Le password caratterizzano molti aspetti della vita digitale. Ce ne sono troppe e spesso non rispettano standard accettabili di sicurezza. Ricordarsele tutte, specie se sono differenti, diventa un'impresa. Oggi si ricorre a stratagemmi come la doppia autenticazione, ossia l'affiancamento ad un codice ricevuto via SMS o prodotto da un dispositivo hardware. Ai più sembra solo un'ulteriore complicazione.
Il futuro più immediato sembra essere la biometria: riconoscimento di impronte digitali, dei tratti del volto, scansione della retina.
Intanto PayPal, Google e Lenovo si sono consorziate in FIDO (Fast Identity Online) e mirano a realizzare un dispositivo capace di autenticare e di diminuire il ricorso alle password. L'idea consiste in un hardware, come una chiave USB, riconoscibile dai siti web. Gli utenti verrebbero identificati, solo all'avvio del computer, dal dispositivo e non dal sito.
Di primo acchito l'idea sembra buona. C'è una sola controindicazione. Che accade se l'hardware viene rubato?
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