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ciao, ho fatto un preventivo per un lavoro, il preventivo è stato accettato a voce.
Ho fatto il lavoro, consegnato, e questo non paga.

E' vero che non avendo l'accettazione scritta del preventivo, in caso di causa, non potrei vicenere. Ma è anche vero che per l'entità del pagamento non converrebbe nemmeno farla la causa.

Però vorrei agire in modo da far spaventare il debitore facendo così:
- invio una mail dicendo che voglio passare per vie legali.
- invio più o meno lo stesso contenuto della mail tramite raccomandata A/R in cui cito "l'art. 6 del D.Lgs.231 del 2002: Risarcimento dei costi di recupero" (che dovrebbe riferiri ai rapporti tra imprese, o tra soggetti con pIVA come nel mio caso), e dico anche che oltre al pagamento del lavoro sarà tenuto a pagare le spese legali.
- vado dall'avvocato e gli faccio scrivere una lettera per fare in modo che paghi (che nel gergo credo si chiami "ingiunzione di pagamento". Conosco l'avvocato e dovrei cavarmela con poco.

che dite, voi come fareste? e per quale cifra vi muovereste?

E' un tentativo che a questo punto puoi provare a fare. Per evitare il danno dopo la beffa, ti consiglio di chiedere anticipatamente l'eventuale costo dell'interessamento dell'avvocato. Sulla mia pelle ho sperimentato (in altri campi), che la conoscenza di una persona non è affatto una garanzia...anzi...

gioia271965 ha scritto:la conoscenza di una persona non è affatto una garanzia...anzi...

Concordo

ciao, ho fatto un preventivo per un lavoro, il preventivo è stato accettato a voce.
Ho fatto il lavoro, consegnato, e questo non paga.

Premesso che hai sbagliato tu ha fidarti del tizio e dell'accordo verbale; come ha giustificato il fatto di non voler pagare (fa come il marchese del grillo?)
In alternativa, o distruggi il lavoro che hai fatto, oppure fai come dici tu.