possibili cause, imho....
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Messaggioda The King of GnG » mar lug 31, 2007 10:36 pm

Riguardo il film dei simpsons....

The King o f GnG ha scritto:Il P2P non ha dunque ucciso i Simpson: nonostante lo stesso film inviti a non scaricare i rip, con Bart che scrive sulla lavagna “Io non scaricherò illegalmente questo film” decine di volte nella riproposizione di uno degli sketch più caratteristici della serie, i download illegali hanno proliferato ancora una volta ma la pellicola, che secondo l’opinione dei primi spettatori vale i soldi del biglietto, ha avuto il suo meritato momento di gloria nei cinema.


Fonte.

Ma che cattivacci, quelli del P2P, fanno pubblicità ad un bel film e stroncano, giustamente, le zozzerie viste in anteprima con le rip con cam. Si, le merdjor non possono più produrre spazzatura, questo è un reato, è un delitto, è immorale. Pirati bastardi, tutti al rogo, tutti al rogo. [fischio]
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Messaggioda The King of GnG » mar lug 31, 2007 11:59 pm

E ancora procedendo, giusto per smontare facile facile l'ennesima mistificazione: chi, COSA garantisce che chi scarica un DivX di un film appena uscito, o di un DVD già in vendita, sarebbe potuto andare al cinema a vederlo o avrebbe mai comprato il DVD originale?

Chi o cosa? Risposta semplice: NIENTE E NESSUNO. Dov'è la perdita? Nei sogni di chi crede alla favoletta ripetuta a mò di cantilena dagli imbecilli del copyright.....
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Messaggioda The King of GnG » mer ago 01, 2007 12:10 am

E ancora, giusto per concludere il discorso: cos'è più facile, andare a vedere il concerto di un artista/gruppo di cui si sono potuti ascoltare mp3 a valanga, o di uno di cui si è comprato un solo CD? Con i concerti gli artisti fanno i soldi, ascoltare gli mp3 ti permette di apprezzare quell'artista e farti venire la voglia di andare a vederlo dal vivo, innestando un circolo vizioso che porta tutto guadagno all'artista.

E non parlo così in teoria: una mia cara amica ha ascoltato i Muse solo per MP3 dal P2P, tanti MP3. Han fatto il concerto non mi ricordo più dove. E' andata a vederlo dopo averne ascoltato gli MP3. La mia amica non si può certo permettere di spendere tutti i suoi soldi in CD originali, ed è una consumatrice onnivora di musica. Avrebbe mai potuto far GUADAGNARE i soldi dei biglietti del concerto ai Muse se avesse dovuto far affidamento sui CD originali che di certo non può comprare con costanza? NO!

La logica mi pare abbastanza stringente e, soprattutto, semplice. Al contrario delle fanfalucche che le major, RIAA, SIAE e puttanazzi vari spacciano per verità di fede. Visto? Ci vuole veramente poco a smontare la mistica di stà gentucola qui, veramente poco.....

Per chi poi (bontà sua) crede che il cruccio sia il semplice status di "illegalità" della pratica di download dal P2P, valgono le considerazioni (e le speranze) espresse all'inizio del thread, che come al solito è degenerato in caciara ma almeno mi ha fatto venire una bella ideuzza che spero di concretizzare prima o poi. In giro sul P2P leggo troppe fesserie, ci vuole qualche punto fermo per evitare di dover ripetere sempre le stesse cose.....
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Messaggioda The King of GnG » mer ago 01, 2007 1:03 am

"Il diritto d'autore non è uno solo, ma tanti: leggere, riprodurre, circolare, prestare, dare in noleggio e altri. Non si paga più volte, si pagano più autorizzazioni diverse"
(Giorgio Assumma - presidente SIAE - marzo 2007)

Che coooosa?!? Ma va a morì ammazzato.....
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Messaggioda jordan air » mer ago 01, 2007 1:09 am

Anchio penso che alla fine sia tutta una questione di soldi.

se tu scarichi non paghi e la casa discografica non guadagna.

Anche se mi sento di dire che sono pall.....quelle che dicono alla tele perché non molto tempo fa ho letto su un quotidiano che l'industria del cinema sopprattutto sta andando a gonfie vele.

Poi secondo me dipende, se a uno, una serie dello stesso film lo appassiona, il collezionista vero compra la copia originale.
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Messaggioda The King of GnG » mer ago 01, 2007 1:20 am

Aaah beh, se l'hai letto sul giornale [:-D]
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Messaggioda Robby78 » mer ago 01, 2007 9:49 am

Ok, probabilmente hai ragione (io in effetti ho contestato solamente un dettaglio della tua articolata teoria): sei molto più informato di me e in generale mi fido del tuo parere.
Gli unici elementi che mi fanno diffidare dell'oggettività di quanto affermi sono la tua eccessiva sicurezza, l'arroganza e la totale assenza di disponibilità a rivedere - anche solo in minima parte - una tua opinione. Questo, se da un lato mi diverte e mi accanisce alla discussione, dall'altro mi lascia intendere una visione di parte a mo' di ultras (poco ragionevole per definizione). [ciao]
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Messaggioda The King of GnG » mer ago 01, 2007 4:24 pm

Robby78 ha scritto:Ok, probabilmente hai ragione (io in effetti ho contestato solamente un dettaglio della tua articolata teoria): sei molto più informato di me e in generale mi fido del tuo parere.
Gli unici elementi che mi fanno diffidare dell'oggettività di quanto affermi sono la tua eccessiva sicurezza, l'arroganza e la totale assenza di disponibilità a rivedere - anche solo in minima parte - una tua opinione. Questo, se da un lato mi diverte e mi accanisce alla discussione, dall'altro mi lascia intendere una visione di parte a mo' di ultras (poco ragionevole per definizione). [ciao]


Mettiamola così: se mi si viene dato del ladro, io non mostro l'altra guancia e dico "ammettiamo che io sia un ladro", ma un bel v***lo con almeno la motivazione però ci sta, per quanto mi riguarda [;)]

Se poi la si smette di chiamare pirateria cose che pirateria non sono per loro natura (ma potrebbero esserlo) allora si può discutere con i mezzi termini. Fino ad allora, è guerra, e vinca il "migliore", cioè il P2P.....
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