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Quando Internet va sottacqua

a cura di sergio.moriani
04/04/2013 - news
Internet - La primavera araba coinvolge Internet in varie forme. Questa volta alcuni criminali hanno preso di mira una delle dorsali mediterranee.

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La situazione politica della regione mediorientale favorisce sommosse di ispirazione democratica. I mezzi di comunicazione offrono al resto del mondo la fotografia della situazione. È verosimile che a qualcuno questo non piaccia.

Tre sommozzatori egiziani sono stati arrestati la scorsa settimana dalla guardia costiera, al largo del porto di Alessandria, perché intenti a recidere i cavi Internet sottomarini appartenenti al monopolista delle telecomunicazioni di rete fissa Egypt Telecom.

Già dal giorno 22 di Marzo l'Egitto usufruiva di una connessione ad Internet più lenta del solito. I subacquei colti sul fatto stavano manomettendo la linea SEA-ME-WE 4 che serve il Mediterraneo, l'Africa, l'Europa, il Medio Oriente e una porzione di continente asiatico. Cavi strategicamente importanti, pochi centimetri di spessore, capaci di trasferire dati ad una velocità compresa tra 40 Gbps e 10 Tbps. Il taglio di questi cavi ha certamente avuto ripercussioni sul traffico. I trasferimenti hanno richiesto l'individuazione di percorsi alternativi, con conseguente ritardo di consegna.

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