I videogiocatori più attenti al settore conoscono sicuramente la serie Battlefield. Per tutti gli altri, basti sapere che si tratta di un filone di sparatutto in prima persona (FPS) improntati al realismo, osannati dalla critica e dagli appassionati come titoli di altissimo livello.
Electronics Art ha rilasciato da qualche tempo un capitolo completamente gratuito della saga, denominato Battlefield Heroes
Il gioco, a ben guardare, ha davvero poco a che spartire con le edizioni da scaffale. Mentre i vari Battlefield sono FPS che si rivolgono principalmente ai giocatori "hardcore" (ovvero quelli più appassionati ed esperti), Heroes è uno sparatutto in terza persona giocabile solo on-line e studiato per coloro che vengono definiti "causal gamer": si tratta di quella fascia d'utenza non particolarmente sfegatata di videogiochi, ma che non disdegna una partitella poco impegnativa come diversivo per le domeniche piovose.
Heroes propone meccaniche di gioco semplificate, un'impostazione ironica chiaramente distinguibile fin dalla grafica "cartoon", requisiti di sistema moderati ed un'altra serie di aspetti che, se da un lato potrebbero far storcere il naso ai puristi, contribuiscono a caratterizzare un gioco molto coinvolgente per il pubblico al quale si rivolge.
Prima di poter accedere a Battlefield Heroes è necessario registrarsi sul sito di riferimento www.battlefieldheroes.com.
Completata questa fase, si passa a selezionare la fazione: Royal Army (fondamentalmente gli alleati della seconda guerra mondiale) o National Army (i nazisti). La scelta è puramente soggettiva, poiché le differenze sono solamente estetiche.
Si procede indicando la classe di appartenenza: è possibile impersonare il Soldier (una buona figura "a tutto tondo", sicuramente raccomandabile per le prime partite), il Gunner (l'unità "di sfondamento") o il Commando (cecchino con coltello)
Da notare che si possono conservare fino a quatto personaggi nel proprio account, quindisarà possibile provare anche le altre classi in un secondo momento.
Dopo aver completato la selezione di barba, capelli, colore della pelle ed altre caratteristiche estetiche del nostro alter ego virtuale, si passa all'installazione via web del gioco vero e proprio. Non esiste una procedura di setup off-line poiché tutto avviene all'interno del browser web.
Ad installazione completata, si procede avviando il gioco: per farlo, accedere alla pagina iniziale e cliccare il grande pulsante giallo Play Now!: questo farà partire il client di gioco.
Una volta dentro, è sufficiente selezionare il proprio personaggio e cliccare sul pulsante giallo Play Now! (analogo a quello utilizzato in precedenza) perché la piattaforma individui automaticamente un server di gioco disponibile e vi permetta di buttarvi nella mischia.
Interessante notare che, mano a mano che procederete con le sfide, la piattaforma individuerà il vostro livello di bravura e procederà a privilegiare server nei quali sono presenti altri giocatori considerati più o meno vostri pari.
Battelfield Heroes è orientato al gioco a squadre pur senza esacerbare le necessità di coordinarsi con i compagni. Ad inizio partita vi troverete assieme al vostro plotone, e dovrete cercare di conquistare alcune posizioni predefinite issandovi la vostra bandiera.
Una vistosa freccia a schermo vi indicherà dove si trovano queste zone: si tratta di un accorgimento semplice ma ottimo, grazie al quale non si avverte mai la sensazione di smarrimento classica di tutti i giochi ad obbiettivi
Non si tratta di un capture the flag (CTF) in senso stretto. Per far sventolare la propria insegna si deve rimanere in prossimità del palo per alcuni istanti, necessari a rimuovere l'eventuale bandiera degli avversari e issare la propria.
Per sconfiggere i nemici (che, frattanto, cercheranno a propria volta di conquistare le zone indicate) avrete a disposizione due armi intercambiabili ed alcuni oggetti di supporto: il Soldier, ad esempio, è dotato di due diversi kit medici e della dinamite.
Potrete affrontare gli avversari a piedi oppure, vera chicca del gioco, utilizzando i veicoli. Funziona così: il primo player a salire a bordo diviene il pilota: conduce quindi il mezzo, ma non può sparare con la propria arma (ma può usare, ad esempio, il cannone del carro armato). Gli alleati che salgono in seguito sono invece passeggeri: non hanno alcun controllo sulla direzione del veicolo, ma posso utilizzare le proprie armi da fuoco
Fra i veicoli disponibili figurano jeep, carri armati e addirittura aerei. Per tutti vale il concetto pilota-passeggero espresso in precedenza che, come potete immaginare, diviene abbastanza pericoloso quando ci si ritrova a fare da passeggeri a bordo di un aeromobile governata da un commilitone non troppo esperto...
La fase principale di gioco è quindi piuttosto lineare: si affrontano i nemici (facilmente identificabili poiché, al passaggio del mirino, questo assume la colorazione opposta alla propria) a piedi o con i veicoli (quelli di terra possono anche essere usati per investire gli avversari) mentre si cerca di non colpire i compagni, tentando frattanto di issare la propria bandiera nei punti prefissati.
Il nostro impavido combattente può muoversi nelle quattro direzioni, saltare, accovacciarsi, sparare e usare gli oggetti nell'inventario, ma nulla più.
Se la fase di spara-spara è piuttosto diretta, la componente ruolistca che affianca le battaglie è nettamente più articolata
Il nostro personaggio accumula infatti due tipi di meriti nel corso degli scontri: esperienza e crediti.
La prima si traduce nella possibilità di avanzare di livello, sbloccando così alcune abilità speciali specifiche della classe di appartenenza: il Soldier può lanciare granate multiple ad esempio, mentre il Gunner può abilitare uno scudo ed il Commando divenire invisibile.
I crediti, Valor Points, permettono invece di acquistare vestiti per il nostro personaggio ed altri gadget non particolarmente utili al fine pratico.
Per aumentare più rapidamente i Valor Points è inoltre possibile svolgere delle missioni specifiche ("uccidi 5 avversari" o cose del genere).
Fino ad ora non abbiamo parlato di armi addizionali rispetto a quelle fornite in dotazione. Per accedere alla dotazione bellica supplementare infatti, il giocatore è chiamato a mettere mano al portafogli (quello reale, in questo caso).
Le armi si comprano dal negozio digitale pagando un ammontare variabile di Battlefunds, ovvero crediti di un tipo differente rispetto ai Valor Points già trattati. I Battlefunds non possono essere ottenuti se non barattandoli con denaro del mondo reale: quindi, in linea di massima, giocando gratuitamente si finisce per utilizzare sempre le stesse armi di default, sebbene il sistema delle abilità contribuisca a spezzare un pochino la monotonia.
Il problema di fondo si presenta quando un giocatore con la dotazione standard ne affronta uno con un arma premium: per quanto l'abilità possa costituire un fattore importante, lo sconto è fondamentalmente impari, ed avere la meglio senza quantomeno l'aiuto di un altro commilitone squattrinato risulta abbastanza difficile. Lo staff giura che non sia così, ma basta giocare qualche ora per rendersene conto con una prova pratica.
È invero possibile acquistare anche alcuni tipi di armamenti investendo Valor Points, ma i prezzi sono piuttosto salati, ed il catalogo di oggetti a disposizione non è lo stesso: chi volesse ottenere armi addizionali senza pagare, si deve quindi dotare di una buona dose di pazienza, e giocare per molte ore al giorno. Anche così però, la situazione non si equilibria del tutto: le armi sono "a noleggio", e dopo un periodo variabile (un giorno, una settimana, un mese) non possono più essere usate. Alcuni modelli sono anche disponibili per l'acquisto permanente, ma questa modalità è riservata a chi paga in denaro reale, soprattutto per le armi più potenti.
Come si diceva in apertura, il gioco ha requisiti di sistema piuttosto contenuti. Si parla di Windows XP o successivi, CPU a 1 GHz, scheda video con 64 MB di memoria e supporto a Pixel Shader 2.0 (leggasi: superiore o uguale a GeForce 5xxx o Radeon 9xxx) 1 GB di spazio libero su disco e connettività permanente ad almeno 256 kbit/s.
Semplificando al massimo, questo significa che il gioco funziona senza problemi sulla pressoché totalità dei computer desktop ancora in circolazione, dovrebbe poter funzionare sulla maggior parte dei notebook ma è fuori dalla portata dei netbook.
Tanta parsimonia si paga in termini di resa visiva: la grafica cartoonesca è piacevole e curata, soprattutto per quanto riguarda i modelli dei personaggi ed i veicoli, ma i movimenti sono alquanto "legnosi" e le ambientazioni appena sopra la sufficienza: se la maggior parte degli oggetti del paesaggio risultano gradevoli quando solo visti da lontano, basta avvicinarsi un po' per osservare brutture davvero eclatanti
Ad ogni modo, non si tratta di niente di tanto grave da compromettere l'esperienza di gioco.
Impressione molto positiva invece per la componente sonora: il tema musicale è orecchiabile, mentre il rumore delle armi e gli altri effetti sono in linea con lo stile "cartoon" di tutto il gioco pur senza mai risultare banali.
Battlefield Heroes è un titolo originale e divertente, utilizzabile in maniera gratuita da tutti gli interessati
La componente ruolistica fa sì che le battaglie non siano mai fine a se stesse, ma permettano di acquisire punti ed esperienza grazie ai quali migliorare un po' le caratteristiche del proprio personaggio.
I requisiti minimi sono accomodanti, ed il sistema di accesso al server facile e velocissimo.
L'unica nota dolente riguarda la sostanziale disparità fra giocatori con equipaggiamento standard e quelli dotati di armi a pagamento: se riuscite comunque a non farvene un cruccio e prenderla con un po' di filosofia (d'altra parte, si tratta pur sempre di un gioco costatovi 0 €!), Battlefield Heroes può costituire un ottimo passatempo per tutti coloro che sono alla ricerca di un videogioco veloce e non troppo impegnativo.
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