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La schermata di scelta del browser web ordinerà i software casualmente

a cura di Zane
09/12/2009 - news
Mondo Windows - Microsoft parrebbe concedere: i programmi saranno elencati casualmente, e la finestra stessa sarà neutrale. Si risolvono così gli ultimi due punti rimasti in sospeso, e la fine delle ostilità potrebbe essere imminente. Di cosa stiamo parlando? ecco le tappe più salienti dello scontro.

Dal precedente episodio dello scontro fra Microsoft ed i principali sviluppatori di browser web alternativi ad Internet Explorer, era emerso chiaramente che, a meno di alcuni aspetti da rifinire, la vicenda era ormai prossima alla conclusione.

Stando a quanto riportato da Bloomberg, Microsoft ha concesso di rivedere i proprii piani anche per quanto riguarda i due punti rimasti ancora in sospeso: l'ordine con cui elencare i navigatori nella schermata di scelta e l'aspetto della finestra stessa.

Per quanto riguarda il primo, l'azienda andrà a modificare nuovamente l'ordinamento con cui i vari programmi vengono proposti all'utente: abbandonata la possibilità di elencarli per popolarità e pure il successivo ordine alfabetico, i vari browser web saranno proposti all'utente in modo casuale, ri-generato ad ogni apertura della schermata.

In secondo luogo, la pagina non verrà più mostrata all'interno di un'istanza di Internet Explorer come precedentemente ipotizzato, ma tramite una neutrale finestra di dialogo in stile Windows, della quale però non sono state rilasciate né immagini, né ulteriori dettagli.

Va comunque precisato che la fonte originale sono "due persone a conoscenza dei fatti", le quali hanno declinato la possibilità di essere identificate poiché tali informazioni non sono ancora state rese pubbliche.

L'Unione Europea e l'associazione di aziende contrapposte a Microsoft valuteranno ora la proposta. In caso non vi fossero ulteriori obiezioni, la Commissione antitrust potrebbe approvare l'accordo già entro il 15 dicembre prossimo, ponendo definitivamente la parola "fine" all'intera diatriba.

I presupposti sembrano esserci tutti: Philip Lowe, direttore generale del dipartimento incaricato dalla UE, ha dichiarato: "Abbiamo concluso la discussione con Microsoft. Le questioni emerse durante il test sul mercato sono state risolte e crediamo che ora ci siano i presupposti per un rimedio efficace".

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