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L'UE è pronta ad approvare la schermata di scelta del browser

a cura di Zane
08/10/2009 - news
Mondo Windows - La proposta di richiedere all'utenza quale navigatore installare piace alla Commissione incaricata, soprattutto nella nuova versione perfezionata. Parte ora una fase di test, nella quale saranno valutati i suggerimenti dei consumatori e delle parti interessate. Se tutto andrà bene, ci sarà il via libera definitivo.

Che la lunga querelle venutasi a creare intorno all'integrazione di Internet Explorer in Windows, iniziata ormai lo scorso gennaio, sia ormai prossima a concludersi? Parrebbe propri di sì.

Con un documento ufficiale pubblicato ieri sul sito dell'Unione, la Commissione incaricata di valutare se la "schermata di scelta" sia realmente in grado di ripristinare un regime concorrenziale ha dichiarato: "La commissione guarda con interesse alla proposta di Microsoft, poiché potenzialmente in grado di garantire ai consumatori europei una reale possibilità di scelta circa il modo in cui è possibile accedere ed usare Internet".

Il comunicato prosegue spiegando che, a partire da domani, la Commissione aprirà ufficialmente una fase di dibattito della durata di un mese. Durante questo periodo, i consumatori e tutte le parti coinvolte saranno formalmente invitati ad esprimere la propria opinione in merito alla soluzione proposta.

Seguirà quindi un test pratico sul mercato e, in caso non venissero alla luce nuovi elementi, si potrebbe giungere rapidamente alla conclusione: "In seguito ad un test sul mercato, la Commissione potrebbe giungere ad una decisione [... ] che trasformerebbe la proposta in un impegno legalmente vincolante per Microsoft".

La "nuova" schermata di scelta

La Commissione non ha però dimenticato le pesanti critiche avanzate dai concorrenti nei confronti della schermata di scelta originale.

L'Unione ha spiegato di aver ricevuto da Microsoft i dettagli di una versione perfezionata di tale videata: in particolare, come dettagliato anche dal gruppo in un comunicato stampa di replica, la nuova schermata presenterà le seguenti variazioni:

Inoltre, Microsoft si impegna a consentire alla Commissione di apportare modifiche al funzionamento del nuovo strumento anche in futuro: "per garantire che i consumatori continuino ad avere una genuina possibilità di scelta fra i browser", spiega la UE.

In allegato al documento principale, il gigante del software ha pubblicato anche due bozzetti delle nuove schermate: quella di benvenuto

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E quella realmente operativa, dalla quale l'utente sarà chiamato a scegliere

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Dagli screenshot proposti si deduce però che, contrariamente a quanto richiesto dai concorrenti, la videata di selezione non sarà proposta tramite una finestra nativa di Windows, ma mediante una pagina web visualizzata dallo stesso Internet Explorer.

Le modalità di distribuzione

Come già noto, la videata sarà distribuita tramite Windows Update sia agli utenti del nuovo Windows 7, sia a coloro che impiegano Windows XP o Windows Vista.

Microsoft si impegnerà a spingere la schermata di scelta fra i consumatori del mercato europeo per cinque anni.

Nelle nuove versioni di Windows inoltre, Microsoft dovrà permettere agli assemblatori di installare nuovi navigatori web e di impostarli come "predefiniti" (operazione ampiamente possibile da sempre, in verità) oltre che di disabilitare completamente Internet Explorer.

Quest'ultima richiesta non ritarderà comunque l'arrivo di Windows 7 sul mercato: il prossimo sistema operativo infatti, è già dotato delle opportune funzionalità necessarie a disinstallare Internet Explorer 8.

Il browser "di serie" sarà comunque presente nel nuovo sistema operativo: tale scelta è infatti parte integrante dell'accordo.

Altri segnali di apertura

Sebbene l'attenzione sia incentrata sulla "vicenda Internet Explorer", Microsoft è sotto inchiesta anche per pratiche anti-concorrenziali relative ad altri software: Windows, Windows Server, Office, Exchange, e SharePoint.

Come nota a margine, il comunicato stampa della Commissione conferma di aver analizzato anche la proposta avanzata dal monopolista per quanto riguarda l'apertura di tali programmi, con la quale Microsoft si impegna a rivelare ai concorrenti alcune informazioni indispensabili per realizzare software alternativi in grado di operare correttamente con le diffusissime tecnologie del gruppo.

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