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Ottimizziamo le prestazioni di Ubuntu 11.10 in 5 semplici passi

30/11/2011 - articolo
Linux & Open Source - Ubuntu non è più reattivo come una volta? In questa guida vi mostreremo alcuni trucchi per velocizzarlo.

Qualsiasi sistema operativo, dopo anni o mesi di utilizzo, inizia ad accumulare vari "avanzi" di installazioni di programmi e quant'altro: quindi, in parole povere, inizia a rallentare. Per ovviare a ciò esistono vari tool per migliorare le prestazioni di Ubuntu.

Step uno: pulizia dei pacchetti lingue obsoleti

Come prima cosa apriamo il terminale (Applicazioni -> Accessori -> Terminale) e installiamo il programma localepurge tramite questo comando sudo apt-get install localepurge (se ci viene richiesto inseriamo la password di amministratore).

Questo applicativo non fa altro che eliminare i pacchetti delle lingue che noi non utilizziamo.

Durante il processo di installazione ci apparirà una schermata che ci chiederà di selezionare le lingue da mantenere: nel mio caso ho selezionato Inglese (en) e Italiano (it), semplicemente premendo la barra spaziatrice. Infine premiamo Invio. Questa procedura di pulizia permette di recuperare molto spazio, specialmente se abbiamo installato molti programmi.

Schermata 1.png

Finita l'installazione per iniziare a utilizzarlo basta aprire il terminale e digitare sudo localepurge. Questa operazione è completamente automatica.

Step due: puliamo lo strumento apt-get

Per pulire il potente strumento da linea di comando apt-get basta digitare nel terminale sudo apt-get purge (per visualizzare i pacchetti inutilizzati) e in seguito sudo apt-get autoremove (per eliminarli).

Schermata 2.png

Step tre: Bleachbit, il "CCleaner di Ubuntu"

Se vogliamo fare tutto in automatico, senza digitare un comando, possiamo affidarci a BleachBit: scaricabile dall'Ubuntu Software Center o tramite comando: sudo apt-get install bleachbit. Una volta installato lo ritroveremo in Applicazioni -> Strumenti di Sistema ed è disponibile in due varianti: standard e amministratore, la seconda dato che si avvierà come root potrà scansionare più a fondo il sistema, zone in cui l'utente standard non può arrivare; ma è risaputo che più a fondo scansioni il sistema più danni potresti causargli, quindi prestate molta attenzione.

Una volta avviato ci apparirà una schermata come questa:

Schermata 5.png

Il programma si presenta senza fronzoli con un'interfaccia molto pulita, simile a quella di CCleaner. Non dobbiamo fare altro che selezionare le parti da pulire e cliccare su Anteprima, per vedere gli avanzi, e in seguito su Elimina.

Step quattro: installiamo Preload

Apriamo il terminale e digitiamo sudo apt-get install preload. Preload è un programma che monitora i software che utilizziamo più spesso e ne facilita il caricamento in memoria, rendendo i tempi d'avvio più rapidi.

Schermata 6.png

Una volta installa non dobbiamo fare nient'altro: perché il programma resterà in memoria e monitorerà il sistema.

Step cinque: ottimizziamo il boot

Per ottimizzare il boot di Ubuntu scarichiamo il programma Boot-up Manager, basta cercare bum dall'Ubuntu Software Center o dal gestore pacchetti (se installato). Una volta finita l'installazione rechiamoci in Sistema -> Amministrazione -> Boot-up Manager e avviamolo.

Schermata 3.png

Ci apparirà una schermata simile alla seguente, dove dovremo disabilitare i servizi che non ci servono all'avvio., semplicemente spuntando l'apposita casella. Una volta finito basta cliccare su Applica. Inoltre c'è anche la Modalità avanzata, dove verranno mostrati i servizi e gli script di avvio/chiusura.

N.B: Mi raccomando se non siete sicuri dei servizi che state per disabilitare fate prima qualche ricerca o chiedete sul forum di MegaLab.it.

Dopo aver visto il funzionamento del programma Boot-up Manager, vi faccio vedere come velocizzare ulteriormente il boot:

Apriamo il terminale, digitiamo: sudo gedit /etc/init.d/rc e inseriamo la password di amministratore. Con questo comando non facciamo altro che aprire, con l'editor di testo gedit, il file rc, nel quale andremo a modificare una riga.

Schermata 4.png

Come da immagine ho evidenziato CONCURRENCY=none: di default il valore è impostato su none ma noi lo dobbiamo modificare in shell. La differenza sostanziale tra i due valori è quella che su none i servizi si avviano uno per volta e la CPU è meno stressata; mentre su shell i servizi si avviano tutti insieme velocizzando il boot e naturalmente la CPU è più affaticata.

N.B = Se modificate questo parametro dovete essere sicuri che il vostro processore abbia delle medio/alte capacità di calcolo, altrimenti avrete l'effetto contrario.

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