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Broadcom realizza un chip compatibile con Blu-ray e HD DVD

a cura di The King of GnG
18/01/2006 - news
Archivio - Forse risolta la guerra degli standard grazie ad un microchip capace di operare con entrambe i formati?

01_-_Columbus_Egg.jpgBroadcom, compagnia californiana specializzata nella realizzazione di tecnologie a semiconduttori pensate per la comunicazione a banda larga su filo e su reti wireless, ha approfittato del CES di quest'anno per annunciare la disponibilità del suo nuovo, interessante prodotto: un microchip di decodifica capace di operare in dispositivi che utilizzino indistintamente dischi DVD, Blu-ray o HD DVD. Un vero e proprio uovo di Colombo insomma, teoricamente in grado di scongiurare l'incombente minaccia della guerra di formati tra i dischi ad alta definizioni in via di finalizzazione e commercializzazione.

I tempi, infatti, sono oramai maturi perché Blu-ray e HD DVD vedano la luce del mercato reale, trasformandosi finalmente da semplici argomenti di discussione e polemica tecnologica, capaci come pochi di animare i canali dell'informazione specializzata, in prodotti concreti con caratteristiche oggettive con cui poter fare i conti.

Allo stato attuale della "guerra della luce blu" (entrambe i formati utilizzano un laser blu per leggere e scrivere i dati su disco), il formato Blu-ray è quello preferito dalle major cinematografiche, che vedono nella sua superiore tecnologia di protezione un possibile baluardo contro la pirateria e la contraffazione, mentre HD DVD, molto più versatile da questo punto di vista, è il formato d'elezione dei grossi player informatici (rif. Blue Light War: Microsoft e Intel supportano HD DVD).

02_-_Blu-ray_vs_HD DVD.gif

Nel mezzo, al solito, l'utente, chiamato a fare una scelta: Blu-ray o HD DVD, con la consapevolezza che "sposare" un formato comporta l'impossibilità di fruire dei contenuti distribuiti sull'altro, a meno di ulteriori esborsi economici (praticamente insostenibili, visti i probabili prezzi iniziali dei primi dispositivi) per procurarsi l'hardware aggiuntivo necessario.

La possibile soluzione al dilemma tecnologico è il microchip miracoloso che viene dall'estremo West nordamericano: tecnicamente indicato come BCM7411D, il chip è specializzato nella decodifica dei flussi audiovisivi ad alta definizione, ed è capace di processare dati video compressi con algoritmi MPEG-2 (usato nei comuni DVD, supportato anche in alta risoluzione), VC-1 (Video Codec 1, basato sul formato Windows Media 9) e H.264/MPEG-4 AVC (il nuovo campione della compressione dei contenuti digitali in qualità broadcast), tutti e tre utilizzabili sia su Blu-ray che su HD DVD.

Il dilemma, ora, è la verifica di come il mercato accoglierà il ritrovato: nella prospettiva di un'adozione lenta e graduale dei nuovi standard ad alta definizione, rallentata ancora di più dalla presenza di più standard incompatibili tra loro, la strada indicata da Broadcom potrebbe ottenere l'approvazione di molti. In fondo, it's business, e a nessuno piace perder soldi, tempo o entrambe...

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