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Tutta la verità su computer ed energia elettrica

a cura di Zane
27/10/2008 - articolo
Hardware & Periferiche - Quanta corrente consuma un personal computer? È molto costoso mantenerlo sempre acceso? È possibile risparmiare qualche euro? Ecco il nostro viaggio fra alimentatori, watt, Windows e... Enel!

Vi siete mai chiesti quanta energia elettrica possa consumare il vostro PC, e in che misura la presenza di un computer acceso per gran parte della giornata possa incidere sulla tanto temuta "bolletta bimestrale"? Ho provato a fare qualche calcolo dati alla mano: di seguito riporto quanto ho scoperto.

Per chi ha fretta e volesse arrivare subito al punto della questione, la risposta è "non molto": la spesa per un PC medio utilizzato 8 ore al giorno oscilla grossomodo fra 9 e 14 euro/mese, con numerose variabili a modificare comunque il computo finale.

Volete saperne di più? Ecco come ricavare la spesa relativa alla vostra specifica configurazione.

Approssimare è indispensabile

Se siete matematici provetti o ragionieri attenti al centesimo, questo articolo non fa per voi.

L'argomento è infatti piuttosto ostico e, fra accise, conguagli, quote fisse, difficoltà oggettive a misurare quanto consumato eccetera, sono costretto ad arrotondare parecchio per poter realizzare e proporre un articolo che consenta di avere una visione d'insieme senza dover impazzire.

Ad ogni modo, confido che seguendo quanto proposto sia possibile farsi una idea abbastanza vicina alla realtà circa la propria spesa.

La tariffazione a watt

La prima cosa da capire è che il fornitore di energia elettrica addebita i consumi misurandoli in watt (W) consumati all'ora (h), ed in particolare utilizza il multiplo "chilowatt" (kW), pari a 1.000 watt.

L'unità di misura del consumo è quindi il celeberrimo "chilowattora" (kWh).

Inoltre, la tariffazione viene suddivisa in una serie di scaglioni progressivi, tesi a premiare i consumatori più attenti. La tariffa Enel monooraria D2 ad esempio - la più diffusa nelle case italiane e quindi quella su cui si basa il presenta articolo - impone 0,10€ per ogni kWh consumato fino a 900 kWh all'anno, 0,11€ da 901 a 1800 e via dicendo.

A questi, vanno sommate le "Componenti A e UC e MCT" (nei fatti, tasse addizionali imposte dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas). Anch'esse sono suddivise in scaglioni progressivi: 0,01€ per i primi 1.800 kWh, 0,03€ da 1801 a 3540 kWh e via dicendo.

Il computo totale è da intendersi "IVA esclusa": i privati dovranno quindi pagare un ulteriore 10% su quanto ottenuto.

Riassumendo quindi, ecco quanto costa ogni kWh

Scaglioni kWh€ /kWhComponentiAliquota IVATotale
Per primi 900 kWh0,10,01100,12
901 kWh - 1800 kWh0,110,01100,14
1801 kWh - 2640 kWh0,150,04100,2
2640 kWh - 3540 kWh0,230,04100,29
3541 kWh - 4440 kWh0,240,02100,29
Oltre 4440 kWh0,150,02100,19

Bolletta alla mano!

Prendete ora una bolletta della luce recente e cerchiamo di capire quali sono stati i consumi degli ultimi mesi, consultando il dato riportato in prima pagina, in basso a sinistra

412kwh.gif

Nel documentato portato ad esempio, ho consumato 412 kWh in due mesi.

Spostandosi in seconda pagina viene riportato il consumo anno, stimato nel mio caso a 1.712 kWh

1712kwh.gif

Di questi, ognuno verrà tariffato secondo gli scaglioni illustrati in precedenza. Mi ritroverò alla fine dell'anno ad aver pagato 0,12€ i primi 900 kWh, e 0,14€ i rimanenti 812 kWh.

A questo punto, attuiamo la prima semplificazione: prendiamo lo scaglione di prezzo più elevato e diciamo sia quello il prezzo di ogni chilowatt. Alla luce delle varie quote fisse fin qui trascurate, potrebbe essere una buona approssimazione della realtà. Hey, vi avevo avvisato che avrei dovuto semplificare!

Nel mio caso quindi, consultando la tabella proposta in precedenza, posso stimare che ogni kWh mi costi 0,14€.

Determinare quanto consuma un PC è piuttosto difficile. Molto dipende da quali componenti sono in uso - ad esempio, le CPU più potenti tendono a consumare di più rispetto a quelle più lente - dal numero di dispositivi utilizzati - uno o due dischi fissi? Scheda audio/video/di rete integrata o collegata su slot PCI? - e anche dalle modalità d'uso, dato che un PC impegnato a far girare l'ultimo videogioco 3D consuma di più rispetto ad uno utilizzato per attività da ufficio.

Purtroppo, non sono a conoscenza di - e, per quanto mi consentano le mie limitate conoscenze di elettronica, reputo non sia possibile realizzare - un software che permetta di misurare i chilowattora impiegati da un computer.

È quindi necessario agire in altro modo. Tre sono le possibili strade che possono condurre a quantificare il consumo di un PC.

Wattmetro.gif

Misuratore hardware ("wattmetro")

Chi desiderasse ottenere misurazioni precise dei propri consumi, dovrà ricorrere ad un apposito rilevatore hardware, denominato "wattmetro". Si tratta di un apparecchio dal costo irrisorio (si parte da 10€) da inserire fra il PC e la presa elettrica, in grado di registrare e mostrare quanta potenza elettrica viene succhiata dall'apparecchio collegato.

Un wattmetro è acquistabile in qualsiasi negozio d'elettronica o, in alternativa, anche su eBay.

Assorbimento dei componenti

Il secondo metodo prevede di sommare i consumi dei singoli componenti che costituiscono il PC, affidandosi a tabelle di riferimento per i valori dichiarati dai produttori (qui una via web, qui un programma scaricabile).

La precisione di questo approccio, comunque, non è nemmeno paragonabile a quella ottenibile con tramite wattmetro: queste tabelle presentano infatti i valori di assorbimento massimi, ai quali il PC arriva solamente sotto pesante sforzo.

Guardando l'alimentatore

Chi volesse farsi solamente un'idea di generale sull'argomento, potrà ottenere un'approssimazione di quanto possa assorbire il PC guardando l'alimentatore. Indipendentemente dall'assorbimento dei componenti infatti, una certezza c'è: al peggio, un elaboratore consumerà tanti watt quanti sono quelli consentiti dal proprio alimentatore.

Aprite quindi il PC e date un'occhiata all'alimentatore: il valore di potenza massimo è espresso in watt, e può essere fra i 250 e gli 800, con "450" divenuto ormai il riferimento

Psu_watt.gif

Anche in questo caso comunque, vale lo stesso avvertimento circa la scarsa precisione espresso in precedenza: così facendo potete ottenere comunque un valore "di massima", grazie al quale orientarvi: peggio di così, non potete consumare. Ma l'assorbimento reale sarà comunque nettamente sotto tale soglia.

Aggiungere il consumo del monitor

Arrivati a questo punto, abbiamo ottenuto l'assorbimento del solo PC. Restano ancora da rilevare i consumi di tutte le periferiche esterne, fra cui sicuramente il display, l'eventuale stampante, scanner e via dicendo.

Di nuovo, potete applicare uno dei tre metodi visti in precedenza. Ricordate solo che, se optate per il "consumo massimo guardando l'alimentatore" (terzo metodo proposto), potreste dover fare riferimento ad un'etichetta presente sull'alimentatore esterno dei singoli dispositivi.

Utilizzando valori medi

C'è invero un quarto modo, ancora più impreciso, in cui è possibile farsi un'idea del consumo medio del proprio PC: prendere per buoni "valori medi".

Per un PC fisso dotato di monitor 19" e casse audio, utilizzato per attività d'ufficio, accesso ai servizi Internet, riproduzione di qualche film su DVD, masterizzazione e magari qualche videogioco 3D di tanto in tanto, possiamo prendere per riferimento un valore pari a 250 W.

Di contro, per un notebook nelle medesime circostanze, utilizzato sempre in abbinamento ad un display esterno, possiamo prendere a riferimento 100 W.

Il consumo totale della postazione

Sommate il consumo rilevato per il PC al consumo delle singole periferiche esterne, ed otterrete il consumo totale, in watt, della vostra postazione nel suo complesso.

Per quanto riguarda la mia workstation, ho conteggiato all'incirca 400 watt totali, includendo però, oltre al PC fisso, anche il fido notebook, la relativa docking station, entrambi i monitor LCD da 19" che utilizzo, le casse acustiche, il router ADSL, lo smartphone in carica via USB, lo scanner e la stampante. Ho quindi abbondato un po' , per tentare di tener conto anche di un terzo e quarto PC (con relativi monitor) che collego però solo saltuariamente.

Arrivati a questo punto, avrete a disposizione tutte le informazioni che servono per fare i vostri calcoli.

1. Il costo approssimato per kWh, arrotondato in questo esempio a 0,14€

2. Il consumo totale in watt della postazione, nel mio caso pari a 400 watt.

Ora, supponiamo che tale postazione venga utilizzata in un ufficio regolare, e rimanga accesa e attiva per 8 ore al giorno, 5 giorni la settimana, per un mese (4 settimane). Calcoleremo:

400 Watt x 8 ore x 5 giorni x 4 settimane = 64.000 Watt/ora = 64 kWh di consumo mensile

64 kWh x 0,14 € = 8,96 €

In tale situazione quindi, il PC costerebbe 8,96€ ogni mese di corrente elettrica.

Per sfizio, facciamo un altro esempio, più vicino al modo con cui il sottoscritto impiega il calcolatore

400 Watt x 12 ore x 7 giorni x 4 settimane = 134.400 Watt/ora = 134,4 kWh di consumo mensile

134,4 kWh x 0,14 € = 18,82 €

Di fatto quindi, ogni mese devo mettere da parte circa 19€ di sole spese energetiche per il mio sistema.

Ancora: moltiplicando per due mesi il numero di kWh assorbiti dalla postazione e dividendo il numero così trovato per il totale di kWh indicati sulla bolletta, pari al totale impiegato durante il bimestre (412, nel mio caso) ottengo quanto incide, in proporzione, il PC sull'intera bolletta

134,4 kWh x 2 mesi / 412 kWh totali = 0,6524 = 65,24 %

Scopro così che, nel mio caso, la postazione è responsabile dei 2/3 del consumo totale di energia. Non avendo né televisore, né climatizzatore, facendo uso praticamente nullo del forno, disponendo di un frigorifero di classe A (praticamente vuoto e regolato su livelli di potenza piuttosto bassi) e utilizzando lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico, è comunque una percentuale congrua.

Ad ogni modo, sostituendo i vostri dati al calcolo appena proposto, potrete scoprire quanto incide il PC sul totale della vostra specifica bolletta: sono sicuro che, soprattutto per chi vive in famiglia o utilizza il computer in modo meno intensivo, le percentuali di incidenza saranno invertite.

Altri scenari

Riporto, a titolo di curiosità, i costi energetici legati ad altri scenari di utilizzo

Consumo (watt)Ore al giornoGiorniSettimanekWhEuro
1002544€ 0,56
25025410€ 1,40
40025416€ 2,24
50025420€ 2,80
60025424€ 3,36
10085416€ 2,24
25085440€ 5,60
40085464€ 8,96
50085480€ 11,20
60085496€ 13,44
100125424€ 3,36
250125460€ 8,40
400125496€ 13,44
5001254120€ 16,80
6001254144€ 20,16
100127433,6€ 4,70
250127484€ 11,76
4001274134,4€ 18,82
5001274168€ 23,52
6001274201,6€ 28,22
100247467,2€ 9,41
2502474168€ 23,52
4002474268,8€ 37,63
5002474336€ 47,04
6002474403,2€ 56,45

Il foglio di calcolo è in allegato

Allegato all'articolo trovate il foglio di calcolo che ho utilizzato per realizzare i calcoli fin qui proposti: potete scaricarlo e modificarlo liberamente per scoprire le vostre spese (nota: è in formato Excel 2003, ma realizzato con OpenOffice 2.4, quindi potrebbe presentarsi qualche imperfezione minore aprendolo con il programma Microsoft).

Passiamo ora ad una serie di Domande & Risposte sull'argomento.

Rispondo di seguito ad alcune domande relative a computer ed energia elettrica rintracciate in Rete, sfatando nel contempo alcuni miti e credenze completamente sbagliati.

Un PC consuma "molto" o "poco"?

Tutto è relativo, ma in linea di massima possiamo dire che una workstation media, anche se accesa per una decina di ore al giorno, consuma "poco".

Un climatizzatore di classe B, tanto per avere un paragone, consuma all'incirca 2 kWh. In altre parole, mantenerlo acceso per un ora significa consumare grossomodo quanto 8 PC utilizzati per lo stesso tempo.

Discorso analogo per l'utilizzo di un forno elettrico di medie dimensioni della stessa classe di consumo energetico.

Ancora: una lavastoviglie di classe B consuma circa 1,3 kWh per ogni ciclo di lavaggio. Grossomodo quanto un PC utilizzato per 5 ore.

Di contro, una lampadina media consuma 60 watt. Quindi, privandosi di un ora di PC, è possibile illuminare per più di 4 ore.

Ad ogni modo, una volta che avete rilevato il consumo del vostro PC utilizzando i metodi illustrati in precedenza, potete fare altri confronti tenendo a riferimento questo documento informativo proposto da ENEA, ma ricordando sempre che tutti i dati ivi riportati si riferiscono ad un consumo misurato in laboratorio, e nell'uso pratico l'assorbimento è indubbiamente superiore.

Cosa posso fare per contenere i costi?

Come emerso, il singolo PC di casa dovrebbe essere una delle ultime aree su cui porre l'attenzione se si sta pianificando una politica di risparmio energetico.

Ad ogni modo, per ridurre i consumi del computer potete

Ho sentito che spegnere e riaccendere il PC lo danneggia!

Non ho trovato alcun dato concreto circa questa diceria. Di più: il mio PC portatile viene acceso e spento almeno 2-3 volte ogni giorno, da cinque anni, e funziona alla perfezione.

Se avete l'accortezza di spegnere il PC utilizzando l'apposita funzionalità del sistema operativo, il problema davvero non si pone.

Ma io ho sentito che la fase di accensione consuma più energia...!

Panzane. Non v'è nessun dispositivo elettronico domestico, PC ed illuminazione compresi, che consumi più corrente durante l'accensione che non in fase di funzionamento.

Ma ragioniamo per assurdo: un PC impiega circa 45 secondi per diventare operativo. Anche se in tale fase impiegasse il doppio dell'energia necessaria una volta acceso - cosa che non è assolutamente vera - mantenerlo spento anche solo per 91 secondi (1,5 minuti) sarebbe comunque più vantaggioso rispetto a mantenerlo acceso ma inutilizzato per 90.

Spegnere l'elettronica fa sempre risparmiare energia, anche se solo per qualche secondo.

Ho sentito che per ridurre i consumi conviene acquistare un alimentatore con potenza nominale minore..

Questa è una diceria alquanto diffusa. In realtà, l'alimentatore eroga unicamente la quantità di potenza richiesta dai componenti. Se il PC abbisogna di 400 W, l'alimentatore erogherà 400 W, indipendentemente che la potenza nominale indicata sia di 400 o 4.000 watt.

Il valore stampato sull'alimentatore indica unicamente la potenza massima che può essere erogata: ergo, un PC si rifiuterà di funzionare se i componenti richiedessero più potenza di quella fornita dall'alimentatore. Il risultato sarebbe un brusco spegnimento del sistema.

Raccomando piuttosto di acquistare sempre alimentatori di portata adeguata, magari anche sovradimensionati: non vi sono effetti collaterali di alcun tipo, e si sarà sicuri di poter escludere un alimentatore troppo "piccolo" dalla lista delle cause di eventuali problemi.

Quanti PC posso collegare contemporaneamente alla mia linea elettrica di casa?

Tutto dipende da che tipo di contratto avete. La tariffa monooraria D2 di Enel presa come riferimento fino ad ora, assicura un massimo di 3 kWh - anche se ho potuto constatare che, a meno di vistosi avvisi del contatore elettronico, viene offerta una tolleranza pari al +35% per brevi periodi.

3 kWh significa:

3.000 Wh di potenza disponibile / 250 Wh di un PC desktop medio = 12 PC

In tal caso però, assicuratevi di non accendere né climatizzatore, né lavatrice... né tostapane.

Posso utilizzare PC ed [elettrodomestico_qualsiasi] contemporaneamente?

Persino climatizzatori e forni elettrici destinati ad uso abitativo non superano i 2.5 kWh, nemmeno in casi estremi.

Pure aggiungendo altri 250 W di un PC medio o i 400 W di una postazione particolarmente attrezzata, si rimarrà comunque entro i 3 kWh di contratto.

Quindi "sì", potete utilizzare il PC contemporaneamente a qualsiasi altro elettrodomestico.

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