La notizia è pubblicata dal New York Times e ripresa da blog che si occupano di tecnologia. L'esperto di sicurezza Karsten Nohl, fondatore dei Security Research Labs di Berlino, ha individuato una debolezza delle Sim che riguarderebbe circa 750 milioni di utenze in tutto il pianeta.
Il baco interessa le schede che utilizzano lo standard di crittografia Des, Data Encryption Standard, per altro abbandonato da molti operatori perché tecnologicamente superato. Una chiave elettronica a 56 cifre permetterebbe di operare sul telefono senza alcuna limitazione. Si parte da un virus, inoculato via SMS. Una volta assunto il controllo è possibile operare da remoto intercettando chiamate, messaggi, mail, acquistando App, inviando messaggi e facendo chiamate al posto del proprietario.
Lo studio ha verificato la vulnerabilità nell'ultimo biennio su oltre un migliaio di Sim sparse in Europa e Nord America. Secondo Nohl è difficile che un hacker abbia già identificato la debolezza. Serviranno almeno 6 mesi per la sua individuazione, procedendo per tentativi, tempo ritenuto ragionevole per permettere agli operatori di sanare il problema.
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