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Ritorno alle origini: sviluppo in camera oscura

MessaggioInviato: dom dic 12, 2010 2:07 pm
da Uomo_Senza_Sonno
Salve ragazzi,

ultimamente a mia sorella le sta frullando in testa di fotografare in analogico e sviluppare i risultati in casa. Una sorta di ritorno alle origini [:D]
Ho cercato un po' in rete per ottenere le informazioni necessarie ma ovviamente le risposte sono spesso discordanti: chi dice che non ne vale la candela, chi si ecc ecc... ma a questo punto vorrei proprio capire che attrezzature sono necessarie per lo sviluppo di pellicole da 35mm (almeno all'inizio, così per prenderci la mano) e quali sono i costi.

Un grazie a tutti per l'interessamento

Re: Ritorno alle origini: sviluppo in camera oscura

MessaggioInviato: dom dic 12, 2010 2:25 pm
da Al3x
materiale: pellicola B/N (non so se ne vendono ancora a metro da bobinare a mano), carta sensibile
bagni chimici: sviluppo, acido ecc
attrezzature: ingrnaditore, tank per lo sviluppo, vasche per i bagni, lampada rossa (per camera oscura), pinze gommate,
prerequisiti: locale totalmente oscurabile dotato di acqua corrente e meglio se con sistema di ventitazione

sicuramente ho dimenticato qualcosa ma già così è un bell'impegno [;)]

EDIT: puoi sempre evitare di sviluppare i negativi in casa e dedicarti alla stampa che è la parte più orientata alla creatività

Re: Ritorno alle origini: sviluppo in camera oscura

MessaggioInviato: dom dic 12, 2010 2:41 pm
da Uomo_Senza_Sonno
Al3x ha scritto:già così è un bell'impegno

Immagino... orientativamente quanto può essere la spesa? Giusto per avere un'idea.

Re: Ritorno alle origini: sviluppo in camera oscura

MessaggioInviato: lun dic 13, 2010 11:38 pm
da Xero
Vabbè le tank agli inizi puoi rubarle al caseificio dietro casa (hai presente le vaschette bianche, basse e larghe? ecco [:D] )

I chimici in realtà non dovrebbero costare molto, piuttosto dovresti agganciare qualcuno che sa già farlo e che te lo insegni; che abbia esperienza sui tempi esatti ed anche per vedere come si fa.

L'ingranditore potresti prenderlo usato, credo sia l'unica spesa sostanziosa (ovviamente qui credo si paghi la qualità ottica, ma per cominciare tutto fa brodo)

Tra i requisiti che ti ha elencato Alex porrei attenzione sulla camera ventilata, si sviluppano gas non proprio salutari (a lungo andare); ed ovviamente dovresti sviluppare solo in BN. (il resto è parecchio complicato)

Tempo fa un amico scrisse diversi articoletti a riguardo su un forum, ma da quando è stato chiuso temo che abbiamo perso tutto [V]

ps. se vuoi divertirti senza impegno informati sulla cianotipia, tanto per cominciare. Pare che sia divertente e facile. Io devo ancora provarla in realtà (ho anche i prodotti da parte che m'erano stati regalati [cry] )

Re: Ritorno alle origini: sviluppo in camera oscura

MessaggioInviato: mar dic 14, 2010 2:48 pm
da Uomo_Senza_Sonno
Grazie ancora ragazzi, vedo un po' come muovermi adesso. [:)]

Re: Ritorno alle origini: sviluppo in camera oscura

MessaggioInviato: gio dic 16, 2010 1:13 pm
da Mandrake
puoi anche informarti se nella tua città c'è qualche camera oscura da noleggiare... a Roma è pieno. In questo modo eviti di spendere una marea di soldi in attrezzatura che magari dopo un mese non utilizzerai più perché era solo uno sfizio.
Lo sviluppo ti conviene farlo a casa: compri una tank con le spirali, ti servono 3 brocche dove ci metterai gli acidi (sviluppo, fissaggio, arresto), una bacinella dove tramite acqua calda riscaldare gli acidi ed un termometro per misurare le temperature dei liquidi.
Ti elenco in grosse linee cosa c'è da fare:
in una camera TOTALMENTE BUIA (non ci deve essere il minimo spiraglio di luce, nemmeno un led, nemmeno il cellulare:lo preciso perché l'ho visto utilizzare presi dall'agitazione), va aperto il rullino con le pinze, tagliata la coda della pellicola e montata nella spirale (che non è proprio semplice all'inizio), la spirale va inserita nella tank che ovviamente prima di accendere la luce va chiusa per bene!
Poi si passa allo sviluppo, si controllano sempre le temperature. Si procede con il prelavaggio della pellicola con acqua finchè l'acqua inserita nella tank non uscirà quasi pulita (e non magenta). Poi si passa agli acidi e i tempi dipendono in base alla pellicola utilizzata. dopo le 3 fasi si completa con un lavaggio sotto acqua corrente della pellicola di 15 minuti... finalmente abbiamo i nostri negativi che dobbiamo srotolare con cautela dalla spirale e come ultimo passaggio vanno passati nell'imbibente. Poi vanno appesi e lasciati asciugare.

La stampa, ammenochè non ti allestisci una vera e propria camera oscura con ingranditore e lampade, non puoi farla a casa... poi ti servono i filtri di contrasto ed il focometro (tutta roba che costicchia).
Ti serve la carta (che costa assai) quella politenata, perché se vuoi utilizzare quella baritata hai anche bisogno della "piastra" per stenderla poichè si increspa. Per una sola stampa va sprecata tanta carta, sopratutto se si ha poca esperienza. Si fanno prima i "provini a scalare", poi si passa ai provini a contatto, così hai tutti i tuoi negativi stampati su un foglio.
Dopo aver scelto la foto da stampare si fa lo scalare della fotografia per trovare la giusta esposizione (per i bianchi), e poi si ristampa cambiando i filtri di contrasto (per i neri). Perciò hai utilizzato almeno, se tutto va bene 4 fogli per una sola stampa! [acc2]
La stampa funziona all'inverso della ripresa: si monta il negativo sull'ingranditore che proietta l'immagine sulla carta. La carta reagisce alla luce proprio come la pellicola. Perciò poi si passa allo sviluppo, arresto, fissaggio e lavaggio della carta.

Preciso che tutto questo vale per il bianco e nero, a colori non so una cippa. [std]

Scusa se son stato così prolisso, ma l'ho fatto per far capire a tua sorella che ci vuole del tempo e soldi da investire e che non ci si può o meglio non conviene improvvisare. Sicuramente ci vuole qualcuno che ti insegni, per ridurre al minimo gli sprechi di tempo e denaro. Ne vale la pena? beh, è divertente, sopratutto la stampa che poi ha tanti trucchetti e dove puoi sbizzarrirti con la creatività. In termini di qualità non c'è paragone, il bianco e nero a pellicola è milioni di volte migliore di quello digitale (almeno per la mia esperienza).

Re: Ritorno alle origini: sviluppo in camera oscura

MessaggioInviato: mar dic 21, 2010 1:45 am
da Uomo_Senza_Sonno
Non devi scusarti, anzi ti ringrazio per la precisa spiegazione. In questi giorni di assenza ne stavo appunto parlando con lei, e come leggerà i posts vedrà un po' che fare.

Re: Ritorno alle origini: sviluppo in camera oscura

MessaggioInviato: gio gen 13, 2011 9:42 pm
da BlackJack
Discussione molto interessante! Vi ringrazio anche io per i posts!