puoi anche informarti se nella tua città c'è qualche camera oscura da noleggiare... a Roma è pieno. In questo modo eviti di spendere una marea di soldi in attrezzatura che magari dopo un mese non utilizzerai più perché era solo uno sfizio.
Lo sviluppo ti conviene farlo a casa: compri una tank con le spirali, ti servono 3 brocche dove ci metterai gli acidi (sviluppo, fissaggio, arresto), una bacinella dove tramite acqua calda riscaldare gli acidi ed un termometro per misurare le temperature dei liquidi.
Ti elenco in grosse linee cosa c'è da fare:
in una camera TOTALMENTE BUIA (non ci deve essere il minimo spiraglio di luce, nemmeno un led, nemmeno il cellulare:lo preciso perché l'ho visto utilizzare presi dall'agitazione), va aperto il rullino con le pinze, tagliata la coda della pellicola e montata nella spirale (che non è proprio semplice all'inizio), la spirale va inserita nella tank che ovviamente prima di accendere la luce va chiusa per bene!
Poi si passa allo sviluppo, si controllano sempre le temperature. Si procede con il prelavaggio della pellicola con acqua finchè l'acqua inserita nella tank non uscirà quasi pulita (e non magenta). Poi si passa agli acidi e i tempi dipendono in base alla pellicola utilizzata. dopo le 3 fasi si completa con un lavaggio sotto acqua corrente della pellicola di 15 minuti... finalmente abbiamo i nostri negativi che dobbiamo srotolare con cautela dalla spirale e come ultimo passaggio vanno passati nell'imbibente. Poi vanno appesi e lasciati asciugare.
La stampa, ammenochè non ti allestisci una vera e propria camera oscura con ingranditore e lampade, non puoi farla a casa... poi ti servono i filtri di contrasto ed il focometro (tutta roba che costicchia).
Ti serve la carta (che costa assai) quella politenata, perché se vuoi utilizzare quella baritata hai anche bisogno della "piastra" per stenderla poichè si increspa. Per una sola stampa va sprecata tanta carta, sopratutto se si ha poca esperienza. Si fanno prima i "provini a scalare", poi si passa ai
provini a contatto, così hai tutti i tuoi negativi stampati su un foglio.
Dopo aver scelto la foto da stampare si fa lo scalare della fotografia per trovare la giusta esposizione (per i bianchi), e poi si ristampa cambiando i filtri di contrasto (per i neri). Perciò hai utilizzato almeno, se tutto va bene 4 fogli per una sola stampa!
La stampa funziona all'inverso della ripresa: si monta il negativo sull'ingranditore che proietta l'immagine sulla carta. La carta reagisce alla luce proprio come la pellicola. Perciò poi si passa allo sviluppo, arresto, fissaggio e lavaggio della carta.
Preciso che tutto questo vale per il bianco e nero, a colori non so una cippa.
Scusa se son stato così prolisso, ma l'ho fatto per far capire a tua sorella che ci vuole del tempo e soldi da investire e che non ci si può o meglio non conviene improvvisare. Sicuramente ci vuole qualcuno che ti insegni, per ridurre al minimo gli sprechi di tempo e denaro. Ne vale la pena? beh, è divertente, sopratutto la stampa che poi ha tanti trucchetti e dove puoi sbizzarrirti con la creatività. In termini di qualità non c'è paragone, il bianco e nero a pellicola è milioni di volte migliore di quello digitale (almeno per la mia esperienza).