Allo stato attuale, lo standard Blu-ray, sviluppato dalla multinazionale giapponese dell'elettronica, ha ottenuto un supporto tale da garantirgli un vantaggio sostanziale, una volta sul mercato, su HD DVD di Toshiba e Nec, suo diretto concorrente per la successione al DVD.
A complicare le rosee previsioni vengono ora i conti in tasta dei produttori e delle compagnie cinematografiche: produrre dischi BD, infatti, ha un costo decisamente superiore rispetto alla produzione di dischi HD DVD.
MKM e Hitachi hanno già dimostrato come sia possibile adattare le attuali linee di produzione dei supporti DVD al nuovo formato HD DVD, a fronte della spesa di una frazione delle risorse economiche (si parla di circa 1/10) necessarie alla loro totale sostituzione per poter produrre Blu-ray. Le materie prime necessarie per la manifattura di Blu-ray, inoltre, sono più costose, come ad esempio uno strato di pellicola che attualmente solo Sony commercializza.
Non bastasse questo, secondo quanto affermato da un alto dirigente di una compagnia di produzione di supporti rimasto anonimo, i primi test hanno evidenziato che una linea di produzione per Blu-ray produce soltanto metà del totale di dischi usabili rispetto al quantitativo prodotto da una linea di produzione di HD DVD su un dato intervallo di tempo.
L'alto costo iniziale dei supporti, ad ogni modo, è sempre stata una caratteristica dei nuovi formati alla loro uscita: costavano tanto i CD, e parecchio costosi erano pure i DVD nel primo periodo di lancio del formato.
Oggi le cose sono diverse, visto che vi saranno due formati concorrenti a darsi battaglia sul mercato. Ciononostante, i supporter di Blu-ray predicono un rapido calo dei prezzi grazie alla diffusione dei dischi e, soprattutto, al successo commerciale della prossima Playstation 3, che userà appunto dischi Blu-ray come formato d'elezione per i suoi giochi.
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