M@ttia ha scritto:Io personalmente non la condivido molto... Al limite se lavorassi in un'azienda e devo passare il codice ad un collega che deve capirlo in fretta, ma se lo scrivo "per me" (anche Open Source ma comunque per me) la notaz. Ungherese proprio no...
Secondo me invece aiuta a leggere il codice: anche se puoi commentare le variabili e il compilatore sa sempre di che tipo è una variabile, se puoi fare clic sulla variabile a andare direttamente alla dichiarazione, oppure passare sopra con il puntatore e farti vedere tipo di parametri e variabili (come in Delphi), secondo me a colpo d'occhio è molto meglio e più leggibile.
Non uso la ungherese solo quando dichiaro le proprietà di una classe, nè ovviamente per nomi di metodi, funzioni e procedure. Nemmeno per i campi di un record, ma per variabili globali e locali sì.
Un oggetto è obj<nome oggetto> una classe (o un tipo) è T<nome classe>. Vuoi mettere avere
- Codice: Seleziona tutto
TPersone
objPersona
quanto più chiaro è di Perone e Persona semplicemente? A colpo d'occhio si vede subito la differenza. Poi si può avere un
- Codice: Seleziona tutto
strCodice
intCodice
Ecco che nel primo caso si capisce che si richiede un codice stringa (es. un codice fiscale o un id), nel secondo un codice numerico.
Questi sono solo esempi, ma dimostrano come la notazione ungherese sia un aiuto non da poco per il MIO cervello. Poi, ognuno è libero di scrivere come meglio crede il SUO codice!