La censura del paese nord coreano è nota in tutto il mondo democratico. Ma anche lì qualcosa sta cambiando. Nel primo viaggio, anno 2000, Guttenfelder doveva lasciare il proprio telefonino al personale dell'albergo in cui alloggiava. A 13 anni di distanza il fotografo scatta le proprie foto in giro per le strade e le carica su Instagram. Così come accade per i comuni mortali in molte altre parti del mondo.
Il passaggio chiave della svolta coreana risale al febbraio di quest'anno, con l'avvento di una rete 3G, per altro assai costosa, per i turisti. Basti pensare che una sim costa 50 euro, una chiamata verso gli Stati Uniti costa 8 dollari al minuto, una in Svizzera solo 38 centesimi al minuto.
I cittadini coreani possono navigare solo con la intranet nazionale, Kwangmyong, e accedere ai siti governativi.
Qualcosa è cambiato dall'inizio dell'anno, con la comparsa del paese nelle mappe di Google, e con l'avvento di Arirang, il primo smartphone autoctono.
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