Non è la prima volta che in maniera improvvisa Spotify cambia le condizioni contrattuali di erogazione dei propri servizi. Lo può fare. È scritto espressamente tra i termini e le condizioni d'uso al punto numero 2.
Il servizio free consentiva l'ascolto senza limitazioni, anche se con tanto di spot pubblicitari tra un brano e l'altro. Sarà ancora così per le prossime 24 settimane. Poi, se non si dovesse accedere ad una delle tante proposte a pagamento, si potrà fruire solo di 20 minuti di musica al giorno, 10 ore al mese. In caso si disponesse di un account da più di sei mesi la restrizione è operativa già dal 20 agosto.
Le versioni a pagamento sono quella unlimited, che prevede un costo di 4,99 euro al mese, quella premium, tariffata 9,99 euro al mese, che consente l'impiego anche dei dispositivi di mobilità.
Le modifiche erano attese. D'altra parte è la logica del profitto. Ma in Italia è quantomeno curiosa la sincronia con l'avvento di Google Play Music Unlimited. La sfida continua.
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