Un malware capace di controllare il PC colpito, monitorando tutte le attività compiute nell'arco delle 24 ore, al fine di elaborare statistiche sull'utilizzo e individuare dati significativi. L'infezione è banale: un sito poco sicuro, un link sconosciuto, l'adozione di una password troppo semplice.
Ad oggi ha totalizzato 1,5 milioni di credenziali per accedere a sitiweb, 320 mila account mail, 41 mila accessi FTP, 3.000 per l'accesso remoto ad altri computer. Sono stati colpiti alcuni tra i principali servizi online: Facebook, Twitter, Gmail, Yahoo e LinkedIn. Non solo privati cittadini ma anche aziende. Automatic Data Processing si occupa di software gestionali. Le hanno rubato 8.000 account con cui le risorse umane provvedono al pagamento dei dipendenti.
Le nazioni più infettate sono Paesi Bassi, Thailandia, Germania, Singapore e Indonesia. L'Italia non figura tra i primi 10. Sono stati colpiti anche Siria, Iran e Libano. È presumibile che i computer di queste località siano stati usati solo per far perdere le tracce dell'infezione.
Facebook, LinkedIn e Twitter hanno informato gli utenti interessati di provvedere al cambio di password. ADP suggerisce l'aggiornamento dell'antivirus, di Java, del browser e del software Adobe.
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