Gli Stati Uniti sono sotto attacco informatico. La campagna di spionaggio su larga scala prosegue ormai da mesi. La notizia è apparsa sul Washington Post e cita valutazioni dei servizi segreti americani.
Periodicamente il direttore della National Intelligence redige un documento, il National Intelligence Estimates, con cui si informa i responsabili delle istituzioni sullo stato della sicurezza nazionale. Il rapporto evidenzia le aggressioni di matrice cinese delle ultime settimane contro il New York Times e il Wall Street Journal, punta il dito contro il governo dell'Iran per gli attacchi contro banche e società finanziarie.
Nel mese di gennaio Kaspersky Lab aveva scoperto Ottobre Rosso, colossale azione di spionaggio informatico orchestrata da russi e cinesi. La Cina è considerata il primo nemico americano nell'universo digitale. Ma anche sul versante economico. Pechino cerca di ottenere vantaggi traendo utili informazioni da settori chiave dell'economia a stelle e strisce come quelli energetico, finanziario, tecnologico, aerospaziale, automobilistico.
Un po' a sorpresa sono citati anche francesi e israeliani ma tutti impallidiscono a confronto degli sforzi del dragone. Sebbene le stime siano sempre difficili, esperti di sicurezza informatica esterni alle strutture governative valutano in decine di miliardi di dollari i danni derivanti dallo spionaggio digitale.
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