da Mr.TFM » mer mar 16, 2005 10:09 am
Della serie: "leviamoci il dentaccio malato dalle scatole", signori, Franco Arturi (editorialista n°2 della gazza dopo Cannavò ovviamente)
Carraro pretenda i guardalinee in più
Dalla notte di Racalbuto a quella del gol fantasma. La Juve è sfortunata: sembra che catalizzi la sostanza meno nobile del calcio. Chiariamo subito: non ce l’abbiamo con Paparesta. Vale Collina e si vede. Fischi puntuali, gestione delle ammonizioni equa. E a velocità normale il proiettile di Pellissier e la sua carambola sulla traversa erano difficili da fermare nelle retine a 20-30 metri di distanza. Almeno per l’arbitro. Qualcosa di più e meglio avrebbe potuto capire il guardalinee Papi. Notte fonda anche su quel versante. Ma il Chievo aveva segnato: che il suo regolarissimo gol non venga convalidato è una scandalosa sconfitta di tutto il sistema.
E’ pazzesco e masochista che non si provveda immediatamente a piazzare due guardalinee aggiunti dietro le porte: a 4 metri di distanza, è difficile che un occhio allenato non colga il superamento della linea del pallone. Senza contare la tecnologia: da anni si parla di un sensore nel pallone per impedire queste falsificazioni di realtà. Ancora non siamo partiti.
In queste condizioni la postazione del fair play e della buona fede diventa una Fort Alamo. Che fece una brutta fine, come sappiamo. I dubbi e le domande esplodono squassanti: la cantonata sarebbe stata commessa anche ai danni della Juve? Le grandi continueranno a scivolare su un tappeto magico di micro e macroerrori a proprio vantaggio? Il campionato è regolare? E’ amaramente impossibile fermare questa marea montante: nessuno, con un’intelligenza media, può evitare di interrogarsi sul senso di questi continui misfatti.
La credibilità del Palazzo è ai minimi storici. In queste condizioni occorrerebbe uno scatto d’orgoglio, un’idea coraggiosa. Al presidente Carraro lo chiediamo con forza: l’Italia non può da sola modificare norme e regolamenti, ma dobbiamo quanto meno imporre, con la forza della nostra tradizione e del nostro prestigio, che la proposta venga presa in considerazione. Sostenendola con un movimento d’opinione, con sperimentazioni, con la necessaria iniziativa politica. Ricordate qualche anno fa la prova del doppio arbitro in partite ufficiali di coppa Italia? Bene, si trattava di un’innovazione molto più ardita (e discutibile) dei due guardalinee di porta, collegati con l’arbitro con i bracciali elettronici già da tempo in uso. Non è vero che bisogna subire immobili. A meno di non rassegnarsi a vedere il calcio giocato scomparire dai commenti. Coraggio, presidente: comunque vada qui non si rischia la fine di Davy Crockett, ma solo di passare alla storia come l’uomo che ha aperto una nuova era del calcio italiano.
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