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Android e Music protagonisti a Google I/O 2011

a cura di Zane
12/05/2011 - news
Telefonia & Palmari - La prima giornata della conferenza in corso presso il Moscone Center di San Francisco ha svelato grandi piani per la piattaforma Android e per la multimedialità via cloud in generale. Ecco cosa ci aspetta.

L'edizione "2011" di Google I/O, la due giorni annuale che il colosso delle ricerche dedica agli sviluppatori, non ha deluso le aspettative: fra novità sul fronte prettamente mobile ed altre iniziative legate al cloud, le novità emerse sono state indubbiamente molte.

Android 3.1 è pronto ad aggiornare i tablet

Il prodotto temporalmente più vicino è Android 3.1, un'iterazione minore studiata per motorizzare i tablet in uscita nei prossimi mesi e la ventura classe di apparecchi nota come Google TV

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Le novità veicolate sono comunque parecchie. Oltre ad un corposo perfezionamento dell'interfaccia grafica ed un massiccio upgrade delle applicazioni di serie, spicca la funzionalità USB Host, tramite la quale gestire chiavette USB e le altre memorie di massa esterne direttamente o, più in generale, collegare altri accessori USB: fra questi, vi sono tastiere, mouse, gamepad, docking station e webcam esterne, utilizzabili per trasformare, alla bisogna, il tablet in un apparecchio più simile ad un computer completo.

"Gli utenti possono collegare al tablet i controller di PlayStation 3 e Xbox 360" si legge nella documentazione.

Non è chiaro, al momento, se i possessori di un tablet governato da Android 3.0 riceveranno o meno l'aggiornamento: la decisione finale spetta infatti ai produttori e agli operatori di telecomunicazione. L'unica conferma riguarda Motorola Xoom, per il quale l'update sarà distribuito già nei prossimi giorni.

Android 3.1 è già disponibile, anche sottoforma di pacchetto scaricabile per la prova nell'emulatore.

Ice Cream Sandwich: tablet e smartphone di nuovo insieme

Il mondo Android si trova attualmente suddiviso in due: la generazione "2.x", dedicata agli smartphone, ed il ramo "3.x", studiato per i tablet.

Google ha annunciato l'intenzione di unificare nuovamente i due prodotti in un'unica declinazione in grado di funzionare al meglio sia sui telefonini, sia sulle tavolette digitali.

La fusione avverrà con la prossima iterazione del sistema operativo, battezzata Ice Cream Sandwich (il progressivo non è stato comunicato, ma non è da escludere che possa trattarsi di Android 4.0)

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"Ice Cream Sandwich sarà un sistema operativo che funziona ovunque, indipendentemente dal device in uso", ha specificato Google, lasciando chiaramente trasparire l'intenzione di spingere il prodotto anche sui televisori di nuova generazione e sugli altri elettrodomestici avanzati.

"Ice Cream Sandwich poterà tutto quello che ami di Honeycomb anche sul tuo smartphone, inclusa l'interfaccia olografica, più multitasking, il nuovo launcher e widget più ricchi".

I vantaggi sono evidenti anche per gli sviluppatori, i quali potranno realizzare applicazioni compatibili con tutti i dispositivi Android senza preoccuparsi del formato.

Il nuovo sistema operativo sarà disponibile nel corso dell'autuno 2011.

Aggiornamenti "garantiti"

Nel corso della conferenza è stato annunciato anche un accordo fra Google, HTC, LG, Motorola, Samsung, Sony Ericsson ed altri produttori e operatori di telecomunicazioni, secondo i termini del quale i firmatari si impegnano a distribuire le versioni aggiornate di Android per i propri apparecchi per un periodo di almeno 18 mesi dal lancio dei singoli prodotti.

I film si noleggiano su Androrid Market

Google si lancia con irruenza anche nel settore del noleggio on-line di contenuti multimediali. A partire da oggi infatti, gli utenti possono affittare film tramite Android Market, scegliendo da un catalogo di "migliaia di titoli"

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Il materiale sarà poi visualizzabile su qualsiasi apparecchio governato da Android sia on-line in streaming, sia off-line in caso la connettività non sia disponibile.

Affinché il tutto possa essere utilizzato in mobilità, è necessario che sul dispositivo sia presente Android 3.1 oppure una versione debitamente aggiornata con l'apposita App di Android 2.2 e successivi.

Il prezzo è particolarmente aggressivo: si parte infatti 1,99 $ per le pellicola più datate, fino a salire a 3,99 $ per quelle recenti, disponibili anche ad alta definizione (HD).

Una volta scelto il film, l'utente avrà a disposizione 30 giorni per iniziare a guardarlo. A riproduzione iniziata però, la pellicola sarà visionabile solo per 24 ore.

Il sito di riferimento non è ancora raggiungibile dal pubblico italiano: non è chiaro se questo sia dovuto a difficoltà contestuali al lancio o se la disponibilità agli utenti internazionali sia stata pianificata per un secondo momento.

Il (ri) lancio di Google Music

Fra i tanti annunci particolarmente interessanti, l'azienda ha tolto i veli a Google Music: un servizio che consente al pubblico di caricare la propria musica preferita nella "nuvola", per poi ascoltarla in streaming tramite qualsiasi browser web o dispositivo mobile Android

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Per tutte quelle circostanze in cui non fosse disponibile la connettività, l'App dedicata si occupa di mantenere una copia cache locale delle canzoni preferite, rendendole disponibili off-line. L'utente è inoltre libero di indicare in maniera manuale le tracce che dovranno essere sempre conservate anche in locale.

Completano il tutto le funzionalità per la sincronizzazione e la generazione automatica delle playlist.

Lo spazio a disposizione dell'utente è particolarmente generoso: ben 20.000 tracce.

È interessante notare che il prodotto non si posiziona apertamente come concorrete di iTunes: al contrario della creatura Apple, infatti, Google Music consente di caricare la musica già in proprio possesso, ma non di acquistarne altra in maniera diretta.

Per il momento, Google Music è in fase beta ed è accessibile unicamente dagli utenti statunitensi e solo su invito. Nessun'altra informazione circa la disponibilità al di fuori dei confini USA è stata diramata, ma non è da escludere che, considerate le complicazioni legate alla gestione dei diritti d'autore, l'approdo nel vecchio continente possa essere ancora lontano.

Il jukebox digitale di Google sarà "gratuito per tutta la fase beta": questo lascia ipotizzare che l'azienda sia intenzionata a richiedere il pagamento di un corrispettivo una volta che il tutto avrà raggiunto la piena maturità.

Non è però nemmeno da escludere che Google Music possa rimanere gratuito, magari in una versione interessata da qualche limitazione in più: del resto, la strategia del "free" legata a Gmail, Picasa e dintorni è ben radicata nell'approccio del colosso al mercato.

Le altre novità

Fra le altre novità svelate nel corso della prima giornata, si è parlato anche di:

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