Numerose fonti d'oltreoceano stanno segnalando in queste ore che un malware è finito a bordo delle macchine fotografiche digitali commercializzate da Olympus.
La conferma è arrivata tramite un advisory pubblicato dalla Casa stessa (qui tradotto automaticamente dal giapponese all'italiano). Nel comunicato, oltre a porgere "sentite scuse" a tutti i consumatori per l'accaduto, Olympus spiega che il malware si è imbarcato su pocopiù di 1.700 unità del modello Stylus Tough (µTOUGH-6010).
Il codice non infetta la digicamera stessa, ma è semplicemente memorizzato sulla scheda d'archiviazione interna dell'apparecchio, pronto a compromettere poi i sistemi Windows ai quali il dispositivo venisse collegato tramite USB.
L'ospite indesiderato cerca di avviarsi sfruttando la funzionalità "autorun", ma è comunque già correttamente intercettato da tutti i principali software antivirus in circolazione.
Gli utenti che avessero recentemente acquistato l'apparecchio possono verificare se sono in possesso di un esemplare interessato dal problema immettendo il numero di serie a questa pagina.
Non è certo la prima volta che gadget digitali di vario tipo vengono venduti con malware assortito a bordo: uno dei casi più curiosi degli ultimi tempi è quello di Energizer che, come forse si ricorderà, aveva distribuito addirittura un caricabatterie compromesso da un cavallo di troia.
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