Le grosse Corporation, si sa, hanno interessi complessi ed estremamente ramificati. Toshiba, la capofila del consorzio impegnato per la promozione di HD DVD come lo standard di riferimento per i contenuti ad alta definizione prossimi venturi, è naturalmente anche (se non soprattutto) uno dei maggiori player del marcato del digital storage in tutte le sue forme. Visto il forte tasso di competitività delle aziende nel settore, la corporation ha stretto un accordo di collaborazione con Samsung, accordo che ha portato alla realizzazione di una società congiunta, chiamata Toshiba Samsung Storage Technology Corporation.
Oltre che per avere il nome commerciale più brutto della storia della tecnologia di archiviazione dati, la neonata etichetta è recentemente salita alla ribalta della cronaca per aver realizzato un masterizzatore Blu-ray che verrà commercializzato durante il corso del 2006. Il dispositivo (di cui potete vedere una foto alla vostra destra) verrà venduto sotto marchio Samsung, e sarà caratterizzato dalla compatibilità in scrittura con dischi BD-R a singolo strato da 25 Giga (salvo eventuali aggiornamenti del firmware per espanderne le capacità), con la connettività garantita dagli standard di comunicazione USB 2.0 e FireWire.
Nonostante Toshiba non venga chiamata direttamente in causa (in questo caso è solo una parte in gioco), è interessante notare come il notevole sforzo economico e tecnologico profuso nel sostenere la superiorità (oltre che la convenienza) di HD DVD rispetto a Blu-ray, non impedisca alla compagnia di trovarsi impegnata nella realizzazione di prodotti specificamente pensati per il diretto concorrente commerciale e tecnologico, sostenuto a sua volta da Sony e tutta la cordata del Blu-ray Consortium.
Se poi si considera che Toshiba fa parte, assieme a Sony e IBM, del consorzio che ha portato alla realizzazione del super processore Cell, futuro cuore pulsante dell'intrattenimento digitale della Playstation 3 (che leggerà solo dischi Blu-ray), la cosa appare ancor più ragionevole ma sempre interessante: dal campo di HD DVD si è disposti ad ammettere di poter fallire l'imposizione del proprio standard proprietario, ed elementari ragioni di opportunità (oltre che di convergenza di interessi ramificati, come indicato all'inizio) fanno si che la prospettiva di una possibile soluzione per via tecnologica (con lettori multiformato e microchip compatibili con entrambe i formati, ad esempio) della annosa guerra dei laser blu sembri molto più concreta di una incerta vittoria da conquistare sul mercato.
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