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Negato l'annullamento del processo a The Pirate Bay

a cura di THEno
29/06/2009 - news
Tecnologia & Attualità - Dopo aver giudicato lecita la sentenza emessa dal giudice Norström, la Corte d'Appello non permette alla Baia di subire un nuovo processo. In risposta, i pirati citano la Svezia per violazione dei diritti umani.

L'opposizione di The Pirate Bay continua nonostante le ripetute sconfitte. Dopo aver accertato la validità del giudizio di Norström, la Corte d'Appello ha rifiutato la richiesta di considerare nullo il processo in primo grado.

Tuttavia il portale ricorrerà comunque in appello, e riproverà a conquistarsi il favore della giuria. Eppure sembra che il vento continui a soffiare dalla parte sbagliata per i pirati: il giudice che si è occupato di revisionare il caso Nostrom è risultato appartenere anche all'associazione The Stockholm Center for Commercial law.

Anders Eka, questo il suo nome, è nel gruppo insieme a Monique Wasted e Peter Danowsky, i legali che hanno rappresentato l'Industria del Cinema durante il processo. Tuttavia i collegamenti a questa associazione sono stati valutati ininfluenti per il giusto svolgimento del giudizio.

"Il gruppo di cui Anders Eka è membro non ha nessun collegamento diretto con le questioni riguardanti il copyright. Non capisco come tutto questo possa influenzare il giudizio di Anders" ha detto Fredrik Wersäll, presidente della corte d'appello.

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Ma per Peter Sunde, portavoce della Baia, queste giustificazioni non sono accettabili. Egli ha infatti anticipato via Twitter che citerà in tribunale la Svezia per violazione dei diritti umani.

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