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Il mercato dell'usato degli MP3

a cura di sergio.moriani
03/07/2013 - news
Tecnologia & Attualità - Il successo di ReDigi è stato immediato. Ma le accuse di violazione del diritto d'autore non mancano.

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Musica digitale di seconda mano? Sembra un controsenso. Eppure molti comuni mortali, in tempi di crisi e non solo, acquisterebbeo un'automobile o un libro usati. Ogni copia digitale è fedele all'originale e non risente del tempo che passa.

Dal 2011 la società americana ReDigi offre l'archiviazione e la vendita di musica, legalemente detenuta dagli utenti e già ascolatata. I pezzi sono transati a 60 centesimi. Su iTunes i centesimi diventano 99. Per ogni operazione conclusa si ricevono dei crediti utilizzabili, quando si raggiunge la soglia di 10 dollari, e fare nuovo business.

Dal sito si scarica una App che controlla la legalità dei brani posseduti. Solo quelli di cui si è legalmente proprietari sono oggetto di compravendita. Tutti possono essere ascoltati in streaming. I motivi venduti sono eliminati dal computer del venditore.

I gestori trattengono 15 cenntesimi a transazione e assicurano il rispetto del diritto d'autore. Al di là delle cause in atto il mercato è interessante anche per i grandi. Apple e Amazon hanno già i brevetti per vendere contenuti digitali usati. Si attendono prossime iniziative.

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