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La Russia contro i social network in nome dei bambini

a cura di sergio.moriani
04/04/2013 - news
Internet - Quanto sono sensibili i social network alle leggi nazionali? L'ultimo caso riguarda la Russia.

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Nel mese di novembre 2012 è entrata in vigore in Russia una legge a tutela dei minori che consente ad un organo di controllo di redigere una lista nera dei siti considerati illegali. Tra questi ci sono siti che istigano al suicidio, all'impiego di sostanze stupefacenti, di propaganda politica o, più banalmente, che propongono contenuti contrari al governo in carica. La lista nera diventa immediatamente operativa solo per siti che contengono immagini di abuso infantile.

Secondo il New York Times l'organismo per la regolamentazione della comunicazione si è rivolto a Facebook, Twitter e Google chiedendo la rimozione del materiale considerato censurabile.

Google non ha ceduto alla richiesta russa, almeno in prima battuta. Successivamente ha però provveduto a bloccare un video, pubblicato da YouTube, che avrebbe istigato al suicidio. In sede giudiziale Google ha comunque sostenuto che il video in oggetto sarebbe stato rivolto all'intrattenimento.

Facebook ha subito acconsentito all'eliminazione di una pagina segnalata per la sua correlazione con il suicidio. Il mese scorso anche Twitter ha fatto sparire 5 post legati all'uso di droghe.

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