Nonostante l'uscita di LulzSec dalle scene, Anonymous non si è fermato nell'operazione di cracking globale ai danni di istituzioni governative e multinazionali, in nome dell'Internet Freedom citata sulla pagina @anonitaly di Twitter.
Dopo il tweet "YOUR COUNTRY WILL BE THE NEXT!" di martedì mattina, è stato sferrato un massiccio attacco DDoS (Distributed Denial of Service) ai danni del portale italiano AGCOM.it (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), durato dalle 12:00 alle 16:00, con problemi nel raggiungere il sito fino alle ore 18:30.
A partire dalla serata, l'infrastruttura tecnica del bersaglio è stata riconfigurata per rispondere solo agli utenti italiani, di modo da arginare altri tentativi di DDoS.
Questa è l'immagine-manifesto diffusa da Anonymous, nella quale i dissidenti spiegano di aver promosso questa azione dimostrativa allo scopo di protestare contro il cosiddetto "decreto Romani": un provvedimento che, nella sostanza, prevede la possibilità da parte dell'Autorità di imporre la rimozione dei contenuti che siano sospettati di violare il diritto d'autore senza coinvolgere il sistema giudiziario, il tutto in 5 giorni.
Il decreto citato entrerà in vigore a partire dal 6 luglio prossimo.
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