Dopo alcuni mesi di prova con la versione Beta, è stata rilasciata la build definitiva di Panda Cloud antivirus, ora disponibile in Italiano e utilizzabile gratuitamente dagli utenti privati.
Vediamo cosa è cambiato in questi mesi.
Ricordo intanto che con Cloud antivirus intendiamo un programma che non sfrutta più un database di firme virali residente completamente sul computer dell'utente, ma è quasi tutto online, quindi dovete assolutamente disporre di un collegamento alla rete sempre attivo e funzionante.
Come consigliato nelle FAQ di Panda Cloud l'installazione in PC sprovvisti di collegamento Internet è possibile, ma assolutamente sconsigliata, in quanto il programma perde la maggior parte delle proprie funzionalità migliori.
Una volta installato il programma dovrete registrarvi e creare un account gratuito per poter utilizzare Panda Cloud in tutte le sue funzioni. Basta cliccare su Crea un account gratuito qui e nella pagina web seguente compilate il form con i dati richiesti.
Nel giro di pochi minuti riceverete un e-mail, all'indirizzo che avete indicato al momento della registrazione, con un link da cliccare per confermare l'attivazione del vostro account.
Una volta confermato e attivato l'account, inserite i dati nella schermata del programma vista in precedenza e potete cominciare ad usare il programma.
La grafica è rimasta la stessa della versione Beta: minimalista al massimo. Sono presenti tre grandi pulsanti da cui verificare lo stato del collegamento ad Internet, avviare la scansione e vedere lo storico delle azioni intraprese e dei problemi trovati. È indicato chiaramente lo stato del computer e viene distinto in base ai colori. Verde: tutto ok. Giallo indica che c'è qualcosa da controllare. Rosso vuol dire che ci sono dei problemi pericolosi.
In basso a destra c'è l'icona del cestino da cui poter recuperare qualche file eventualmente cancellato per errore.
Se siete degli smanettoni a cui piace configurare il vostro antivirus per alzare il livello di protezione o per escludere qualche file dal controllo, sicuramente Panda Cloud non fa per voi. Le opzioni di configurazione semplicemente non ci sono.
Come unica cosa è possibile inserire un Proxy se lo utilizzate per collegarvi ad Internet e settare quali cartelle controllare durante la scansione personalizzata.
I requisiti minimi per far funzionare Panda Cloud prevedono Windows XP a 32 bit, o Vista e Windows 7 sia a 32 che 64 bit, circa 100 MB di spazio sul disco fisso.
Veniamo ora alla prova che ci potrà fornire qualche dettaglio più interessante.
In fase di riconoscimento di file infetti scaricati dalla rete non è proprio velocissimo, però ne intercetta parecchi.
Se riuscite a cliccare su Virus neutralizzato o andando nella schermata delle azioni intraprese potete arrivare a delle pagine Web con la spiegazione dettagliata di cosa è stato trovato ed eliminato.
Alcuni dei file malevoli intercettati, non vengono rimossi (strana scelta questa) ma ridotti a dimensioni di 1 kB e gli eseguibili sono visualizzati con l'icona di un panda e un punto di domanda.
A riposo è veramente basso l'impiego di RAM da parte di Cloud
Quattro processi attivi durante la scansione, non tantissima RAM ma picchi di CPU decisamente alti, tali che il PC faceva fatica ad effettuare altre operazioni durante la scansione
Finestra della scansione in corso piuttosto anonima, niente tempo trascorso ne presunto alla fine, solo la percentuale dell'analisi e in numero di file controllati.
Per vedere qualche dettaglio in più si può cliccare su Neutralizzati e Non neutralizzati, in questo caso anche andando a vedere le soluzioni proposte nel Vedere soluzione consigliata per rimuovere il malware, si viene rimandati ad una pagina delle FAQ del programma che non è di grandissimo aiuto.
Terminata l'analisi, non proprio velocissima, ci sono parecchi elementi Non neutralizzati: in genere sono degli eseguibili che contengono dei malware al loro interno. Sono rimasti anche parecchi virus non visti alla prima scansione che vengono rimossi controllando i singoli file.
Dopo qualche ora ripeto una nuova scansione, dello stesso campione di malware, ed abbiamo un risultato diverso: molti più virus rimossi, ma sono cresciuti anche quelli non neutralizzati.
Terza scansione, eseguita il giorno dopo e terzo risultato differente. Scendono di parecchio i virus neutralizzati, salgono ancora i non neutralizzati, i quattro virus in meno tra quelli analizzati sono stati rimossi dal controllo in tempo reale.
All'interno dello stesso malware vengono rilevate anche più infezioni, questo va ad alzare il numero finale di problemi trovati.
Andando a vedere il report di quello che è stato trovato, possiamo consultare i singoli eventi
E vedere le varie operazioni intraprese dall'antivirus, in che data e le informazioni sui vari malware.
Dal cestino possiamo recuperare eventuali file cancellati per errore, oppure svuotarlo definitivamente per eliminare (un file alla volta...) tutto quello che è stato trovato. Non tutti i file si possono eliminare, scelta anche questa piuttosto strana.
Dopo la scansione, eseguita su Windows Vista, Panda Cloud mi ha tolto, senza avvisarmi, l'immagine di sfondo del desktop e riabilitato l'UAC.
Selezionando un gruppo piuttosto numeroso di file e cercando di avviare la scansione con il tasto destro del mouse dal menu contestuale, esce fuori questo errore.
Vista la continua differenza nelle rilevazioni dei virus, per questa volta vi risparmio il confronto con i virus rimasti fatto con un altro programma antivirus.
Il numero è comunque piuttosto alto: i virus vecchi sono sopravvissuti quasi tutti, ma ci sono parecchi virus recenti e anche abbastanza pericolosi sfuggiti a Panda Cloud.
Avviando alcuni dei virus rimasti, la protezione in tempo reale scatta alcune volte. I messaggi però sono sempre molto veloci, a volte non ti accorgi quasi che c'è stato un problema.
Pro:
Contro:
Panda Cloud non mi aveva convinto troppo nella versione Beta, non è che l'impressione con l'arrivo della versione definitiva sia molto migliorata.
Nelle conclusioni scritte dopo la prova della versione Beta mi ero chiesto se Panda Cloud poteva sottrarre utenti agli altri antivirus gratuiti come Avira AntiVir, avast! o AVG. Qualcuno sicuramente lo porterà via, ma solo quelli che vogliono installare un programma che si occupi di fare tutto da solo e non faccia nessuna richiesta strana.
Tutti gli altri non credo che avranno delle grandi impressioni da Panda Cloud.
Certo che la scelta di ricevere i dati dei malware rilevati dagli utenti di Panda Cloud, in maniera quasi automatica, porterà moltissime informazioni utili a Panda per migliorare il proprio antivirus commerciale.
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