Solo da poche ore ne siamo a conoscenza. Negli ultimi mesi è stato messo a segno un attacco contro l'infrastruttura di Adobe. Dalla metà di agosto, dall'infrastruttura preposta alle transazioni dell'utenza, sono stati rubati i dati della clientela: generalità, credenziali di accesso e dati delle carte di credito.
A questi si aggiungono 40 GB di codice compilato e non di ColdFusioni, ColdFusion Builder e altri prodotti Acrobat.
Secondo Adobe il furto interessa 2,9 milioni di utenti. Per altro da San Jose fanno sapere di ritenere che i pirati non abbiano potuto accedere ai dati in chiaro delle carte di credito.
L'azienda ha iniziato a contattare i propri utenti chiedendo la reimpostazione delle password.
I timori degli esperti di sicurezza non sono infondati. Gli hacker potrebbero analizzare il codice recuperato e creare software malevolo che, attraverso aggiornamenti all'apparenza ufficiali, sarebbero in grado di controllare milioni di postazioni in giro per il mondo. Potrebbe essere l'avvento di una nuova generazione di virus, malware ed exploit.
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