Per l'occasione Google ha realizzato un codec gratuito, VP9, alternativo a H.265, l'attuale riferimento di mercato, per altro a pagamento.
In passato ci aveva già tentato. Nel 2010 con VP8, ottenendo scarsi risultati viste le resistenze di coloro che avevano investito in un codec a pagamento e l'assenza di un supporto hardware. Questa volta invece vari esponenti dell'ICT hanno manifestato la loro intenzione di appoggiare l'iniziativa. Tra questi LG, Samsung, Toshiba, Intel, ARM, Broadcom e Marvell.
L'aspetto rilevante di VP9 è quello di tagliare della metà l'ammontare dei dati che un video necessita, a prescindere dalla risoluzione. Inoltre la trasmissione di video 4K richiederà un'ampiezza di banda ragionevole.
VP9 arriverà inizialmente su PC e apparecchi per la mobilità. Entro il 2015 anche alle TV. Per merito della gratuità anche la concorrenza di YouTube potrà avvalersi dell'innovazione e favorire la propagazione del nuovo standard.
La piattaforma resterà comunque aperta al codec H.265.
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