MegaLab.it

Il problema della scarsa attenzione dei giornali italiani nei confronti della tecnologia veniva sollevato proprio ieri da Pandemia, e ora si capisce anche perché gli articoli siano pochi:
http://attivissimo.blogspot.com/2007/06 ... a-del.html
quando si scrivono si fanno solo brutte figure

Uhm, e pensare che volevo mandare il curriculum alla redazione di Repubblica di Bologna ma mi sembrava una coglionata non avendo io titoli ed essendo solo uno con un po' di passione ed esperienza con l'informatica....

Però una cosa del genere mi rincuora.... se il livello è questo, forse non sono tanto co***one come mi autostimo con la mia solita sottostima

P.S.giallo, ma non ti pare il caso di correggere il titolo del topic? Messo così non si capisce granchè.....

Il computer pero' e' carino.....
Non ne avevo mai sentito uno che si ricarica con la manovella....

Andy94 ha scritto:Il computer pero' e' carino.....
Non ne avevo mai sentito uno che si ricarica con la manovella....

Beh, a te è concesso non conoscere la Children's Machine, ma ad un giornalista che si professa tale direi decisamente no: è una "notizia" e un progetto vecchio di anni, basta farsi un giro su PI o sulla wikipedia per venire inondati da informazioni a riguardo.....

E poi mi vengono a dire che i "giornalisti" usano i blog? Bof non so, in casi come questo mi viene il dubbio che "la Internet" se la fanno sfogliare da figli e collegi, stì "giornalisti"......

Mah, sinceramente è scandaloso che una delle due principali testate informative italiane, pubblichi una castroneria così evidente,, bastava un minimo di ricerca per approfondire l'argomento.
No perché, così sembra proprio che abbia letto la notizia da qualche parte, e abbia buttato giù quattro righe senza un minimo di documentazione (e lasciamo perdere che un giornalista del ramo tecnologia ste robe le dovrebbe sapere di suo, altrimenti cambia mestiere).
Insomma, io se segnalo una notizia un minimo di controllo lo faccio per testarne l'autenticità, l'articolista nemmeno questo ha fatto .

Insomma, non basta saper scrivere, avere qualche parente importante per fare degli buoni articoli tecnologici ma qualcosa bisogna anche saperlo, insomma questo non è il calcio che si può mettere chiunque, spara quattro cazzate che tanto non c'+ la controprova, e poi, la platea stessa è più esigente e più critica.


Ciao

PS: ho cambiato il titolo

gialloporpora ha scritto:PS: ho cambiato il titolo

King se a Repubblica dopo averti assunto, Il che significherebbe che si è accorta delle proprie carenze, mi raccomando non ti scordare degli amici.

PS. Ma volendolo acquistare un pc di quelli, si potrebbe?

Non è una novità che i giornali tendano sempre a sparar ca77ate sulla tecnologia, io ci rido su, anche se a pensarci un attimo sarebbe da incavolarsi: un tipo sfoglia qualcosa di ultradatato, non si prende nemmeno la briga di arrivare alla fine del titolo che ha già l'idea geniale per un pezzo bellissimo che dimostra quanto fuori dal mondo vivono gli informatici... l'articolo passa (evidentemente o nessuno l'ha letto o sono tutti dei babbi)...e viene pubblicato... qualcuno lo legge e pensa "Ma che c******e sto Negroponte" ... intanto il danno è fatto...

Bah, sarà che mi ci arrabbio troppo per ste cose, ma l'analfabetizzazione informatica mi manda in bestia.

ps: 15 minuti per spiegare ad una persona come usare Mediafire ... quindiciminuti, poi sono io lo scemo...bah!...Ecco alla fine mi sono incavolato!!!


Edit: ecoc un commento che mi da un po' da pensare...

Paolo, sii più di larghe vedute. Noi vediamo le bufale quando parlano di informatica perché siamo esperti di informatica. Pensi davvero che quando parlano di altri argomenti vada meglio?

Nicholas Negroponte (Carroponte come lo chiamo io) ha rotto i ma**ni, va in giro da anni con la sua etichetta di boss del MIT Medialab, scrive libri e tiene conferenze dove fa sempre la parte del tecno-guru e spara previsioni su un futuro dove tutto sarà informatica e dai cavi in fibra potremo anche suggere latte e miele per sfamarci.

Secondo me questo è il classico yankee cresciuto "con le chiappe nel burro" a vedere Star Trek in TV tutti i giorni. Senza bisogno di arrivare a situazioni tragiche come l'Africa, vorrei portarlo in Italia, mostrargli un armadio di quartiere della Telecom e chiedergli se è ancora così sicuro delle sue idee.