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Pac-Man compie 25 anni

a cura di The King of GnG
29/06/2005 - news
Archivio - Un quarto di secolo fa venne realizzato e pubblicato uno dei concept-game più riusciti e popolari di sempre, e la sua fama ancora non accenna a spegnersi...

"I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac-man avesse

Influenzato la nostra generazione, staremmo tutti saltando in sale scure,

Masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva"

(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

01_-_Its_me, _Puck-Man!!!.jpgSe Space Invaders può essere considerato, dopo l'esperimento di Pong, il primo videogioco che ha, di fatto, creato un mercato per gli Arcade e i videogiochi tout court, Pac-Man va doverosamente ricordato come il primo videogioco ad aver introdotto un "personaggio" facilmente riconoscibile, dalle caratteristiche peculiari e di largo e duraturo successo nonostante il susseguirsi delle generazioni.

L'omino-pizza che, privo di gambe, corre come un disperato all'interno di un labirinto ingurgitando pillole dalla dubbia natura e costantemente braccato da lenzuola multicolore capaci di uccidere col tocco, nacque 25 anni orsono, nel Giugno del 1980 dalla mente di Toru Iwatani, game designer in forza alla software house giapponese Namco.

Iwatani osservò la pizza che aveva davanti e, notando che mancava già una fetta, fu colto dall'ispirazione che, di lì ad un anno, portò alla realizzazione del videogioco conosciuto in occidente col nome di Pac-Man. Il titolo del coin-op originale, infatti, è PuckMan, derivato dell'espressione giapponese "pakupaku", letterelamente "aprire e chiudere la bocca", ma venne modificato perché considerato inadatto al pubblico americano per via dell'assonanza della parola Puck con una parolaccia inglese.

02_-_Screenshot_clip.jpgNei primi due anni che seguirono dalla pubblicazione, il gioco raggiunse un successo mai nemmeno sperato dalla casa produttrice, successo che perdurò, incontrastato, ben oltre il lustro successivo. Come accennato, la forza del gioco era, oltre al divertimento in sé, la particolarissima forma del personaggio giocante, la pallina gialla mangia pillole attorno alla cui figura, riadattata secondo le necessità e il tempo, si sono sviluppate tutta una serie di iniziative commerciali, merchandising e serie a cartoni animati che hanno sfruttato fino all'osso ogni possibile sfaccettatura dell'uomo palla, dei fantasmini dai nomi e relativi nomignoli buffi (Shadow - Blinky, Speedy - Pinky, Bashful - Inky, e POKEY - Clyde) e delle pillole magiche disseminate chissà da chi nei claustrofobici corridoi di Pac-World.

Pac-Man, il primo gioco ad essere stato egualmente popolare sia tra i giocatori che tra le giocatrici, col tempo ha dato origine ad una infinita genìa di cloni, spin-off (Ms. Pac-Man, Pac-Land, ...), conversioni e svariate reincarnazioni in 3D.

Ora, in occasione del Venticinquennale dalla realizzazione, si appresta a tornare sulle piattaforme videoludiche di nuova generazione, incurante dello scorrere del tempo, segno autentico dell'impronta profonda che i videogiochi, passatempo una volta ascritto ad una limitata schiera di nerd ed appassionati, hanno saputo lasciare nell'immaginario collettivo.

E c'è da giurarci che, con il peso specifico di un mercato sempre più capace di rivaleggiare ad armi pari con tipi di intrattenimento tradizionali come il cinema e la musica, i videogiochi saranno sempre più presenti tra i sogni e le passioni di tutti noi.

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