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Internet Explorer 9 finale presenta accelerazione hardware e HTML5

a cura di M. Adriani
16/03/2011 - news
Mondo Windows - Microsoft ha rilasciato la versione finale del suo browser, che porta numerosi miglioramenti, tra cui spiccano i notevoli passi avanti sul fronte prestazioni, la migliorata compatibilità con gli standard Web più recenti e l'innovativa funzionalità di accelerazione hardware tramite GPU. A fare da contorno una serie di piccole nuove funzionalità che promettono di migliorare ulteriormente l'esperienza di navigazione. Come per le versioni preliminari, gli utenti di Windows XP restano esclusi.

Tenendo fede a quanto annunciato qualche giorno fa, tramite un comunicato pubblicato sul blog ufficiale del team di sviluppo, nella serata di lunedì (ad esattamente un anno di distanza dalla presentazione della prima versione di anteprima) Microsoft ha reso disponibile la release finale di Internet Explorer 9.

Questa versione del browser avrà l'arduo compito di riabilitare agli occhi degli utenti il marchio "Internet Explorer", collegato ormai sempre più spesso all'immagine di programma lento e insicuro, e porre un freno al crollo verticale del numero di utenti, sempre più attratti da navigatori alternativi come Firefox, Chrome, Opera e Safari.

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Internet Explorer 9 RTW (Release To Web, progressivo 9.0.8112.16421) arriva dopo una versione Beta, una RC e ben otto Platform Preview e capitalizza su quanto queste compilazioni preliminari hanno fatto trasparire nell'ultimo anno.

Andiamo ora a vedere nel dettaglio quali novità e miglioramenti questa nuova iterazione maggiore del navigatore Microsoft porta con sé.

Interfaccia grafica rinnovata e migliore integrazione con Windows 7

La prima innovazione che salta all'occhio è la nuova veste grafica del browser, caratterizzata da uno stile molto semplice e pulito, piuttosto simile a quello delle più recenti incarnazioni di Chrome, Opera e Firefox.

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In particolare possiamo notare come, per aumentare l'area dedicata alla visualizzazione dei contenuti, i controlli visualizzati di default siano stati ridotti al minimo, raggruppando quelli non essenziali all'interno di tre menu.

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A tal proposito, in occasione del rilascio della Beta, avevo lamentato alcuni difetti nell'implementazione proposta da Microsoft, in particolare per quanto concerne la scelta di posizionare le schede a destra della barra degli indirizzi.

La società sembra aver dato ascolto a queste critiche (perarltro condivise da molti altri utenti), infatti è ora possibile spostare le schede al di sotto della barra degli indirizzi, mediante un'apposita opzione.

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Tra le altre novità troviamo inoltre la possibilità di pinnare i siti preferiti sulla SuperBar di Windows 7, in modo da potervi accedere velocemente e gestirli in modo migliore.

Per esempio, i siti possono personalizzare le voci da visualizzare nella jump list, in modo da consentire un'integrazione più profonda con il sistema operativo.

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Per procedere all'aggiunta di uno specifico sito è sufficiente trascinare l'icona visualizzata a sinistra della barra degli indirizzi direttamente sulla SuperBar (la stessa operazione è fattibile anche trascinando una scheda).

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Anche la gestione delle schede è stata oggetto di miglioramenti. In particolare merita menzione la possibilità di "staccare" una scheda da una finestra per inserirla in un'altra.

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Altra funzionalità perfezionata è la pagina "Nuova Scheda", completamente rivista e ora ispirata alle analoghe funzioni di Chrome e Opera.

Sebbene l'idea sia sicuramente buona, a mio avviso la pagina risulta troppo basilare e poco configurabile rispetto a quanto presentato dai concorrenti.

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Miglioramenti di secondo piano interessano anche i seguenti componenti:

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Anche sicurezza e stabilità, già oggetto di un grande miglioramento nella versione precedente, hanno subito un ulteriore perfezionamento, sebbene di entità inferiore rispetto a quanto visto in altri ambiti.

Più sicurezza con filtro SmartScreen potenziato e nuove tecniche anti-exploit

Per quanto riguarda il caldissimo capitolo "sicurezza", la nona iterazione del browser Microsoft presenta tutte le funzionalità incluse nelle precedenti release e qualche innovazione piuttosto interessante.

Ecco quindi che ritroviamo Modalità Protetta, InPrivate Browsing e Domain Highlighting affiancati da un filtro SmartScreen dalle funzionalità potenziate e da un piccolo numero di nuove funzionalità che contribuiscono ad aumentare il livello di sicurezza contro alcune tipologie di attacco specifiche.

Il filtro SmartScreen, introdotto per la prima volta in Internet Explorer 7 come strumento contro il phishing, è il componente che ha subito le maggiori modifiche.

La versione inclusa in Internet Explorer 9 non si limita ad analizzare i siti visitati e verificare se i file scaricati contengono malware noto, ma include anche una funzionalità di analisi basata sulla reputazione dei file scaricati.

Questa funzione consente al browser Microsoft di non visualizzare avvisi di sicurezza per i file notoriamente sicuri (perché scaricati da molti utenti e/o dotati di firma digitale valida) e di sconsigliare in modo più vistoso l'apertura di file potenzialmente pericolosi perché poco noti o contenenti malware.

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Questo potrebbe rappresentare un notevole passo avanti rispetto all'approccio finora utilizzato da tutti i browser, in quanto consente di visualizzare avvisi di sicurezza solo quando realmente necessario, riducendo quindi il disturbo per gli utenti meno esperti.

La funzionalità in questione, disattivata sulla Beta, è ora pienamente operativa, e, sulla base dei primi test, sembra comportarsi piuttosto bene.

Per chi volesse fare qualche prova senza correre rischi, Microsoft ha predisposto un minisito da cui scaricare un file predisposto per far scattare il controllo del filtro SmartScreen.

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A chiusura del capitolo sicurezza troviamo alcune misure di sicurezza che consentono di evitare, o mitigare gli effetti, di numerose tipologie di attacco, tra cui quelli noti come cross-site scripting, e una inedita funzionalità per il blocco del caricamento di componenti ActiveX potenzialmente pericolosi.

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Un'occhio di riguardo alla privacy

Internet Explorer 9 presenta inoltre una versione rivista di InPrivate Filtering, ora denominata Tracking protection, che è maggiormente personalizzabile dall'utente ed arricchibile con liste pre-popolate ed auto-aggiornate di siti fornitori di contenuti potenzialmente non voluti.

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In questo modo Microsoft promette di riuscire a diminuire le possibilità di essere tracciati in rete da parte dei servizi di advertising.

Stabilità: Verifica dei componenti aggiuntivi

Per quanto riguarda affidabilità e stabilità l'unica innovazione di rilievo è il monitoraggio delle prestazioni dei componenti aggiuntivi. Infatti, in caso un plug-in rallenti in modo significativo avvio ed esecuzione del browser ne viene proposta automaticamente la disattivazione.

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Anche in questo settore ritroviamo le innovazioni portate dalla precedente release, come architettura multi-processo, ripristino automatico in caso di crash e isolamento di componenti aggiuntivi e schede.

Maggiore velocità con Chakra, Direct2D, DirectWrite e DirectX

Uno dei punti su cui le edizioni precedenti di Internet Explorer sono state spesso superate dai concorrenti è la velocità di caricamento delle pagine ed esecuzione di codice Javascript.

La nona versione del browser Microsoft promette di migliorare notevolmente in questo ambito, grazie all'introduzione di numerose interessanti novità.

Javascript

Tra queste occupa sicuramente un posto di primo piano il nuovo interprete Javascript, nome in codice Chakra, dotato (al pari dei vari V8, Carakan, TraceMonkey e Nitro) di caratteristiche di compilatore e della possibilità di sfruttare appieno i potenti processori multi-core mediante il caricamento parallelo di codice HTML e Javascript. Quest'ultima funzionalità è, al momento, un'esclusiva del browser Microsoft e dovrebbe portare miglioramenti piuttosto significativi al comparto prestazioni.

Per dare un'idea di quanto questo strumento migliori le performance del programma, Microsoft stessa ha provveduto a confrontare i browser più diffusi utilizzando il benchmark Sunspider, uno dei test più rinomati in questo settore, e pubblicando i risultati su un sito creato ad hoc, dove sono presenti anche numerosi test specifici per le nuove funzionalità del browser.

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I risultati di questo test sono piuttosto interessanti. Secondo Microsoft, Internet Explorer 9 si piazza in prima posizione, anche davanti ai campioni di velocità Opera 11 e Chrome 10, e con un discreto margine di vantaggio sul venturo Mozilla Firefox 4.

Il miglioramento rispetto alla Beta, che si piazzava in terza posizione dietro Chrome e Opera, è da attribuirsi, a detta di Microsoft, al lungo lavoro di affinamento che è stato svolto negli ultimi mesi analizzando i siti Web più noti e ottimizzando il motore per gestire le istruzioni più frequenti.

Accelerazione hardware e miglioramenti minori

Altra importante novità per quanto concerne il capitolo prestazioni è l'introduzione del pieno supporto all'accelerazione hardware via GPU, che viene ora utilizzata per tutte le operazioni di rendering, sgravando il processore centrale da un'ingente quantità di calcoli.

Questo è ottenuto mediante il supporto ad un ampio set di tecnologie, tra cui figurano Direct3D, Direct2D e DirectWrite.

Uno degli scenari dove questo approccio presenta maggiori vantaggi è la riproduzione di video in alta definizione, operazione che, proprio grazie a questa funzionalità, dovrebbe risultare possibile anche sui netbook e più in generale sui computer meno recenti.

Bisogna però sottolineare che questa non è una novità assoluta, in quanto le più recenti versioni dei browser alternativi hanno iniziato a perseguire questa strada già da qualche tempo.

A tal proposito Microsoft ha affermato che, al momento, l'unico browser capace di offrire un'accelerazione hardware completa è proprio Internet Explorer 9.

In occasione del rilascio della versione finale, Microsoft ha lavorato ulteriormente sul funzionamento dell'accelerazione hardware con le schede video di fascia bassa, che ora dovrebbero garantire migliori prestazioni.

Per i più attenti all'ambiente è da segnalare come il browser di Microsoft sia ora in grado di ridurre automaticamente il consumo di energia (e, ovviamente, le prestazioni) in caso il computer in uso sia un notebook non collegato alla rete elettrica (opzione configurabile dal pannello di controllo).

Chiudono il capitolo prestazioni una lunga serie di ottimizzazioni minori inserite in varie parti del codice, che dovrebbero migliorare ulteriormente il comportamento del browser in svariati ambiti.

Impressioni sulle performance

Per saggiare le reali doti velocistiche di IE 9 ho provveduto ad eseguire alcuni test sulla mia macchina di produzione, equipaggiata con un Celeron D da 2.66 GHz, 1.25 GB di RAM, scheda video ATI X1650Pro con 512 MB di memoria dedicata e Windows 7 Ultimate Service Pack 1.

In particolare sono stati verificati i tempi necessari al caricamento di alcuni dei siti più noti ed eseguito il benchmark Peacekeeper, focalizzato sulle performance grafiche dei browser.

I risultati ottenuti sono stati infine confrontati con quanto fatto rilevare da Opera 11, al momento accreditato come uno dei browser più veloci sulla piazza.

Il responso, nonostante il computer non fosse particolarmente recente e dotato solo di un processore single-core, è stato abbastanza buono. Infatti, mentre la differenza tra Opera e IE 8 era piuttosto consistente, il nuovo browser di Microsoft tallona da vicino il veloce avversario norvegese ed è addirittura capace di superarlo nel caricamento di alcuni siti.

Per quanto riguarda il benchmark Peacekeeper, il dettaglio dei risultati ottenuti dai due browser è presente sotto.

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In questo test la differenza tra i due browser aumenta notevolmente e Opera risulta più di due volte più veloce di Internet Explorer.

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Nonostante questo risultato l'esperienza di navigazione garantita dal browser Microsoft nell'uso ordinario risulta comunque gradevole e fluida, talvolta anche migliore di quanto offerto da Opera e Firefox.

Migliore supporto degli standard

Un altro settore su cui Microsoft punta molto è il supporto agli standard web più recenti, come HTML5, CSS 3 e DOM L2 e L3.

Il risultato del lavoro del colosso di Redmond si può sintetizzare con il punteggio ottenuto da Internet Explorer 9 nel test Acid3, severo banco di prova per la compatibilità dei browser con gli standard web.

In questo test il browser Microsoft raggiunge l'incoraggiante risultato di 95/100 che, sebbene non sia ancora al livello dei migliori concorrenti, rappresenta un enorme passo avanti rispetto al 20/100 della versione precedente e comunque un chiaro segno dell'impegno di Microsoft per realizzare un browser che rispetti gli standard promossi dal consorzio W3C.

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In aggiunta a quanto appena detto il biglietto da visita di Internet Explorer per quanto riguarda gli standard Web include ora anche il supporto di numerose nuove funzionalità del nascente linguaggio HTML5, tra cui i tag video (nativamente solo con codec H.264 e, mediante l'installazione di un decodificatore compatibile, anche con WebM) e audio, i Web font, gli elementi grafici avanzati Canvas e SVG e la Geolocalizzazione.

Coordinate e informazioni per il download

Il programma di installazione di Internet Explorer 9, disponibile anche in lingua italiana, è scaricabile da questa pagina o dalla scheda download relativa. Microsoft provvederà inoltre a distribuire l'aggiornamento tramite Windows Update, anche se ancora non sono note le tempistiche per l'inizio del deploy.

Come le versioni preliminari, anche la release finale è compatibile esclusivamente con Windows Vista Service Pack 2, Windows 7 e relative controparti Server.

Sono supportate sia le piattaforme a 32 bit, che quelle a 64 bit. In particolare il pacchetto a 64 bit veicola entrambe le edizioni del browser, quindi non è necessario installare anche quello a 32 bit.

A ulteriore conferma dello stato di crescente abbandono di questo sistema operativo, gli utenti di Windows XP risultano quindi esclusi da questo aggiornamento. Il più vecchio sistema operativo Microsoft continuerà a ricevere gli update di sicurezza per la precedente versione 8 fino ad aprile 2014.

Il processo di installazione sovrascrive la versione di Internet Explorer presente nel computer, che è comunque possibile ripristinare dal Pannello di Controllo.

Gli utenti delle versioni Beta ed RC saranno felici di sapere che è possibile aggiornare alla finale senza la necessità di disinstallare la versione preliminare: il programma di installazione provvede ad eseguire tale operazione in modo del tutto automatico. Il pacchetto aggiornato verrà inoltre distribuito anche tramite Windows Update nei prossimi giorni.

La società di Redmond ha messo a disposizione un buon numero di test e demo per saggiare le nuove qualità del browser. Se la maggior parte di queste è già nota agli utenti delle versioni preliminari, alcune altre sono state aggiunte per l'occasione.

Ottime risorse di ulteriore approfondimento su Internet Explorer 9 sono rappresentate dalla guida PDF/XPS pubblicata sul sito beautyoftheweb.com e dal materiale pubblicato da MegaLab.it con il tag Internet Explorer 9.

L'opinione

Dopo aver provato a fondo Internet Explorer 9, credo di poter affermare che Microsoft è riuscita nel difficile compito di rendere nuovamente appetibile un prodotto che sembrava ormai destinato ad essere soppiantato dalla concorrenza.

Infatti, sebbene Internet Explorer 9 non sia probabilmente il "miglior" browser, rappresenta sicuramente una valida alternativa in più ai vari Firefox, Chrome e Opera, che merita di essere provata.

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