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La Terra dei morti viventi

Cinema, motori e problemi spirituali: il forum per tutto ciò che non è informatica.

La Terra dei morti viventi

Messaggioda The King of GnG » sab dic 10, 2005 11:07 pm

La Terra dei morti viventi rappresenta il ritorno al lavoro del maestro del gore e dello splatter cinematografico, sua Maestà il Re degli Zombi George A. Romero.

Fortunatamente, la paura di vedersi propinare un film edulcorato visti i finanziamenti dei grossi studi (la Universal, per la precisione) sparisce ben presto durante la visione: qui il gore è tanto davvero, e gli zombi straziano e mangiano i vivi come e più dei tempi belli: non saranno il magico Tom Savini (che come al solito si conserva una parte nel film il mattacchione, questa volta come Zombi butterato e borchiato [:-D]), ma i make-up experts schifo non fanno [:)]

La colonna sonora purtroppo non è dei Goblin, quella di Zombi dell'85 è praticamente inarrivabile, ma questa ce la teniamo senza tanto penare: decente.

La storia: uhm, qui sono rimasto un po' perplesso, devo dire. Il pregio di Romero è sempre stato quello di essere un cinico, un lucido assassino della speranza ma anche un gran mattacchione (ancora ricordo le matte risate delle torte in faccia agli zombi nel supermercato alla fine di Zombi). La Notte dei morti viventi è stato l'inizio dell'orrore, Zombi la rappresentazione dell'illusione di poterlo ignorare e di vivere per sempre in un centro commerciale alimentato a energia atomica, la critica sociale (gli zombi che tornano, anche da morti, a far compere per soddisfare l'istinto che li muoveva da vivi) e, appunto, l'ironia mischiata al sangue e alle budella assortite. Il giorno dei Morti, B-Movie sottotono ma che a me piace un casino (colonna sonora inclusa!), mostra la fine di ogni possibile speranza, con pochi umani sopravvissuti che vivono sottoterra mentre cercano ancora di capire cosa succeda e come potervi porre rimedio, mentre i morti se li mangiano allegramente senza dover capire un bel niente......

Ora arriviamo a quello che Romero ha sempre considerato come l'Epilogo, la pietra Angolare della Tetralogia, il trionfo finale dell'essere zombi su una umanità incapace di sopravvivere a se stessa e di fronteggiare un orrore troppo grande e troppo profondo (i morti che ritornano in vita e si cibano dei vivi). Gli elementi ci sono tutti, a ben vedere: la città-roccaforte, i dissidi interni tra i pochi umani rimasti, l'illusione, ancora, di poter perpetrare il lusso ignorando la realtà, un nuovo germe di consapevolezza che nasce tra gli zombi che vogliono conquistare il diritto ad essere i nuovi padroni del mondo....

Il problema sorge, secondo me, con certi personaggi stereotipati come il belloccio protagonista, figaccione del cavolo che deve fare bella figura, quando negli episodi precendenti gli eroi erano quelli che sopravvivevano un giorno in più, e di solito venivano o mangiati o scappavano con la coda tra le gambe e assaliti da milioni di mani e bocche fameliche: qua il ritmo è troppo alto, gli zombi sono troppo "ANTAGONISTI" per essere un ORRORE AUTENTICO ED INSUPERABILE come erano in passato, trasformati da Romero, coscientemente credo, in veri e proprio Prolet dell'horror che portano con se rivendicazioni e consapevolezza di classe....

Insomma, per tirare corto (non so se s'è capito che l'argomento mi appassiona [:-D]): l'orrore c'è, i personaggi poco, e la storia non m'è piaciuta fino in fondo. La speranza, PURTROPPO, rimane ancora, con i protagonisti che scappano in Canada verso un posto dove "non ci sia gente"......mah, niente Olocausto Zombi neanche stavolta, sono deluso. Che sia il prologo di un nuovo e stavolta conclusivo capitolo della saga? Che abbiano proposto a Romero di fare un serial come Spider Man Harry -uff- Potter e similia? La cosa mi deluderebbe non poco, a dirla tutta.....


Giudizio complessivo: gustoso, gradevole, artisticamente inferiore ai precedenti, a tratti insoddisfacente, lascia l'amaro in bocca alla fine.... [dry]

Se qualche estimatore del genere è interessato alla discussione si faccia sentire e mi dica il suo parere.....
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Messaggioda ba_61 » dom dic 11, 2005 2:45 am

Avrai visto il primo in B/N del 1968 (sempre di Romero).
Pur girato in economia - la pellicola in bianco e nero non è un caso - il film è ugualmente divenuto un cult movie: ha avuto due seguiti, un remake e innumerevoli imitazioni... oltre ad aver ispirato una famosa serie di videogiochi.
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Messaggioda The King of GnG » dom dic 11, 2005 12:39 pm

ba_61 ha scritto:Avrai visto il primo in B/N del 1968 (sempre di Romero).
Pur girato in economia - la pellicola in bianco e nero non è un caso - il film è ugualmente divenuto un cult movie: ha avuto due seguiti, un remake e innumerevoli imitazioni... oltre ad aver ispirato una famosa serie di videogiochi.


Certo che ho visto il primo, sia in originale che il remake di, credo, Tom Savini a colori.....ma è l'inizio di tutto, e meriterebbe un FORUM a parte.....a me interessa discorrere della quasi delusione di quest'ultimo episodio, che doveva essere un olocausto zombi e invece è un semplice film gore.....dal Maestro del genere mi aspetterei molto di più, visto quello che ha fatto in passato, tutto quà....
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Messaggioda ba_61 » dom dic 11, 2005 1:58 pm

.....dal Maestro del genere mi aspetterei molto di più
E'simile al discorso che si potrebbe fare nei confronti di Dario Argento: dopo i primi, a mio parere, i successivi non sono da giudicare dei capolavori.
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Messaggioda The King of GnG » dom dic 11, 2005 5:02 pm

Più o meno d'accordo per Dario Argento (Non ho sonno non mi è dispiaciuto, comunque...), ma Romero è diverso....Romero è ancora più artigiano di Argento, Romero è un cinico che fa anche critica sociale con le frattaglie nei suoi film.....e Romero mi ha deluso, stavolta....era meglio quando i mezzi erano pochi, lì le sue qualità si esaltavano. Probabilmente deve aver avuto troppi soldi a disposizione per questo film e la pellicola ne ha risentito [:p]

L'horror autentico è nemico dei budget corposi e delle produzioni "tranquille" e senza intoppi, comincio a credere...
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Il Giorno degli Zombi

Messaggioda The King of GnG » dom feb 26, 2006 12:55 pm

Il sottoscritto, famelico consumatore di vecchie pellicole gore-splatter dimenticate dai più (e la cosa non mi dispiace affatto, visto che sento tutto quell'orrore rappresentato ancora più mio [:)] ), continua la sua personalissima retrospettiva della saga più bella e terrificante che c'è (la Tetralogia dei Morti di sua maestà George Andrew "Splatter" Romero) e riapre il topic per l'occasione (tanto scrivo solo io qua :P)

Dopo aver rivisto La Notte dei Morti Viventi (La notte) (1968, una nebulosa che ha procreato un genere, 5 stelle su 5) e relativo bel remake a colori del '90 (5 su 5 anche qui), Zombi (L'Alba) (1978, lo zombi-film perfetto, colonna sonora "spaziale" dei Goblin, la critica alla società dei consumi, l'ironia, la sceneggiatura che regge benissimo per tutta la durata del film, il make-up che fa venir voglia di mangiare i vivi [:-D], 10 stelle su 5 :P), è stato il momento de "Il giorno degli Zombi" (Il Giorno), il terzo film di quella che doveva essere una trilogia e più non lo è stata, dopo l'uscita del recente episodio nel 2005....

Immagine

B-Movie sotto tono, girato per una parte del budget originario previsto dal cineasta/autore creatore della saga, viene generalmente criticato (vedi pagina relativa sulla Wikipedia) per la macchinosità dello script, l'eccesso di gore e la storia poco rifinita: bene, dico io, perché così la pellicola ne guadagna in angoscia! Io lo vedo come un ritratto ridotto all'osso di un'illusione di cooperazione e speranza che, nascosta nelle viscere della terra, con l'orrore che confina con gli alloggi in cui si dovrebbe essere altrimenti sicuri nei propri letti la notte, naufraga miseramente per la brutalità dei militari preposti al controllo e alla sicurezza degli scienziati e i pochi civili. Il progetto di studio dell'essere zombi che diventa una sarabanda di orrori per mano dello scienziato accecato dalla superbia e dal desiderio autoreferenziale di trovare, con le proprie ricerche, un senso a qualcosa che senso non ha. Eppoi, francamente gli effetti saranno anche esagerati (essere "mangiati" dagli zombi è un'esperienza qui, anche solo come spettatori.... [fff] ), ma a me gustano un casino [:-D].

Senza tralasciare l'interessante appunto antropologico di Baab (lo zombi che viene istruito a ridiventare qusi umano dal dottor Logan "Frankenstein"), che ci fa vedere una somiglianza quasi parentale tra umani e zombi idioti mangia carne. "Sono la stessa macchina che funziona meno perfettamente".

Scena mito: le mille mani che perforano la parete all'improvviso all'inizio: talmente importante nell'iconografia horrorifica di massa che Resident Evil 2 l'ha ripresa con uno dei suoi colpi "da paura" più riusciti anni dopo su un mezzo espressivo molto diverso, per giunta [:-D]

Giudizio: Essenziale, duro, solo per pochi, 5 stelle su 5.

Per quanto mi riguarda la trilogia poteva finire anche qui, ma Romero ha deciso diversamente. Ora mi appresto a revisionare il remake de "L'Alba" fatto da un regista che io non conosco neanche per sentito dire: al cinema, visto alle 11:45 di notte in un multisala su schermo gigante mi ha fatto la sua bella impressione, vedremo la figura che farà accostato ai classici nella mia retrospettiva grondante sangue....
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Messaggioda Francesca Buraschi » dom feb 26, 2006 1:18 pm

Paura... [cry]

Ma ti limiti ai film o leggi anche libri sui generis?
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Messaggioda Mr.TFM » dom feb 26, 2006 1:40 pm

[fff]
Al solo pensiero, mi vengono su i fagioli di carnevale............... [boxed]


[:-D]
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Messaggioda Rancid » dom feb 26, 2006 2:15 pm

Sono amante dell'horror da sempre dalla letteratura, al cinema alla musica. La terra dei morti viventi non l'ho visto e non so nemmeno se lo vedrò, il giudizio fin troppo positivo di gente che di horror non capisce una mazza mi trattiene dal visionarlo. Assolutamente d'accordo con TheKing quando dice che l'horror, il vero horror, è figlio di poche risorse sfruttate all'osso, basti guardare The Texas Chainsaw Massacre aka Non Aprite Quella Porta. Con l'aumentare delle risorse ci si è trovati davanti ad un caduta di stile fatta solamente di effetti speciali e nessun plot, parte essenziale di ogni film horror che si rispetti, reincarnando l'ideale ormai perso di satira sociale. Qualcosa in giro si salva ancora...ma troppo poco.
Non è la mera fotografia che mi interessa. Quel che voglio è catturare quel minuto, parte della realtà.
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Messaggioda The King of GnG » dom feb 26, 2006 4:49 pm

"Nella sua dimora a Rlyeh il morto Cthulhu attende sognando", e sogna di tutti noi, nell'attesa di trascinarci nel gorgo oscuro di cui è immane abitatore.....

Francesca,

il mio autore mito è Howard Phillips Lovecraft (primi del secolo scorso....), che è stato definito, tra le altre cose, Il Solitario, Il Misogino, Il Misantropo di Providence e alla via così.

Sensibilità iper-recettiva, profondamente attaccato alle tradizioni e ad una idea di mondo derivata dalle letture settecentesche di cui si è nutrito in tenera età, ha creato una cosmogonia horrorifica basilare (Cthulhu e i Grandi Antichi, Gli Ultimi Dei, vi dicono niente? Beh a me fan rabbrividire come poche cose al mondo, ed è solo carta stampata....), per la fantascienza, l'horror, il fantasy e generalmente qualunque cosa abbia a che fare oggi con il fantastico e la paura.

Non sto qui a elencare perché è tanto importante Lovecraft (l'ignoto come fonte di ogni paura e ogni minaccia, l'inizio dell'introspezione psicologica che cala questo universo ignoto, ed estraneo alla sperduta creatura umana all'interno dello stesso animo umano,.......), ma mi limito a dirti che si, leggo anche di horror e affini, con gran gusto per lo spavento e l'orrore [:-D]

"Un riuscito racconto del fantastico non è altro che la vivida rappresentazione di un particolare stato d'animo umano" H.P.Lovecraft

AH! Tra l'altro, Lovecraft stesso ha dato linfa alla nascita del genere Zombesco moderno con i suoi racconti di Rianimazione che, chiedo venia, ancora mi mancano da leggere.....

Non Aprite quella Porta? Ho visto per primo il secondo episodio, che è più un remake che altro, e mi ha fatto positivamente schifo [:-D]
Ho visto l'originale molti anni dopo che era passata la bufera sulla pellicola (bandito dai cinema americani per decenni e cose del genere), e devo dire che ancora oggi conserva tutta la sua devastante forza sullo spettatore.....ancorché sia un perfetto esempio "di genere", ma tant'è, quelli erano i primordi, poi i film con i gruppi di teen-ager, le verginelle imbranate e le ragazze disinibite punite a colpi di mannaia/accetta/machete/sega elettrica hanno cominciato a farli in serie e l'horror è diventato prodotto di consumo di bassa lega, roba da teen-ager con poco cervello, appunto...
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Messaggioda Francesca Buraschi » dom feb 26, 2006 8:38 pm

Ah, H. P. Lovecraft... Di lui ho letto "La casa stregata" e "L'orrore di Dunwich" . Lo definirei molto sofisticato. Insomma...è una letteratura gotica di livello piuttosto alto... [arist]
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Messaggioda The King of GnG » dom feb 26, 2006 11:56 pm

Francesca Buraschi ha scritto:Ah, H. P. Lovecraft... Di lui ho letto "La casa stregata" e "L'orrore di Dunwich" . Lo definirei molto sofisticato. Insomma...è una letteratura gotica di livello piuttosto alto... [arist]


Beh, io la definirei letteratura e basta, un autore organico con una visione di insieme (ed una conoscenza e una cultura a 360%) assolutamente fuori dal comune e dal normale, che aveva il pallino del raccontare storie spaventevoli, con cui esorcizzava i demoni della sua mente e gli orrori di una realtà che non riconosceva, che non accettava per quella che era. Oh beh, c'è poi il pessimismo cosmico, ma questa è un'altra storia....

Figura assolutamente peculiare, e letteratura assolutamente moderna, nient'affatto gotica. La letteratura gotica propriamente detta è quella dei castelli infestati, delle storie di ineffabili persecutori, di destini disperati ancorché particolarmente artefatti nell'intreccio. Qualcosa tipo "Il confessionale dei Penitenti Neri" o robaccia del genere....

Lovecraft è molto diverso. Basti pensare che autori "moderni" come Richard Matheson, Philip Dick (credo, ma dovrei approfondire la cosa) e si, Stephen King (oltre a Clive Barker) e il nostro Tiziano Sclavi, sono TUTTI debitori, NESSUNO ESCLUSO, del Solitario di Providence....

"Viviamo su una placida isola di ignoranza che naviga alla deriva nel nero mare dell'infinito, e non era destino che arrivassimo lontano...."
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Messaggioda Francesca Buraschi » lun feb 27, 2006 3:25 pm

The King of GnG ha scritto:Figura assolutamente peculiare, e letteratura assolutamente moderna, nient'affatto gotica. La letteratura gotica propriamente detta è quella dei castelli infestati, delle storie di ineffabili persecutori, di destini disperati ancorché particolarmente artefatti nell'intreccio. Qualcosa tipo "Il confessionale dei Penitenti Neri" o robaccia del genere....



Eppure molti critici fanno rientrare nella letteratura gotica sia Lovecraft, sia Poe, sebbene posteriori rispetto ai padri (es. Walpole) e alle madri (Shelley) della letteratura gotica in senso stretto... [?]

In ogni caso, condivido il discorso relativo alla modernità degli scritti di Lovecraft.
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Messaggioda Rancid » lun feb 27, 2006 3:31 pm

Francesca Buraschi ha scritto:
The King of GnG ha scritto:Figura assolutamente peculiare, e letteratura assolutamente moderna, nient'affatto gotica. La letteratura gotica propriamente detta è quella dei castelli infestati, delle storie di ineffabili persecutori, di destini disperati ancorché particolarmente artefatti nell'intreccio. Qualcosa tipo "Il confessionale dei Penitenti Neri" o robaccia del genere....



Eppure molti critici fanno rientrare nella letteratura gotica sia Lovecraft, sia Poe, sebbene posteriori rispetto ai padri (es. Walpole) e alle madri (Shelley) della letteratura gotica in senso stretto... [?]

In ogni caso, condivido il discorso relativo alla modernità degli scritti di Lovecraft.


Questo accade perché buona parte dei critici per "catalogare" un autore puntano essenzialmente sull'ambientazione più che sullo script o sul plot dell'opera..In tal senso buona parte delle opere di Lovecraft e Poe si possono indicare come gotiche, aggettivo che cade misaramente studiando l'opera nella sua interezza.
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Messaggioda The King of GnG » gio mar 02, 2006 11:42 pm

Beh, Lovecraft è in un certo qual modo più modero di Poe, che lui considerava suo maestro, tra l'altro....

Comunque, siamo ai confini della modernità, i romanzi gotici per antonomasia raccontano di fatti raccapriccanti, castelli stregati, fascinose e pompose ambientazioni orientaleggianti (ricordo ancora la storia bella ma anche estremamente artefatta di Vathek, nono califfo della dinastia di Abbas, che voleva rievocare i fasti de Le Mille e Una Notte in occidente parafrasando le avventure di Harun Al Rashid, 7o califfo della dinastia abbaside, personaggio mito della raccolta omonima), nulla a che vedere con l'introspezione, il macabro, la ricerca di un senso o di "qualcosa" nell'assurdo e nell'orrore che nasce più dal quotidiano (e sue relative distorsioni) che altro, tipico degli autori di fine/inizio secolo come sono i Nostri....
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Messaggioda The King of GnG » dom mar 05, 2006 12:34 am

E venne il tempo del remake del classico dei classici. Oddio, non che si sentisse l'esigenza di un rifacimento di Zombi, ma qualcuno c'ha pensato, in tempi di revival e idee scarse, e così ci ritroviamo sul desktop il DivX di questo "L'alba dei morti viventi" uscito nel 2004.....

Immagine Immagine

Il film comincia decisamente bene, con un senso di minaccia catastrofica che esplode all'improvviso, aleggia nelle trasmissioni radio interrotte, la follia dilagante, le morti impovvise e l'isterismo di massa tipico della filmografia Zombi d'annata.....in effetti il film vuole colpire subito allo stomaco e stordire la testa, senza lasciare un attimo per riflettere allo spettatore. Che si trova catapultato in mezzo ad un orrore che non s'aspettava, non si sarebbe mai potuto aspettare. Inizio più che positivo, da ricordare davvero.....

Il centro commerciale c'è, gli zombi popolano lo schermo in quantità mai vista prima, con un make-up fantastico, che Romero si poteva solo sognare....Gli zombi.....questi "cosi" non sono i miei zombi, sono mostri veloci, cattivi, terrificanti, pericolosi anche da soli....sono creature molto diverse dalle altere, goffe e dinoccolate figure a cui sono sempre stato abituato. La regia stessa, la storia, i personaggi, il pathos, è cambiato profondamente in virtù di questo nuovo, centrale elemento: avere uno zombi alle calcagna significa, 9 su 10, fare una brutta fine, e anche in fretta.

La telecamera è nervosa, forse si muove troppo, ma visto il ritmo molto elevato sarebbe assurdo il contrario. Il ritmo. Questo non è un film di zombi, ma di velociraptor umani assetate di sangue!

Il problema princiape del film, credo, è che non ha ne capo ne coda: l'orrore ci viene sbattuto subito in faccia, e per tutta la durata del film non abbiamo mai la chiara consapevolezza di cosa stia succedendo: è solo una lotta per la sopravvivenza, disperata nel vero senso della parola: come si può sopravvivere alla nuova razza, più forte, più risoluta, senza freni e assolutamente istintiva dei super-zombi? Scordatevi la critica sociale, o la ricerda di un senso, o l'angoscia dei personaggi: qui tutto è in movimento, l'orrore non ha il tempo di sedimentare, di stratificare nell'animo dello spettatore appassionato.

Bellissimi gli zombi, peccato che siano troppo veloci, per i miei gusti. E bellissime le scene di ammucchiate oceaniche di morti-carnivori, come ho sempre sognato nella mia personale iconografia post-Zombi-di-Romero.

Il problema è sempre quello, lo stesso di quasi tutto l'horror moderno: è intrattenimento puro, l'angoscia molla la presa alla fine del film. Ricordo distintamente che dopo la prima visione de "L'Alba" originale mangiai male per più di una settimana....ero shockato....qua, uscito dal cinema, ero divertito, piacevolmente disgustato, magari ho guardato in tutte le stanze prima di addormentarmi (embè? Ho 28 anni e ancora lo faccio, dopo un horror....problemi?!? [:-D] ), ma il giorno dopo ero tranquillo come un ghiro....

Giudizio personale: tecnicamente ineccepibile, horror gustoso, remake mediocre, 2 stelle su 5.
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Messaggioda The King of GnG » sab apr 08, 2006 11:02 pm

In un mondo dove i morti tornano in vita, la parola problema perde molto del suo significato...

Immagine

Come giusta conclusione della mia personale retrospettiva, ho rivisto La Terra dei Morti Viventi di Romero.

Dunque: dopo la visione del remake, ritornare ai miei amati zombi, quelli dall'andatura dinoccolata, idioti e dalle movenze lente e fameliche insieme mi rassicura. Come già ho detto nel mio primo post, Romero è sempre Romero, e un horror girato dal Maestro è sempre, come minimo, garanzia di emozioni, sangue, gore, tensione e budella senza risparmio!

Dopo aver ri-visto i capitoli precedenti, credo sia necessario contestualizzare il film all'epoca moderna: Zombi, degli anni '80, è figlio dei suoi tempi, e una combinazione come quella che ha portato alla sua realizzazione non si vedrà mai più nella storia del cinema dell'orrore (Romero, Dario Argento, Tom Savini, i Goblin per la musica,.....). E' triste ammetterlo, ma è così: forse chiedo troppo a questo film, perché mi aspettavo un nuovo Zombi, ancora più atroce e senza speranza, più cinico e shockante. E invece....

Romero questa volta ha scelto di marcare ancora più profondamente il suo film, e invece della critica al consumismo ha scelto di raffigurare in salsa splatter (con contorno di prosciutti umani e salsicce fresche fatte di intestino tenue, ghghgh [:-D] ) istanze sociali. Gli Zombi, da freak si sono definitivamente trasformati in nuova classe emergente, che lotta per l'affermazione del suo diritto a esistere. Vedendola da questo punto di vista, gli umani sono fin troppo accessori: una razza in estinzione, che non riesce a far altro che scappare, barricarsi, illudersi, farsi mangiare e poi scappare ancora.

Messo così, il film ha più senso. Peccato che le scene finali siano per gli umani, che ancora danno segni di voler combattere per riaffermare il proprio dominio sul pianeta. E questa amarezza per la speranza che rimane striscia nel mio cervello che vorrebbe disperatamente promuovere con punteggio pieno il film, ma non ci riesce.

La Terra dei Morti Viventi rimane una mezza delusione. Romero ha tradito uno dei suoi fan più sfegatati (il sottoscritto), e ha concluso come peggio non poteva una fantasmagorica allegoria delle fragilità della natura umana. 3 stelle su 5, e vi assicuro che il cuore avvizzito mi piange sangue nero pece nel dirlo: non all'altezza delle aspettative, e dei classici che lo hanno preceduto.

King out. (e thread destinato all'estinzione, a questo punto ho detto tutto quello che volevo dire sull'argomento....)
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Day of the Dead : Contagium

Messaggioda solarlord » sab lug 28, 2007 2:25 pm

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Re: Day of the Dead : Contagium

Messaggioda The King of GnG » sab lug 28, 2007 2:33 pm

solarlord ha scritto:A proposito di sequel... http://www.splattercontainer.com/view_r ... php?ID=593


Interessante ma... c'entra come cavoli a merenda col thread. Post in merito, grazie, altrimenti è inutile far risorgere discussioni belle e concluse da anni [:)]

P.S.Inoltre, non tutti i B-Movie sono degni di nota. La spazzatura può piacere/interessare ad un cultore del genere, ma tale rimane.....
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Dovere di cronaca

Messaggioda solarlord » sab lug 28, 2007 3:38 pm

Dovere di cronaca.

P.S. Giusto. Non scordiamoci però che chi considerava spazzatura certe cose qualche annetto fa poi ha finito per incensare chi , più o meno abilmente, le ha "riciclate"... [fischio]
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