Qualsiasi sistema operativo, dopo anni o mesi di utilizzo, inizia ad accumulare vari "avanzi" di installazioni di programmi e quant'altro: quindi, in parole povere, inizia a rallentare. Per ovviare a ciò esistono vari tool per migliorare le prestazioni di Ubuntu.
Come prima cosa apriamo il terminale (Applicazioni -> Accessori -> Terminale) e installiamo il programma localepurge tramite questo comando sudo apt-get install localepurge (se ci viene richiesto inseriamo la password di amministratore).
Questo applicativo non fa altro che eliminare i pacchetti delle lingue che noi non utilizziamo.
Durante il processo di installazione ci apparirà una schermata che ci chiederà di selezionare le lingue da mantenere: nel mio caso ho selezionato Inglese (en) e Italiano (it), semplicemente premendo la barra spaziatrice. Infine premiamo Invio. Questa procedura di pulizia permette di recuperare molto spazio, specialmente se abbiamo installato molti programmi.
Finita l'installazione per iniziare a utilizzarlo basta aprire il terminale e digitare sudo localepurge. Questa operazione è completamente automatica.
Per pulire il potente strumento da linea di comando apt-get basta digitare nel terminale sudo apt-get purge (per visualizzare i pacchetti inutilizzati) e in seguito sudo apt-get autoremove (per eliminarli).
Se vogliamo fare tutto in automatico, senza digitare un comando, possiamo affidarci a BleachBit: scaricabile dall'Ubuntu Software Center o tramite comando: sudo apt-get install bleachbit. Una volta installato lo ritroveremo in Applicazioni -> Strumenti di Sistema ed è disponibile in due varianti: standard e amministratore, la seconda dato che si avvierà come root potrà scansionare più a fondo il sistema, zone in cui l'utente standard non può arrivare; ma è risaputo che più a fondo scansioni il sistema più danni potresti causargli, quindi prestate molta attenzione.
Una volta avviato ci apparirà una schermata come questa:
Il programma si presenta senza fronzoli con un'interfaccia molto pulita, simile a quella di CCleaner. Non dobbiamo fare altro che selezionare le parti da pulire e cliccare su Anteprima, per vedere gli avanzi, e in seguito su Elimina.
Apriamo il terminale e digitiamo sudo apt-get install preload. Preload è un programma che monitora i software che utilizziamo più spesso e ne facilita il caricamento in memoria, rendendo i tempi d'avvio più rapidi.
Una volta installa non dobbiamo fare nient'altro: perché il programma resterà in memoria e monitorerà il sistema.
Per ottimizzare il boot di Ubuntu scarichiamo il programma Boot-up Manager, basta cercare bum dall'Ubuntu Software Center o dal gestore pacchetti (se installato). Una volta finita l'installazione rechiamoci in Sistema -> Amministrazione -> Boot-up Manager e avviamolo.
Ci apparirà una schermata simile alla seguente, dove dovremo disabilitare i servizi che non ci servono all'avvio., semplicemente spuntando l'apposita casella. Una volta finito basta cliccare su Applica. Inoltre c'è anche la Modalità avanzata, dove verranno mostrati i servizi e gli script di avvio/chiusura.
N.B: Mi raccomando se non siete sicuri dei servizi che state per disabilitare fate prima qualche ricerca o chiedete sul forum di MegaLab.it.
Dopo aver visto il funzionamento del programma Boot-up Manager, vi faccio vedere come velocizzare ulteriormente il boot:
Apriamo il terminale, digitiamo: sudo gedit /etc/init.d/rc e inseriamo la password di amministratore. Con questo comando non facciamo altro che aprire, con l'editor di testo gedit, il file rc, nel quale andremo a modificare una riga.
Come da immagine ho evidenziato CONCURRENCY=none: di default il valore è impostato su none ma noi lo dobbiamo modificare in shell. La differenza sostanziale tra i due valori è quella che su none i servizi si avviano uno per volta e la CPU è meno stressata; mentre su shell i servizi si avviano tutti insieme velocizzando il boot e naturalmente la CPU è più affaticata.
N.B = Se modificate questo parametro dovete essere sicuri che il vostro processore abbia delle medio/alte capacità di calcolo, altrimenti avrete l'effetto contrario.
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