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Il ritorno di Napster

a cura di sergio.moriani
07/06/2013 - news
Tecnologia & Attualità - Tra il 1999 e il 2001 contribuì alla diffusione, spesso illegale, della musica digitale. Oggi è cambiato e l'offerta è completamente legale.

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Napster risorge dalle sue ceneri a si affaccia in 14 paesi d'Europa con un servizio a pagamento di musica in modalità streaming. Per al verità è già presente dal 2011 in Germania, Stati Uniti e Gran Bretagna. Lì gli abbonamenti hanno raggiunto la soglia del milione. L'arrivo tardivo nel resto del vecchio continente è dovuto alle condizioni di un mercato frammentato e all'operazione di nazionalizzazione del servizio.

Si hanno a disposizione 20 milioni di brani se si sottoscrive un abbonamento a 10 euro al mese. Trasmissione a 256 kbps con la gratuità del primo mese. L'accesso al servizio è molteplice: ai dispositivi fissi e mobili si aggiungono sistemi per l'intrattenimento domestico e persino impianti stereo installati nelle automobili.

Il mercato europeo della musica digitale è in crescita, ma la concorrenza è agguerrita. A cominciare da Spotify e dai nuovi servizi musicali di Google e Apple. Per Napster il valore aggiunto è rappresentato dall'adattamento ai mercati delle singole nazioni.

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