Vittoria legale di un cittadino consumatore nei confronti di un colosso televisivo. Sky Italia dovrà risarcirlo degli abbonamenti pagati inutilmente e restituirgli il segnale. Lo ha stabilito il giudice di pace di Bologna che ha condannato la multinazionale televisiva nella causa intentatigli dall'avvocato bolognese Antonio Mumolo, sostenuto da Federconsumatori. Il legale, cliente Sky, si era infatti rifiutato di disfarsi del decoder di sua proprietà e utilizzare quello messo a disposizione dalla tv. «E' la prima causa di questo tipo in Italia - ha spiegato Mumolo - ma sono coinvolte decine di migliaia di abbonati. Sky ha comprato il brevetto per l'Italia del sistema 'Nds' ma ne ha impedito la vendita. Quindi con il mio vecchio decoder non riesco più a vedere i canali Sky a cui sono regolarmente abbonato. Con il decoder di Sky si possono vedere solo i canali liberi che vengono decrittati. E' un comportamento contrario sia alla legge sul decoder unico, sia al contratto che ho sottoscritto in cui era espressamente indicato che io avrei utilizzato il mio».
Dopo la sentenza dello scorso marzo Sky ha risarcito l'avvocato Mumolo, ma non gli ha ancora riattivato il segnale. Per farlo la televisione dovrebbe consegnare al cliente la cam, ovvero la predisposizione per la ricezione del segnale Nds di cui Sky è di fatto l'unica depositaria. Il segnale si riceve infatti solo con i decoder griffati dalla multinazionale di Rupert Murdoch. Mumolo ha quindi sporto una denuncia alla polizia postale di Bologna affinché verifichi se il fatto sia penalmente rilevante. «Questa battaglia - ha aggiunto Maria Grazia Galli, presidente di Federconsumatori - assume ancora maggiore rilievo in virtù dell'introduzione nel sistema italiano della 'class action'. Se passerà questo principio la nostra vittoria sarebbe applicata a tutti i cittadini che stanno subendo questo sopruso».