Come non concordare....
Mr.TFM ha scritto:Aesir ha scritto:Il merito più che a unix va ai filesystem pensati per questo sistema, ce ne sono tantissimi (troppi da elencare) da ext, a hfs+ a zfs. Quelli utilizzati di norma sono tutti di gran lunga superiori ai più diffusi fat o ntfs e non sono soggetti a frammentazione.
Quotone....
Ecco cosa troviamo fra gli Appunti (si, con la A maiuscola
):
Appunti di Informatica Libera ha scritto:295.2 Linux e la deframmentazione
Come posso trovare un programma tipo l'utilità di deframmentazione dischi di Windows?
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Il deframmentatore per Linux esiste ma non usatelo. Se proprio volete, è necessario utilizzare Linux in una modalità particolare per evitare che processi diversi vadano a scrivere sul filesystem mentre lo si deframmenta. Inoltre c'è lo svantaggio che non vi offre alcuna garanzia sul suo corretto funzionamento (il numero di versione parla chiaro). Normalmente la deframmentazione di un filesystem ext2 si stabilizza fra il 4 e 5 per cento, a meno che non ci siano una grande quantità di installazioni.
Per chi non lo sapesse, ext2 è più ottimizzato rispetto alla FAT perché quando si salvano le informazioni, esse si vanno a ricercare zone del disco per spezzare al minimo i file.
Fino ad ora, il solo mezzo che ho usato per deframmentare un disco è:
Creare un nastro di backup, ricreare il file system, ripristinare il nastro.
È un po' macchinoso ma se proprio bisogna deframmentare è il metodo più sicuro.
Probabilmente questo passaggio è stato scritto anni fa, ma direi che il concetto resta valido ancor oggi.