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In quale dio credete? e perché?

Cinema, motori e problemi spirituali: il forum per tutto ciò che non è informatica.

Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda dararag » sab lug 18, 2009 3:11 pm

Io penso che, siccome la chiesa è umana, possa sbagliare e sbagli molto tranquillamente... ma questo non significa che tutte le interpretazioni sbagliate debbano togliere credibilità alla figura universale di Dio (e qui non parlo solo di Cristianesimo, anche perché è solo uno con tanti nomi diversi alla fine) e a ciò che comporta la sua esistenza... insomma, quando tra i pezzi grossi della chiesa, sale quelcuno degno di questo ruolo (capite a chi mi sto riferendo).... beh, io sono contento di essere cattolico (e, per la gioia di Pacopas, fino ad ora sto cercando di praticare [^] )
Maledette aziende produttrici, l'unico telefilm interessante degli ultimi tempi l'hanno interrotto alla decima puntata... e chi voleva sapere la fine?
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda Pacopas » sab lug 18, 2009 5:38 pm

(e, per la gioia di Pacopas, fino ad ora sto cercando di praticare [^] )

[:D]
per carità.. ognuno deve seguire la propria ideologia e la propria dottrina... ci mancherebbe altro che che i miei interventi hanno uno scopo di educazione o condizionamento religioso... che dio me ne scampi [;)]
dararag ha scritto:Io penso che, siccome la chiesa è umana, possa sbagliare e sbagli molto tranquillamente... ma questo non significa che tutte le interpretazioni sbagliate debbano togliere credibilità alla figura universale di Dio (e qui non parlo solo di Cristianesimo, anche perché è solo uno con tanti nomi diversi alla fine) e a ciò che comporta la sua esistenza... insomma, quando tra i pezzi grossi della chiesa, sale quelcuno degno di questo ruolo (capite a chi mi sto riferendo).... beh, io sono contento di essere cattolico

Per quanto il tuo discorso sia condivisibile, è altamente impreciso e rafforza la mia idea che la visione complessiva della religione è quella della fede in qualcosa di sovra-naturale o divino... di un ordine cosmico.

non vorrei essere pesante e tanto meno assolutistico ma il concetto di religione teologico è molto diverso da quello che pensate e trasmettete.

provate a dare uno sguardo a religioni diverse tipo l'induismo o il buddismo che risultano molto più vicine IMHO alla vostra opinione di religione rispetto alla cristiana/cattolica o tutte quelle altre (come l'islam) che unite a queste rafforzano e perseguono l'idea di una figura "fisica" e presente di un Dio.

ripeto che la religione non è qualcosa di soggettivo.
la fede è qualcosa di soggettivo.
non confondiamole, perché non sono ne simili ne uguali.

tutto detto sempre con le premesse precedenti.
alla fine... ogni uomo considera i limiti della propria visione personale come i limiti del mondo...
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda zenith » sab lug 18, 2009 6:01 pm

Pacopas ha scritto:la visione complessiva della religione è quella della fede in qualcosa di sovra-naturale o divino... di un ordine cosmico.

Torno a frequentare questo topic sentendomi un po' chiamato in causa da questa affermazione avendo espresso un'idea simile nei primi post.

Pacopas ha scritto:l'induismo o il buddismo che risultano molto più vicine IMHO alla vostra opinione di religione rispetto alla cristiana/cattolica islamica o tutte quelle altre (come l'islam) che unite a queste rafforzano l'idea di una figura "fisica" e presente di un Dio.

In effetti io non credo nella "figura fisica e presente di un Dio". Secondo me quella di Dio è un'idea, la più grandiosa, vasta e meravigliosa mai creata. Questa frase non faccia però pensare che io penso che Dio sia - materialisticamente - una proiezione delle aspirazioni umane, o un'idea creata da qualcuno e data in pasto ad altri.
Penso che si ha fede in qualcosa che non si può toccare, o dimostrare, o se vogliamo - epistemologicamente parlando - che non si può falsificare. L'idea di Dio trascende ogni logica umana, pur risiedendo nell'uomo. E per questo non solo non è pensabile, ma non è neppure conoscibile nella sua natura più intima. Attorno ad essa potremmo costruire un discorso filosoficamente negativo (cioè teso a chiarire ciè che l'idea di Dio "non è"), ma mai positivo. Detto ciò ribadisco che ho fede in un'idea, che chiamo (o chiamiamo) Dio: nessuno di noi, spero, crede nell'omino barbuto citato da Riise. E' un'idea che suggerisce la presenza di una struttura necessaria nella realtà.
Pacopas ha scritto:ripeto che la religione non è qualcosa di soggettivo.
la fede è qualcosa di soggettivo.
non confondiamole, perché non sono ne simili ne uguali.

La religione senza fede è cieca, inutile. La religione secondo me è semplicemente la manifestazine esteriore e ritualizzata di una fede comune. Ecco perché la religione non è soggettiva: è un complesso di istituzioni condivise (consapevolmente o tradizionalmente) da tutte le persone che condividono la stessa fede. Non avendo fondato una religione che traduce in prassi le mie idee intorno alla fede, mi dichiaro religiosamente anarchico, in quanto non credo nelle istituzioni religiose che si pongno come tramite tra l'uomo e Dio che, essendo un'idea presente nella mente di ogni uomo, non ha bisogno di un tramite.
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda Pacopas » sab lug 18, 2009 6:44 pm

Concordo con Zenith ma concordavo anche col suo primo post... senza bisogno di quest'ultimo [std]
(credo che tu abbia elaborato il mio discorso con i quote, e non contraddetto... o ho capito male?)
voglio sottoporvi un interessante quesito "linguistico" che nasconde sfumature concettuali, molto rilevanti secondo me... che mi ha scaturito questa frase
zenith ha scritto:La religione senza fede è cieca, inutile

La fede nella religione è cieca, inutile

dopo tutto si ha fede in un Dio
e si crede ad una religione.. o no?!

la messa è finita andate in pace [:D]
perdonate la battuta per alleggerire il post... l'argomento secondo me è molto interessante...

La religione secondo me è semplicemente la manifestazine esteriore e ritualizzata di una fede comune. Ecco perché la religione non è soggettiva: è un complesso di istituzioni condivise (consapevolmente o tradizionalmente) da tutte le persone che condividono la stessa fede

esattamente [;)]
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda ssjx » dom lug 19, 2009 3:40 pm

wow! .... che discussioni gente...

considerando che giovedì ho un esame pesantuccio mi avvalgo della facoltà di non rispondere... sia mai che poi qualcuno si offende pure [:D] ... scherzi a parte... direi agnostico ... ma confido in un pentimento lampo in punto di morte come direbbe Bart Simpson [rotolo]
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda x-free » mar feb 09, 2010 8:43 pm

Rispolvero la discussione dicendo anche la mia opinione in merito.

Ho smesso di credere in "qualcosa" da un pezzo, precisamente da quando mi sono reso conto che le religoni (in generale) sono diventate la causa di parecchi mali che affliggono il mondo.

Non mi dilungo eccessivamente evitando di cadere nel noioso: se qualcuno si troverà in totale accordo/disaccordo con me e vorrà discuterne sarò ben felice di chiarire di più la mia posizione ed argomentare un dibattito come si deve.
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda kap » mar feb 09, 2010 10:04 pm

Toh, che discussione interessante!

giusto quella che ci vuole per un giullare di corte del mio stampo! [:D]


Apparte gli scherzi... cerco di essere cattolico, ho le mie debolezze e i miei peccati ma cerco di essere un mediocre cristiano.


saluti! :)
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda masterz3d » mar feb 09, 2010 10:14 pm

Questa l'ho vista adesso ed è interessante, è un'occasione per me di esprimere alcune delle mie convinzioni in materia religiosa.
Comunque io non credo in nessun Dio: simpatizzo per il buddhismo (e Tenzin Gyatso, come persona e non come istituzione), ma come disse un tale "la religione è una buona cosa se presa con moderazione".

C'è gente che con la religione, e in generale la fede, riesce a campare nonostante le difficoltà che la vita presenta davanti ai loro occhi. E' una buona cosa, permette di superare le avversità con una speranza di una vita o di un futuro migliore, quando tutte le altre speranze vengono dimenticate o diventano troppo lontane. Ma se qualcuno si deve suicidare uccidendo decine di innocenti in nome di un Dio che non ha mai visto nè sentito se non su un libro che gli hanno tramandato, insieme alla cieca fede, i suoi genitori, una setta o una comunità, questo non va bene. E non lo dico soggettivamente, ma oggettivamente. E allora non ci sono giustificazioni, la religione NON è una buona cosa se ammazza la gente solo perché a qualcuno hanno detto che è così.

Poi c'è gente che sulla religione e sulla fede specula. I falsi maghi, i "guaritori", i millantatori, i "veggenti". E quelli sono criminali, andrebbero sbattuti dentro. Mi fido di più di Don Zauker: "La messa è finita, levatevi dai...". Almeno lui non nasconde il fatto di essere un millantatore, così so che ci devo stare alla larga.

Alcuni giorni fa ho sentito il papa dire: "Nessuno è padrone della propria esistenza". Lì per lì avrei voluto spaccargli la testa.
Io sono profondamente in disaccordo. Se io non sono padrone della mia esistenza, dovrebbe forse esserlo qualcun altro? Forse i medici che quando starò per morire mi relegheranno su un letto e mi attaccheranno a delle macchine in nome del cosiddetto "accanimento terapeutico"? In nome del cosiddetto "diritto alla vita"? Per come la vedo io, il "diritto" alla vita dovrebbe essere un "diritto", non un ... dovere. Come il diritto alla salute.

La gente oggi non si può più ammalare, perché ci sono le aziende da mandare avanti, perché bisogna sempre guadagnare, bisogna sempre lavorare, stare bene, andare a fare le gite... ma io non mi posso prendere un'influenza, e quando me la prendo la gente mi dice "Maddài, non prendi le medicine? perché non fai questo, perché non fai quello, così guarisci prima?"
No. Io l'influenza me la voglio fare, perché so che quando sarò guarito sarò immune dal virus. Infatti è più di un anno che non mi becco qualcosa, e c'è gente che non si alza dal letto senza prima essersi fatta la punturina. Il corpo ha bisogno dei suoi tempi, così come l'anima, la mente o il cervello. E deve essere addestrato: tutte le medicine, i disinfettanti, la Amuchina, non fanno altro che renderci più deboli e indifesi, di modo da farci dipendere da queste cose, e dalle aziende che le fabbricano. No, grazie, io mi lavo le mani col sapone, la verdura la lavo nel lavandino, spacco le foglie con le mani, ci metto olio e aceto, e servo naturalmente, senza disgustosa e puzzolente varechina da ospedale.

Per come la vedo io, IO ho il diritto (quello vero, il diritto dell'anima e di respirare) di fare quello che voglio della mia esistenza, se vivere o morire, e nessuno, nemmeno Paparatzinger, o Dio in persona, potrebbe dirmi che cosa fare o che cosa non fare. Rifiuto con vigore questa visione delle cose alla radice, e non mi fido assolutamente di quello che dice la Chiesa, non importa quanto zucchero mettono sulla mia pillola. Sotto questo aspetto la Chiesa non è molto diversa dalla politica.

Per me esiste una sola grande entità creatrice e distruttrice della vita, della materia o delle forze che la fanno interagire nell'Universo, che è la Natura. Ogni altra cosa le è seconda.
Essa non ha occhi, orecchie, sensi, emozioni o memoria: uno dei miei principi è che io sono venuto al mondo grazie al caso, governato dalla Natura, ed ora che sono qui devo cercare di fare del mio meglio per vivere nel modo migliore possibile, per il tempo che mi è stato concesso. Non esiste Dio che mi governi, o che io accetti come tale. Io governo me stesso, nessun altro lo può o lo deve fare oltre a me. Ciononostante dipendo dalla Natura, e devo anche cercare di onorarla, come mia genitrice, come meglio posso, senza inquinare, senza stravolgere gli equilibri che si sono creati da quando esiste, cercando allo stesso tempo di onorarla sopravvivendo.

Te ne accorgi quando vedi una persona respirare, quando vedi una rosa muoversi al passare del vento, quando vedi un albero mettere i fiori e poi i frutti, quando tagli un ramo secco, quando uccidi una creatura vivente perché il suo corpo ti serve per poter sopravvivere un giorno di più, quando vedi volare un pettirosso, quando vedi un gatto mangiare un piccione che ha fatto una scelta sbagliata, quando vedi tuo nonno falciare l'erba alta, quando vai a raccogliere il mais, quando vedi il Sole sorgere e sai che sta fermo là ed è la Terra a muoversi... tutto, ogni cosa che vedo è Natura. E, combinazione, io non ho bisogno di Dio per dare una spiegazione a tutto ciò che avviene intorno a me, mi basta osservare. Dio non mi serve per questo, mi sarebbe solo d'impiccio, mi impedirebbe di pensare nel modo in cui io sono abituato a fare e mi hanno insegnato.

Chi dice che io sono un senza Dio lo può pensare liberamente, non me ne frega un accidente, ma non mi farà cambiare idea. Come dico sempre, "Dio è una variabile che non rientra nelle mie equazioni".
Tocca i grani di un mala durante la preghiera, in ordine, tutti.
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda Al3x » mar feb 09, 2010 10:18 pm

masterz3d ha scritto:...

doh [...]
è primavera finalmente! [:)]
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda Xero » mer feb 10, 2010 11:56 am

masterz3d ha scritto:Alcuni giorni fa ho sentito il papa dire: "Nessuno è padrone della propria esistenza". Lì per lì avrei voluto spaccargli la testa.


Perfetto, quindi non sono stato il solo ad avere un conato di vomito di fronte a quell'affermazione.

La gente oggi non si può più ammalare, perché ci sono le aziende da mandare avanti, perché bisogna sempre guadagnare, bisogna sempre lavorare, stare bene, andare a fare le gite... ma io non mi posso prendere un'influenza, e quando me la prendo la gente mi dice "Maddài, non prendi le medicine? perché non fai questo, perché non fai quello, così guarisci prima?"
No. Io l'influenza me la voglio fare, perché so che quando sarò guarito sarò immune dal virus. Infatti è più di un anno che non mi becco qualcosa, e c'è gente che non si alza dal letto senza prima essersi fatta la punturina. Il corpo ha bisogno dei suoi tempi, così come l'anima, la mente o il cervello. E deve essere addestrato: tutte le medicine, i disinfettanti, la Amuchina, non fanno altro che renderci più deboli e indifesi, di modo da farci dipendere da queste cose, e dalle aziende che le fabbricano. No, grazie, io mi lavo le mani col sapone, la verdura la lavo nel lavandino, spacco le foglie con le mani, ci metto olio e aceto, e servo naturalmente, senza disgustosa e puzzolente varechina da ospedale.


D'accordissimo! Combatto ogni volta con chi sfila dalla borsa amuchina e cazzate varie.
Sarà un caso che in 21 anni d'esistenza la malattia più grave che ho avuto è stata un'influenza? Oppure sarà perché non sono cresciuto nella campana di vetro, e tantomeno voglio entrarci ora (assieme alla schiera di paranoici)

Per me esiste una sola grande entità creatrice e distruttrice della vita, della materia o delle forze che la fanno interagire nell'Universo, che è la Natura. Ogni altra cosa le è seconda.
Essa non ha occhi, orecchie, sensi, emozioni o memoria: uno dei miei principi è che io sono venuto al mondo grazie al caso, governato dalla Natura, ed ora che sono qui devo cercare di fare del mio meglio per vivere nel modo migliore possibile, per il tempo che mi è stato concesso. Non esiste Dio che mi governi, o che io accetti come tale. Io governo me stesso, nessun altro lo può o lo deve fare oltre a me. Ciononostante dipendo dalla Natura, e devo anche cercare di onorarla, come mia genitrice, come meglio posso, senza inquinare, senza stravolgere gli equilibri che si sono creati da quando esiste, cercando allo stesso tempo di onorarla sopravvivendo.

Te ne accorgi quando vedi una persona respirare, quando vedi una rosa muoversi al passare del vento, quando vedi un albero mettere i fiori e poi i frutti, quando tagli un ramo secco, quando uccidi una creatura vivente perché il suo corpo ti serve per poter sopravvivere un giorno di più, quando vedi volare un pettirosso, quando vedi un gatto mangiare un piccione che ha fatto una scelta sbagliata, quando vedi tuo nonno falciare l'erba alta, quando vai a raccogliere il mais, quando vedi il Sole sorgere e sai che sta fermo là ed è la Terra a muoversi... tutto, ogni cosa che vedo è Natura. E, combinazione, io non ho bisogno di Dio per dare una spiegazione a tutto ciò che avviene intorno a me, mi basta osservare. Dio non mi serve per questo, mi sarebbe solo d'impiccio, mi impedirebbe di pensare nel modo in cui io sono abituato a fare e mi hanno insegnato.


Dopo questa potrei convertirmi, e cominciare a credere nel dio masterz3d [:D]
No davvero, leggo te e mi sembra di leggere nei miei pensieri [:)]
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda x-free » mer feb 10, 2010 3:25 pm

masterz3d ha scritto:Chi dice che io sono un senza Dio lo può pensare liberamente, non me ne frega un accidente, ma non mi farà cambiare idea. Come dico sempre, "Dio è una variabile che non rientra nelle mie equazioni".


Esattamente, soprattuto il Dio cattolico
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda TheSloth » gio feb 11, 2010 12:17 am

Discussione tutt'altro che facile. Eppure mi attira.

Sono cristiano, mi sento cristiano e cerco di esserlo ogni giorno. Cattolico beh, di certo no, non nel vero senso della parola, in quello cioè che dovrebbe significare. Ho poca fiducia nel clero, ma ho fiducia nei laici (nel senso improprio che la chiesa ha attribuito a tale termine...). perché non sono cattolico? Per lo stesso motivo che dava Zenith: se una cosa non sento di farla, inutile che la faccia. E questo dicasi per la messa domenicale, e via discorrendo. Ma fare una cosa nel momento in cui la si vuole, beh, non ha prezzo...(battuta [bleh] )

Per chi parlava di agnosticismo: forse la differenza tra un credente ed una agnostico è minima ed enorme allo stesso tempo. Minima vi lascio la libertà di immaginarvelo [:D]. Pensate però alla base delle due "filosofie". L'uno crede nella totale impossibilità di comprendere, ma anche solo di immaginare la realtà delle cose. L'altro invece fa un solo passo indietro: colloca Dio oltre la cosa. Un Dio però che non può comprendere, ma solo percepire dentro di sé. E' alla base della fede: nessun sacerdote saprà mai dire cos'è Dio e com'è Dio, ma solo cos'è in relazione a noi stessi e alla nostra esistenza. Io stesso penso di essere agnostico, anzi. Penso che l''intera umanità lo sia, perché se pensate che la vostra esistenza sia scaturita dallo scontro di qualche particella, provate a chiedervi da dove sono partite.

Ulteriori congetture quando avrò approfondito la materia,visto che in progetto c'è la lettura di qualche opera scritta a mano (e non parlo solo della Bibbia [:D] )
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda ste_95 » gio feb 11, 2010 9:19 pm

masterz3d ha scritto:Per me esiste una sola grande entità creatrice e distruttrice della vita, della materia o delle forze che la fanno interagire nell'Universo, che è la Natura. Ogni altra cosa le è seconda.

Te ne accorgi quando vedi una persona respirare, quando vedi una rosa muoversi al passare del vento, quando vedi un albero mettere i fiori e poi i frutti, quando tagli un ramo secco, quando uccidi una creatura vivente perché il suo corpo ti serve per poter sopravvivere un giorno di più, quando vedi volare un pettirosso, quando vedi un gatto mangiare un piccione che ha fatto una scelta sbagliata, quando vedi tuo nonno falciare l'erba alta, quando vai a raccogliere il mais, quando vedi il Sole sorgere e sai che sta fermo là ed è la Terra a muoversi... tutto, ogni cosa che vedo è Natura. E, combinazione, io non ho bisogno di Dio per dare una spiegazione a tutto ciò che avviene intorno a me, mi basta osservare. Dio non mi serve per questo, mi sarebbe solo d'impiccio, mi impedirebbe di pensare nel modo in cui io sono abituato a fare e mi hanno insegnato.

Pienamente d'accordo! [:)]
«A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.» Oscar Wilde
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda superbud92 » gio feb 11, 2010 10:39 pm

Azz,Una discussione di alto livello,qui [:)] :non riesco a fare a meno di non parteciparci.
Io sono cristiano,ma come ha già detto The SloTh e il Kantiano Zenith [:D] ,se non ho voglia di andare,per fare un esempio,in Chiesa,non ci vado,sarebbe solo una presa in giro e se si va solo per mostrarsi alla gente,è ancora più sbagliato.Non sì è cristiani andando a Messa,ma da quello che si fà.
TheSloth ha scritto:Ulteriori congetture quando avrò approfondito la materia,visto che in progetto c'è la lettura di qualche opera scritta a mano (e non parlo solo della Bibbia [:D]

Vai a farti una bella immersione nella filosofia!Io la sto facendo a livello scolastico,in maniera ottima direi,e questo dimostra come l'umanità abbia da sempre cercato di darsi una risposta sul grande dubbio di Dio:Platone lo ammette come principio primo,Aristotele lo dimostra per il principio di causa-effetto,secondo la quale deve esserci un causa iniziale da cui sono succedute tutte le altre,e questo è Dio.Poi l'epicureismo che ammette che gli dei non si curano degli uomini e non sono la causa delle loro azioni,perché se si intromettessro nelle azioni umane,non sarebbero perfetti...e tanti altri ancora,tra cui il celebre Cartesio.Tutto molto interessante:ti consiglio però i dialoghi di Platone,che sono ben giudicati anche a livello letterario.
Xero ha scritto:
masterz3d ha scritto:Alcuni giorni fa ho sentito il papa dire: "Nessuno è padrone della propria esistenza". Lì per lì avrei voluto spaccargli la testa.


Perfetto, quindi non sono stato il solo ad avere un conato di vomito di fronte a quell'affermazione.


Questa affermazione sembra essere soprattutto in etto contrasto con la stessa teoria cristiana:se all'uomo è concesso il libero arbitrio,non può non essere indipendente;soprattutto perché se fosse alle dipendenze di Dio,allora non dovrebbero esistere i mali,allora.Davvero strana questa affermazione.
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda Pacopas » gio feb 11, 2010 11:05 pm

Io la mia in generale l'ho espressa... anche se immagine che nessuno l'ha letta... [:D] e non sono qui per ridirla [bleh]
ma intervengo per dirvi una cosa che ho risentito ieri guardando un "comico satirico" che interpretava un prete "originale"....

"Padre qual è il segreto della vita"
"figliola... impara questa filastrocca
Il senso della vita è la vita, il fine della è la fine!"

[:D]
ci può essere del vero però... [fischio]

ps
il Papa tanto per precisare... perché condivido il pensiero di masterz3d... solo per cronaca ha detto che "nessuno è padrone della propria vita" che per quanto assurdo non infrange i dogmi della fede o della chiesa... il suicidio è peccato mortale... tanto per precisare sulla forma... eh [;)]
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda masterz3d » ven feb 12, 2010 1:40 am

il suicidio è peccato mortale

Dal punto di vista cattolico (o generalmente penso di tutte le religioni, non sono ferrato sull'argomento). Ma per chi non crede in Dio e quindi nei peccati questa affermazione non ha alcun senso; in particolar modo per coloro (come me) che sanno (non è che sono convinti, ma sanno) che la loro vita è solo loro, loro sono liberi di decidere se, come e quando finirla prima del tempo.

Ciononostante l'esistenza e la vita stessa è il più grande bene che una creatura vivente possa avere, ed è cosa buona e giusta sacrificarla soltanto per fini o ideali ben al di sopra della vita di un singolo individuo, ovvero per il bene della collettività e la continuazione della specie, che non è null'altro che una speranza in fin dei conti (il detto "la speranza è l'ultima a morire" per me ha molti significati, non uno solo). Ma devono essere cause sentite e sensate, altrimenti è il massimo spreco: non si impara nulla e si perdono occasioni per essere felici da quel momento fino al termine naturale della propria esistenza.

Ma in ogni caso spetta al singolo decidere, in virtù delle proprie convinzioni.
Tocca i grani di un mala durante la preghiera, in ordine, tutti.
Allora sfiorerai la natura del Buddha.
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda Pacopas » ven feb 12, 2010 1:49 am

Dal punto di vista cattolico

infatti sono d'accordo, mi riferivo all'osservazione fatta da superbud e sul fatto che sia in contraddizione con la stessa dottrina della Chiesa [std]

superbud92 ha scritto:Questa affermazione sembra essere soprattutto in etto contrasto con la stessa teoria cristiana:se all'uomo è concesso il libero arbitrio,non può non essere indipendente;soprattutto perché se fosse alle dipendenze di Dio,allora non dovrebbero esistere i mali,allora.Davvero strana questa affermazione.
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda superbud92 » ven feb 12, 2010 8:57 pm

Pacopas ha scritto:nfatti sono d'accordo, mi riferivo all'osservazione fatta da superbud e sul fatto che sia in contraddizione con la stessa dottrina della Chiesa [std]

In quel senso allora sì,in quanto la vita è intesa come dono divino:tuttavia l'uomo ha una dignità propria che gli permette di fare ciò che per lui gli sembra giusto;e soprattutto può operare autonomamente per raggiungere la propria salvezza;a differenza della teoria luterana del servo arbitrio,che considerà l'uomo totalmente sottomesso alla volontà divina e per raggiungere la salvezza non può far altro se non affidarsi totalmente alla misericordia di Dio.L'uomo è dunque padrone delle proprie scelte.Comunque sia l'affermazione può essere ambigua,dipende dal significato che attribuiamo a esistenza.Io non l'ho intesa in senso strettamente letterale.
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda Vincent Vega » sab feb 13, 2010 1:46 am

Espongo sinteticamente il mio punto di vista.
Per me la religione praticata è un modo per sfuggire alle difficoltà e scappare (In senso buono) dalla realtà e dal senso di malessere che questa può generare in alcune occasioni, come un piccolo rifugio astratto che l'uomo si è costruito.
Oltre a questo, la religione è un modo per edificare ed istruire il proprio "fare" e "modo di fare"; il "modo di essere", e i relativi cambiamenti del proprio "Io", sono conseguenze di una fase istruttoria che avviene progressivamente (L'insieme di regole dettate dal credo, in primis, le conseguenze che generano, poi... se queste vengono accettate e condivise) e, per il credente, quello già in parte istruito, tale fase non si arresta fuorché non ci siano fattori esogeni ad influire su questo percorso ormai intrapreso. Spesso la strada ci viene indicata dalla condizione sociale in cui siamo inseriti, spesso viene intrapresa volontariamente (O almeno è quello che vogliamo credere, ma alla fine la nostra nuova tendenza vien sempre direzionata da fattori esterni quali il cambiamento della condizione sociale, a meno che non ci sia una semplice curiosità che va scissa dal desiderio di perseguire un determinato credo per il conseguimento di un "profitto" che, in questo caso è il benessere, o la salvezza eterna, la rettitudine, Etc.Etc...).
Io personalmente non lo so se esiste Dio, se Gesù era quello che la Chiesa ci descrive, se Allah e compagnia bella sono quelli che oggi crediamo fossero, sinceramente il problema non ho voglia di pormelo perché mi sembra inutile saperlo o meno, non rientra tra le mie curiosità e attualmente non mi porterebbe alcun beneficio a "livello spirituale". Io la mia religione me la voglio costruire da solo, il mio dio non ha nome, né discepoli, apostoli, predicatori, il bene e il male son determinati dalla condizione in cui Tizio o Caio si trovano ad operare, giusto e sbagliato sono concetti soggettivi (che la società, anche attraverso le Religioni appunto, ma anche attraverso Carte Costituzionali, C.C., Etc.Etc... ha cercato di generalizzare). La mia religione non ha etichetta ma porta il nome di Dubbio (E' un antitesi che va parafrasata analizzando il Dubbio nella maniera più soggettiva possibile, svincolandosi "dalla comune intesa").
Per me il Dubbio è anche un Dio che vie di salvezza non offre se non quella di valutare nel modo più oggettivo possibile, ma mai il più oggettivo, quel che mi circonda. Più dubito, più scindo la visione di me stesso da me medesimo, più saprò indirizzare nella maniera più corretta che sia in grado concepire, le mie azioni e i miei pensieri.

Il mio Dio muta di attimo in attimo con il mutare del mio modo di pensare, con il mutare dei miei pensieri. E' un Dio che quindi può essere solo mio e che vive solo con la mia mente. Io ho il mio Dio e sulla base di questi concetti "tu" potresti avere benissimo il tuo Dio. Sono i pensieri che generano tutto, e da questo tutto si generano altri pensieri. L'origine dei pensieri sono gli uomini che a loro volta interpretano questi disegni della mente, ogni interpretazione varia da soggetto a soggetto.

E non chiedetemi da dove tutto ebbe inizio, io vi risponderò "da una mente".

Non ho finito, ma non finisco perché non so trovare le parole per spiegare quel che penso.

In sintesi ho distorto il Cogito Ergo Sum, per il resto non so nulla [...] !!!

P.s.
Una figata assurda delle religioni, da quella predicata dalla Chiesa al Satanismo (Anche quest'ultima potrebbe essere considerata una religione IMHO, tralasciando i vari "Belzeboss Fan-Boy" che seminano il panico e concludono cicli vitali senza la benché minima consapevolezza, o praticano riti frutto di una cattiva interpretazione degli "svincoli ecclesiastici") è che tutto deve sempre finire in maniera apocalittica o di atroci sofferenze se non si perseguono gli insegnamenti di questa o quella "parrocchia" (Intesa in senso di pacchetto degli insegnamenti e regole tramandate, create e diffuse nel tempo e col tempo).

...

Io spero ci si possa capir qualcosa in questa matassa di vocaboli da me digitati, ho cercato solo di riportarvi quel che non ho mai messo su carta per mancanza di voglia e scarsa praticità con le penne da scrivere. Ci sono momenti in cui mi piace "fantasticare"...
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Re: In quale dio credete? e perché?

Messaggioda Vincent Vega » lun feb 15, 2010 9:26 am

LOL sono riuscito a "tappare" il Thread [rotolo] !!!
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