Il sito Peerates.net, divenuto negli ultimi anni un vero e proprio riferimento in materia di server ed2k, ha pubblicato alcuni giorni fa quello che suona come un vero e proprio necrologio dei server dedicati ad eMule.
Stando a quanto riportato, la situazione sarebbe davvero critica per lo stato di salute dei nodi di indicizzazione: la maggior parte è irraggiungibile a causa di attacchi di tipo Distributed Denial of Service (DDoS), mentre quelli ancora attivi sono soggetti a filtri dalle maglie strettissime, che impediscono la condivisione di qualsiasi file non sia "di pubblico dominio".
Sebbene i server non godano di buona salute, eMule non è ancora finito: l'articolo suggerisce infatti l'utilizzo della sola rete Kademlia, il network completamente decentralizzato che consente di effettuare ricerche e connettersi agli altri peer senza bisogno dell'intermediazione da parte di un server centrale.
Il sistema, implementato appositamente per consentire ad eMule di sopravvivere anche in assenza di server, è ormai sotto il microscopio degli sviluppatori da molto tempo, ed ha raggiunto uno stadio evolutivo ormai sufficiente ad essere utilizzato in pianta stabile.
D'altro canto però, non è solo il problema della ricerca ad intralciare gli utenti del celeberrimo programma di condivisione. Quasi la totalità dei provider ADSL italiani, blocca, rallenta o comunque intralcia la fruizione del servizio in modo piuttosto aggressivo, rendendo il futuro del Mulo sicuramente incerto.
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